Lodi, la strangola e poi fa sesso col cadavere: uccisa 18enne
8 SETTEMBRE 2013
LaPresse
Lodi, 8 set. (LaPresse) – L’ha uccisa legandole due fascette di plastica da elettricista al collo, nel corso di quello che appare agli inquirenti un gioco erotico finito male. Poi ha avuto ancora un rapporto sessuale col cadavere e infine ha scaricato il corpo nei campi, poco distante dall’hotel dove era stato con lei. Protagonista un italiano di 41 anni, Andrea Pizzocolo; vittima una 18enne romena, Lavinia Simona Ailoaiei, ritrovata cadavere ieri nelle campagne del lodigiano.
All’uomo gli inquirenti sono risaliti grazie a una tovaglietta trovata sul corpo nudo della giovane. “Abbiamo verificato – ha spiegato il procuratore di Lodi Vincenzo Russo nel corso di una conferenza stampa in questura – quali locali avessero in uso questo tipo di biancheria e siamo risaliti a un motel sito nei pressi del punto in cui è stato rinvenuto il corpo”. “Su tutte le persone che l’avevano frequentato” nelle ultime ore, ha raccontato, “abbiamo individuato una stanza in cui c’era stato un personaggio che era apparso un po’ strano alla reception”. Rintracciato, è scattata la perquisizione domiciliare e sono saltate fuori delle fascette di plastica identiche a quelle strette intorno al collo della giovane.
Non era il primo appuntamento: i due si erano già visti una prima volta, all’inizio di questa settimana. Ieri si erano dati nuovamente appuntamento, in un hotel di Busto Arsizio. Da lì ieri si erano poi spostati a Lodi. “L’indagato – ha spiegato il procuratore – ha confessato, ha ammesso di aver portato con sé all’appumento almeno due di queste cinghie. Ora attendiamo ulteriori dettagli dall’autopsia sul momento esatto della morte”, ha aggiunto, per stabilire se all’arrivo all’hotel di Lodi la ragazza fosse già morta o meno. E’ arrivata lì, infatti, “in gravi condizioni di incoscienza, probabilmente già cadavere”. In ogni caso, ha sottolineato il procuratore, Pizzocolo “ha ammesso di aver avuto un ulteriore rapporto sessuale col cadavere”.
I due si erano conosciuti su un sito internet che offre appuntamenti sessuali a pagamento. Lei si era registrata col nickname di “Dora”. Gli investigatori presumono, perciò, che si prostituisse. Nessuno ha denunciato la sua scomparsa, né è stato possibile rintracciare i parenti. La sua identità è stata scoperta grazie al fatto che Pizzocolo ha ammesso di essersi sbarazzato della borsa gettandola nel cassonetto di un’area di servizio. La polizia è riuscita a rintracciarla e ha trovato la sua carta di identità romena. Non aveva residenza in Italia, e non risulta fotosegnalata.
Lui invece ha qualche piccolo precedente per stupefacenti. Conviveva con una donna e ha una figlia di 5 anni. Le due erano in casa con lui quando la polizia è arrivata, ha eseguito la perquisizione e lo ha ammanettato. La bimba è scoppiata a piangere. L’uomo ora si trova nel carcere di Lodi, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Fonte LaPresse 9 settembre 13
Inserito da Alberto Del Grosso