Siria: Obama, sara´ un´azione limitata

7 settembre 2013 | 17:53
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Siria: Obama, sara´ un´azione limitata

Siria: Obama, sara’ un’azione limitata

Il presidente Usa: ‘Non possiamo chiudere gli occhi’. E al Congresso: ‘Insieme siamo più forti’

07 settembre, 17:4

Il regime di Assad è “responsabile” del peggior attacco con armi chimiche del 21esimo secolo. “Noi siamo gli Stati Uniti e non possiamo chiudere gli occhi davanti alle immagini che abbiamo visto”, anche se è accaduto “dall’altra parte del mondo”. Lo afferma il presidente americano, Barack Obama, nel discorso del sabato.

Un’azione limitata, senza truppe di terra: “non sarà un altro Iraq o un altro Afghanistan”, ha detto Obama Obama nel discorso settimanale, sottolineando che ”qualsiasi azione” contro il regime siriano sarà limitata, in termini di portata e di tempo”.

”Non solo un attacco alla dignità umana” ma anche una “seria minaccia alla nostra sicurezza nazionale. C’e’ un motivo perchè i governi che rappresentano il 90% della popolazione mondiale” si sono accordati sul divieto di uso di armi chimiche. Il presidente Usa ha sottolineato che le armi chimiche non causano solo morte e distruzione ma possono cadere nelle mani di terroristi che vogliono “farci male”

Una decisione “solenne” non presa alla leggera. Cosi’ Barack Obama spiega la sua decisione di agire militarmente contro il regime siriano. “Come leader della più antica democrazia costituzionale al mondo, so che il nostro Paese è più forte e le nostre azioni piu’ efficaci se agiamo insieme. E’ per questo che ho chiesto al Congresso” di votare.

La Germania ha deciso di unirsi all’appello contenuto in un documento firmato ieri a margine del G20 da 11 Paesi – tra cui l’Italia – per una reazione internazionale “forte” dopo l’attacco con armi chimiche del regime di Assad. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Guido Westerwelle. Berlino non aveva firmato il documento. “Dopo aver visto questa posizione eccellente e molto saggia dell’Unione europea, la cancelliera Merkel ed io abbiamo deciso di sostenere” la dichiarazione firmata da 11 Paesi a margine del G20, ha spiegato Westerwelle. Nel documento si sostiene la necessità di una risposta “forte” della comunità internazionale all’attacco chimico compiuto da Assad ma non c’è alcuna menzione all’uso della forza e all’attacco voluto da Stati Uniti e Francia.

L’Italia ha ”un’alleanza strategica con gli Usa”, ma mantiene ”una differenza sul metodo di reazione” in Siria. Lo ha detto Emma Bonino a Vilnius definendo ”impensabile” un’azione militare senza l’Onu. ”Se poi mi vogliono far passare per anti-americana, a me poverina…”, ha chiosato la titolare della Farnesina allargando le braccia. La Francia e’ stata ”chiarissima”: attenderà il rapporto degli ispettori dell’Onu prima di partecipare a un’eventuale azione militare in Siria, ha detto Emma Bonino. Bonino ha poi aggiunto di ritenere che gli stessi Stati Uniti terranno conto di questa decisione di Parigi, annunciata ieri dal presidente Francois Hollande a margine del G20 di San Pietroburgo e confermata a Vilnius dal suo ministro degli Esteri, Laurent Fabius.

La soluzione politica “non è stata archiviata ne è impossibile” in Siria, ha ribadito il ministro degli Esteri Emma Bonino al termine di un incontro tra i ministri europei e il segretario di Stato americano John Kerry, ricordando che anche nel documento a 11 del G20 contro Assad (sottoscritto oggi anche dalla Germania) si sottolinea che “non c’è soluzione militare” per uscire dalla crisi.

L’Unione europea ha “espresso una voce unica nell’indignazione dell’uso delle armi chimiche in Siria”, ha detto Emma Bonino. “Siamo convinti che ciò non si debba ripetere e che i responsabili ne debbano rispondere alla Corte penale internazionale, e concordiamo di aspettare il rapporto degli ispettori e le conseguenti decisioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu”, ha aggiunto.

Gli europei sono per una “risposta forte” all’attacco chimico del 21 agosto, sul quale le informazioni a disposizioni mostrano la responsabilità del regime di Assad. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton dopo la riunione dei capi delle diplomazie dei Ventisette a Vilnius.

Il segretario di Stato Usa John Kerry plaude all’Europa dicendosi “molto grato per la forte dichiarazione” dei Paesi Ue sulla Siria e sottolineando che il testo chiede che i responsabili dell’attacco chimico rendano conto delle loro azioni. Kerry ha parlato da Vilnius dove ha preso parte alla riunione dei ministri degli Esteri dei 28.

Il segretario di Stato americano John Kerry è a Vilnius con i ministri degli Esteri europei e fare il punto sulla crisi siriana. Kerry è  entrato nella sede dei lavori accolto dall’alto rappresentante Ue Catherine Ashton. Nella seconda e conclusiva giornata del vertice G20 a San Pietroburgo la questione siriana e’ assolutamente centrale e i Grandi rimangono molto divisi.

Ong, 10mila bimbi trucidati da inizio conflitto – “Più di 10mila bambini sono stati trucidati in Siria dall’inizio del conflitto dalle forze armate del regime di Damasco”. Lo afferma la Rete siriana dei diritti umani, una ong con sede a Londra, vicina all’opposizione. Tra questi 2.305 avevano meno di dieci anni.

ANSA  07 settembre, 17:44

Inserito da Alberto Del Grosso il 7 settembre alle 17:55