SANT´AGNELLO. FESTA DI SAN ROCCO E TERRA ACQUA E FUOCO PARLA MARCELLO AVERSA
Gentile Direttore, riteniamo opportuno, prima che, come per gli anni scorsi, si inneschi una polemica inutile e senza fine, chiarire alcuni concetti riguardanti la festa di san Rocco e la manifestazione “Terra, acqua e fuoco” a lei connessa. Innanzitutto, non da organizzatori, ma da cittadini di questo paese, viviamo un disagio ogni qualvolta si cerchi di affrancare un evento turistico-culturale a singole persone, comitati o comunità. Si, perché ognuna di queste manifestazioni, nel bene o nel male, rappresenta agli occhi di chi ci osserva, di chi ci onora della sua presenza, dei tanti turisti che vi soggiornano, della stampa che si occupa delle stesse, spesso accordando loro risonanza nazionale, non un’autocelebrazione di uno o più soggetti ma lo spirito di accoglienza, la cultura, le tradizioni, l’enogastronomia di questi luoghi. Proprio in base a questo ragionamento, la nostra associazione non ha alcun tipo di pregiudizio nei confronti delle altre manifestazioni e per questo spera che ognuna di esse riesca al meglio, facendo così emergere, con un pizzico di campanilismo, le eccellenze di questa cittadina. A tale proposito, prima di addentrarci nell’argomento, facciamo i nostri più sinceri auguri ai comitati delle manifestazioni che si terranno in questo periodo al centro storico di Angri ed ai Colli di Fontanelle. Venendo al cuore del discorso, vogliamo chiarire, anticipando così le solite, subdole e pretestuose conclusioni, i motivi per i quali non si svolgerà quella del borgo di Maiano. Tale evento – e su questo punto converranno coloro che organizzano manifestazioni, curandone i minimi particolari e facendo sì che esse siano una risorsa e non un disagio per il paese – ha bisogno di una lunga programmazione. Si pensi che solo per i patrocini ministeriali, a noi accordati in questi anni e tutti dimostrabili attraverso autorizzazioni e lettere di auguri di vari ministri, bisogna fare domanda almeno sei mesi prima, cosa che capita il più delle volte anche per le regioni, le province e le camere di commercio invitate. Solo così questa manifestazione santanellese si è potuta fregiare negli anni dei patrocini del ministero dello sviluppo economico, degli affari regionali e del turismo e non singolarmente ma tutti assieme per una unica manifestazione, cosa che crediamo non sia accaduta neanche alle più rinomate e conosciute località turistiche limitrofe. E’ solo attraverso una programmazione oculata che “Terra, acqua e fuoco” è riuscita negli anni, soprattutto vagliando gli errori fatti, a diventare come altre manifestazioni una risorsa per il territorio. Basti pensare che solo nell’ultima edizione, purtroppo anch’essa partita in ritardo, grazie a qualche malumore successivamente rientrato, oltre le migliaia di visitatori, siamo riusciti a portare circa centocinquanta persone che hanno soggiornato a loro spese nei nostri alberghi, pranzato nei nostri ristoranti e visitato la nostra terra rimanendone colpiti e divenendone così ambasciatori delle sue bellezze. Non sottovalutando inoltre le positive impressioni documentate da post e mail su alcuni blog e sulla nostra pagina fb che nel giro di un anno ha superato abbondantemente i 5000 amici costringendoci a realizzarne un’altra. Visto quindi che l’intento è anche quello di creare opportunità economiche e assodato che la manifestazione è legata alla figura di san Rocco, festeggiata da oltre due secoli nell’ultima domenica di agosto, ci ha frenato e non poco la concomitanza di date con la manifestazione collinare. Quest’ultima era stata ideata dall’indimenticabile Carlo Sagristani, non per attirare le masse ma per creare una nicchia rivolta a coloro che sapessero apprezzare il meglio della produzione locale e la natura di quei posti incantati e forse per questo proposta nella prima decade di Settembre, quando la natura di questa zona sa donare il meglio di se. Sarebbe inopportuno, da parte nostra, invitare autorità, artigiani e realtà di un’altra regione in pieno ferragosto e non ci sarebbe nessun effetto benefico per gli operatori turistici locali, visto che in quel periodo le strutture ricettive sono già sature di prenotazioni. Lo spirito dovrebbe essere quello di creare opportunità, non disservizi. Il momento politico che ha attraversato il nostro paese nei mesi scorsi, inoltre, non ci ha aiutati. Le elezioni di maggio non ci avrebbero permesso questa lunga programmazione ma soprattutto le parole pronunciate da candidati degni della nostra stima, ci facevano capire che bisognava tagliare subito i fondi per le manifestazioni vista la critica situazione congiunturale. Specifichiamo a tal proposito, che la nostra associazione, nell’ultima edizione non ha usufruito di nessun contributo ne comunale, ne provinciale, ne regionale, basandosi esclusivamente su sponsorizzazioni e contributi “spontanei” per i quali saremo sempre grati a tutti quegli imprenditori, che credendo nel nostro progetto e soprattutto nella nostra buona fede, non hanno esitato a sostenerci nonostante le difficoltà economiche che attraversavamo. Come chiedere, oggi, a questi imprenditori, affascinati dal progetto di riqualificazione del borgo di Maiano, ulteriori sacrifici visto l’aggravarsi della crisi ed il momentaneo stallo dello stesso progetto? Infatti, la manifestazione è la base per creare i presupposti per la messa in atto della riqualificazione e non il contrario. Per queste ragioni, quest’anno, spinti dal parroco, abbiamo voluto stringerci ancor di più attorno al nostro protettore, cercando, anche in questo caso, di creare cultura. Il 24 e 25 agosto saranno dedicati alle associazioni di volontariato dell’arcidiocesi visto che il nostro santo è il loro protettore e alla comunità “Rocchiana “ di Frigento. Questi momenti, ai quali speriamo che tutti si sentano di partecipare, avranno come ospite d’onore il nostro Arcivescovo Francesco Alfano. Siamo fiduciosi che anche in questa occasione la cittadina di sant’Agnello, in questo caso rappresentata dalla comunità di Maiano, sappia, come sempre, donare accoglienza ed ospitalità a quanti vorranno condividere tutto ciò, sicuri che in futuro, come dice Papa Francesco, la nostra gente si impegni ad abbattere muri e costruire ponti per far si che tutti assieme dai colli al mare, con obbiettività, sincerità, altruismo, disinteresse, senza prepotenze ed egoismo, possiamo far crescere questo piccolo ma grande paese del quale, nonostante tutto, ci sentiamo orgogliosi di essere cittadini, pronti a collaborare su progetti che mirino al suo miglioramento. Marcello Aversa Associazione Borgo Maiano