Furti di rame, treni in ritardo: 366 ore, colpita soprattutto la Campania

29 settembre 2013 | 18:35
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Furti di rame, treni in ritardo: 366 ore, colpita soprattutto la Campania

Furti di rame, treni in ritardo: 366 ore, colpita soprattutto la Campania

di Livio Coppola

Una vera e propria guerra “h24”, binario per binario. Una vera e propria guerra «h24», binario per binario. Sequestri record, decine di denunciati nel giro di nove mesi, le prime condanne pesanti. E i furti del famigerato «oro rosso» iniziano a calare. Tra Ferrovie, Polizia e «banda del rame» è ormai battaglia senza esclusione di colpi.
Dopo l’escalation criminale dell’ultimo anno e mezzo, ispirata da una rete composta da ladri di nazionalità straniera e da un nutrito gruppo di ricettatori, a lungo imprendibili e impuniti, ora si è cambiato registro. Fs, Prefetture e Forze dell’Ordine hanno messo in piedi una vera e propria Task force dedicata al controllo degli impianti, con particolare attenzione rivolta alle province di Napoli e Caserta, dove troppo spesso i treni vengono rallentati o fermati dalle conseguenze dei furti di rame. Un disagio che nell’estate appena trascorsa è stato contenuto dal lavoro investigativo della Polfer, che in pochi mesi ha individuato 80 persone coinvolte nel traffico illecito di rame, in parte condannate per associazione a delinquere e non più per semplice furto.
Il 2012 è stato l’anno spartiacque della battaglia. La nostra regione ha visto le proprie linee ferroviarie prese di mira da centinaia di «ladri notturni», regolarmente interessati a rubare il rame per rivenderlo sui mercati dove il materiale scarseggia (soprattutto in Asia). Così, nel giro di un anno solare, sono state causate più di 366 ore di ritardo a un totale di 1386 treni. Il tutto grazie agli effetti di 631 furti, ognuno dei quali portava allo stop automatico (senza rischi per i passeggeri) dei convogli che al momento della razzia transitano per i tratti colpiti.
Per il 2013 si è così deciso di usare la linea dura, con la creazione di un Osservatorio nazionale e di una squadra appositamente allestita per rendere difficile la vita ai trafugatori. Così, dopo un primo semestre ancora critico, con l’inizio della stagione delle vacanze i controlli hanno prodotto risultati ragguardevoli: «In Campania, regione tra le più colpite sono state intensificate le attività di prevenzione e contrasto del fenomeno grazie ad un’azione sinergica tra forze dell’ordine e personale di Protezione aziendale del Gruppo Fs Italiane – spiegano da Trenitalia – In seno a uno specifico comitato per l’Ordine e Sicurezza Pubblica costituito per volere delle Prefetture di Napoli e Caserta, province tra le più bersagliate, sono state tracciate le linee guida per le azioni da intraprendere per limitare i furti.
Sono stati così individuati i punti critici e, nelle aree maggiormente a rischio, concentrati gli sforzi operativi con presenza assidua di personale, specialmente durante le ore notturne». Ad agosto la vigilanza, dopo l’ennesima sottrazione di rame nel Casertano (5 chilometri di cavo nello Scalo Merci di Maddaloni), si è rafforzata tanto da essere efficace al punto giusto: «L’impegno – proseguono da Trenitalia – ha prodotto risultati significativi, portando ad una progressiva riduzione del numero di furti che sono passati dai 241 registrati nei primi 5 mesi del 2013 agli 87 da giugno a oggi. Il calo del fenomeno si è riscontrato proprio nel periodo estivo, con 15 episodi ad agosto e appena 10 a settembre, quando è stato prodotto il massimo sforzo per consentire ai numerosi clienti che hanno scelto di spostarsi in treno di viaggiare senza i rallentamenti causati dai furti di rame».
Così, tracciando un primo bilancio della task force, i dati relativi ai primi 9 mesi del 2013 confermano un trend positivo che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segnano una riduzione di quasi il 50 per cento dei furti. Al contempo sono aumentate le punizioni. La Polfer del Compartimento della Campania ha infatti sequestrato e recuperato quasi 100 tonnellate di rame, denunciando un’ottantina di persone per le attività illecite connesse al traffico del prezioso metallo.
Un’azione talmente positiva da essere presa da esempio anche nel resto d’Italia e d’Europa: «Il problema dei furti di rame interessa anche tutte le altre nazioni europee. E proprio per questo motivo – chiudono da Trenitalia – è scesa in campo anche la Colpofer, l’associazione internazionale che riunisce le Strutture di sicurezza delle Aziende ferroviarie. E l’esperienza maturata dalla Polfer è valsa al nostro Paese il ruolo di capofila europeo nel contrasto al fenomeno dei furti di rame».

Fonte: ilmattino.it domenica 29 settembre 2013 – 17:54   Ultimo aggiornamento: 17:58

Inserito da Alberto Del Grosso