Letta: "La Legge di stabilità sarà decisiva. Alleati si assumano impegno per tutto il 2014"

24 settembre 2013 | 20:05
Share0
Letta: "La Legge di stabilità sarà decisiva. Alleati si assumano impegno per tutto il 2014"

Il premier indica nella discussione della ‘finanziaria’ il momento chiave per il paese, ma anche per la maggioranza che sostiene il governo. Intanto da sindacati e Confindustria torna l’appello a detassare il lavoro. Squinzi: “Congelare l’Iva non è la priorità”: Camusso: “Svolta o sarà mobilitazione”

MILANO– I segnali di ripresa ci sono e la discussione sulla legge di stabilità sarà il banco di prova della maggioranza. Per questo il premier Enrico Letta, in missione in Canada, chiamerà gli alleati ad assumersi responsabilità e impegno per tutto il 2014. “La legge di stabilità – dice Letta – sarà il passaggio chiave, il momento in cui chiameremo la coalizione ad assumersi gli impegni per il futuro, per tutto il 2014”.

Le parole del premier fanno il paio con quelle del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha chiesto alla politica di non sprecare questo momento,evitando incertezze e rotture. L’asse Quirinale-Palazzo Chigi si rafforza dunque da un lato sulla necessità di assicurare stabilità all’attività di governo, dall’altro sul dare priorità agli investimenti per la crescita e per il lavoro, mettendo in qualche modo da parte quei temi che generano uno scontro politico il cui clamore finisce per oscurare i passi avanti fatti sul terreno delle scelte per la ripresa.

A condividere queste esigenze, traducendole in termini più espliciti, sono ancora i sindacati e gli imprenditori, dai quali è arrivata oggi una comune richiesta all’esecutivo: lasciare perdere le polemiche su l’Iva e l’Imu e concentrare gli sforzi per rendere il lavoro meno oneroso. L’ultimo appello, che è quasi una minaccia, è arrivato dalla leader della Cgil, Susanna Camusso. La Legge di Stabilità deve portare un taglio della tassazione su stipendi e pensioni, altrimenti “saremo costretti a riaprire una nuova stagione di mobilitazione unitaria”, ha detto il segretario generale della Cgil alla fine del direttivo del sindacato.

“Questo sarà il punto dirimente, la misura di giudizio del provvedimento – ha detto Camusso – . Il dibattito attuale non ci convince. Stiamo galleggiando, non ci si sta confrontando con il profilo del Paese e con le reali necessità dei cittadini. Non aggredisce il nodo fondamentale che è l’ingiusta distribuzione del reddito”. Il governo deve cambiare passo, ha aggiunto, chiedendo l’apertura di un confronto tra Governo e parti sociali. ” Se non si scioglie questo nodo non si potrebbe che procedere con una mobilitazione con Cisl e Uil. Non vogliamo seguire uno schema di galleggiamento, c’è bisogno di risposte differenti”.

Sull’esigenza di intervenire per favorire l’occupazione oggi ha preso posizione netta anche la Ceicon un intervento del presidente dei vescovi, Angelo Bagnasco. 

In mattinata, una presa di posizione simile era arrivata dal naturale contraltare della leader Cgil, cioè il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi. Il numero uno di Confindustria ha commentato la scelta del governo di concentrare gli sforzi sul congelamento dell’Iva (che dovrebbe salire al 22% da ottobre) con un laconico: “Non è la cosa prioritaria”. Ha poi aggiunto: “Da tempo stiamo chiedendo ad alta voce, con tutta la nostra forza, il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione e un intervento deciso sul cuneo fiscale. Questo – ha concluso – darebbe una spinta maggiore per far ripartire l’economia”.

La risposta di Letta.
 Letta dal Canada ha risposto anche all’appello di sindacati e industriali: “Sono convinto che Confindustria e sindacati faranno parte di un lavoro comune – ha detto il premier – : ci siamo parlati e ci parleremo prima della legge di stabilità”.

Fonte Repubblica.it

A richiesta  del giornalista Simone Ambrò

inserito da Alberto Del Grosso