La sfida di Berlusconi, ´Imu battaglia libertà´

9 agosto 2013 | 17:19
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La sfida di Berlusconi, ´Imu battaglia libertà´

La sfida di Berlusconi, ‘Imu battaglia libertà’

Abolizione base accordo governo larghe intese

09 agosto, 15:19                    

ROMA – “La nostra battaglia sull’Imu è una battaglia di libertà. Per questo non verremo mai meno al nostro impegno sull’Imu. E’ un impegno di fondo dell’accordo di governo con il presidente Letta, ma è anche e soprattutto lo stimolo fondamentale per far ripartire la nostra economia”. Lo afferma Silvio Berlusconi in una nota.

“La nostra battaglia sull’Imu è una battaglia di libertà – spiega Silvio Berlusconi in una nota. – L’80% delle famiglie italiane sono proprietarie della casa in cui abitano e sulla casa fondano la certezza del loro futuro. Già nel 2008 il nostro governo cancellò l’Ici e l’impegno che abbiamo preso nell’ultima campagna elettorale, quello stesso impegno che è alla base dell’accordo che ha portato alla formazione del governo di larghe intese, è chiaro: l’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole non si deve più pagare. Dal 2013 e per tutti gli anni a venire. Non solo per motivi di libertà – aggiunge il Cavaliere – ma anche e soprattutto per ragioni economiche più che fondate. Infatti secondo il rapporto immobiliare 2013 dell’Associazione Bancaria Italiana e dell’Agenzia delle Entrate, il mercato delle compravendite di immobili in Italia è letteralmente crollato nel 2012, facendo registrare il peggior risultato  dal 1985. Nello stesso 2012 si è avuto un calo record anche nel valore degli immobili, il secondo maggior calo dal 1980”. “Per gli ‘scettici dell’Imu’ – prosegue – sottolineiamo che nel 2011 gli occupati nel settore delle costruzioni erano 1.847.000, crollati a 1.694.000 a fine 2012, per effetto dell’introduzione dell’Imu da parte del governo Monti. Si sono persi 150.000 posti di lavoro solo nel settore delle costruzioni, senza considerare l’indotto. Quanto è avvenuto, di negativo, nel 2012 ci porta a sostenere, a contrariis, che nel 2013 l’eliminazione dell’Imu consentirà di rilanciare il settore immobiliare. La ragione è semplice: gli investimenti in edilizia hanno il più alto coefficiente di rilancio sull’economia. Stimolando l’edilizia si cambia il corso della politica economica, innescando un circolo virtuoso di crescita. Liberare adesso 4 miliardi, attraverso l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, permette di aumentare il reddito disponibile delle famiglie che quindi, in un clima di rinnovata fiducia, saranno portate a spendere di più, piuttosto che a risparmiare come avviene quando si ha incertezza o paura del futuro”. “L’Italia – conclude Berlusconi – non deve avere paura del proprio futuro. Per questo non verremo mai meno al nostro impegno sull’Imu. E’ un impegno di fondo dell’accordo di governo con il presidente Letta, ma è anche e soprattutto lo stimolo fondamentale per far ripartire la nostra economia”.

Letta, soluzioni a fine agosto  – “Derubricherei queste polemiche a questioni di merito importanti che troveranno un loro punto di sintesi alla fine di questo mese di agosto, quando dobbiamo per forza presentare le soluzioni rispetto ai problemi in scadenza tra cui anche quello sulla tassazione della prima casa”. Lo afferma Enrico Letta a Palazzo Chigi. “Dobbiamo togliere la vena polemica che finisce per coprire” tutto “e andare al merito” Non sono questioni semplici da dipanare ma si discuterà e si deciderà”, aggiunge il premier che dà poi appuntamento “a lunedì”.La questione, ha sottolineato il premier ”non è ovviamente semplice da dipanare”. C’è ”un percorso di discussione tra i partiti, che hanno presentato le loro proposte, razionalizzate nelle proposte” pubblicare ieri dal ministero dell’Economia. Adesso ”si discuterà e si deciderà”.

ANSA 09 agosto, 15:19

Inserito da Alberto Del Grosso