Il capolavoro di Botticelli, la "Madonna con Bambino" torni a Gragnano

1 settembre 2013 | 15:00
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Il capolavoro di Botticelli, la "Madonna con Bambino" torni a Gragnano

Gragnano. Pochi, pochissimi lo sanno. Ma tra le tante bellezze artistiche che la città di Gragnano può vantare (almeno in teoria…) c’è anche un capolavoro nientemeno che di Sandro Botticelli. Una “Madonna con Bambino” originariamente ospitata nella chiesa di Madonna delle Grazie, tra Santa Maria la Carità e Gragnano. Si tratta non dell’attuale parrocchia, retta da don Vincenzo Rosanova, ma dell’antica chiesa, da anni chiusa al pubblico e in condizioni di abbandono. Solo qualche anno fa, a causa del tangibile pericolo di crollo, dopo il cedimento del tetto, vi fu un primo intervento di parziale recupero, che però non ha consentito la rifunzionalizzazione della struttura. Ora arriva un appello affinché quanto meno si tenti non solo di riaprire la chiesa, ma anche perché possa un giorno tornare ad ospitare il capolavoro del maestro fiorentino del Cinquecento. A lanciare l’affascinante proposta è Giuseppe Di Massa, presidente del centro culturale “Alfonso Maria Di Nola”: “In un altro luogo d’Italia o del mondo – sottolinea Di Massa – un’opera d’arte di tale portata, certamente una delle più importanti dell’Italia meridionale, sarebbe stata utilizzata come volano per uno sviluppo turistico del territorio, che a poche centinaia di metri dalla cappellina dove “deve” tornare il dipinto, con tutti i sistemi di sicurezza approntati, più una cassaforte che una chiesa, vede la presenza della villa romana Carmiano che ha restituita centinaia di oggetti domestici e i famosi affreschi, tra i più belli dell’area pompeiana, che hanno girato per anni il mondo intero. Ma anche come ritorno per le attività enogastronomiche del territorio, tra Gragnano, Santa Maria la Carità, Sant’Antonio Abate, Castellammare, ci sono prodotti di eccellenza gastronomica riconosciuti da marchi europei, a poche centinaia di metri i pastifici di Gragnano cui recentemente è stato riconosciuto il marchio IGP. Proprio dietro la cappella della Madonna delle Grazie vi è un enorme torchio settecentesco (ancora un pezzo da museo!), che veniva utilizzato da tutti i contadini dei dintorni per la vendemmia, tradizione ancora molto praticata, dato che i vini di Gragnano e Lettere hanno il marchio Doc, per non parlare dei DOP, olio e formaggi. Vogliamo provare a fare di tutti questi tesori artistici e di eccellenza enogastronomica il volano per un rilancio economico e sociale dei quest’area? O vogliamo continuare a piangerci addosso per la crisi e continuare a non vedere i tesori che abbiamo sotto il nostro letto? Come Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari siamo pronti a dare il nostro contributo di idee e di programmazione: attendiamo risposte concrete da tutti i soggetti interessati, pubblici e privati”. Il dipinto attualmente fa parte di una collezione privata, ma non è escluso che, se venissero realizzati gli interventi necessari a garantire le condizioni di sicurezza, i proprietari possano dare il proprio consenso a che la Madonna delle Grazie torni nella sua sede originaria. (Gaetano Angellotti – Metropolis)