Sorrento: “Adesso bisogna continuare”

28 settembre 2013 | 17:41
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Sorrento: “Adesso bisogna continuare”

Per mister Chiappino: “Tenere bassa l’euforia”

SORRENTO – Il clima settimanale è disteso e sereno come le giornate che hanno avvolto questa settimana ed i costieri si sono preparati per il primo derby della stagione contro i granata aversani. La prima vittoria del campionato ha portato nel clan rossonero una certa ventata non solo di ottimismo ma anche di tranquillità, ma soprattutto un certa euforia che potrebbe fare abbassare la guardia in questo momento di ripresa. Potremmo dire così, ma analizzando anche le due gare perse, il buono c’è stato, quello che mancava era la continuità e la giusta mentalità reattiva; pare che con il Poggibonsi ci siano state, ma guai a crogiolarsi sugli allori perché ora, con i quattro derby consecutivi, si vedranno alla fine se la ballotte sono cotte. Mancherà qualche giocatore, a parte Musetti che è in convalescenza da tempo, non ci sarà Esposito perché non lo si vuole rischiare, mentre si valuterà lo stato fisico di Imparato per il problema del tendine, ma forse resterà fuori.

MISTER CHIAPPINO – Un uomo ed un allenatore che sembrano essere uscito dai tempi della guerra poiché si adatta a tutte le situazioni che si vengono a creare e non importa se si va in un “albergo a quattro o a tre stelle, il necessario è un posto dove andare a dormire. Sono abituato a tutto. Vengo da dei momenti in cui non avevamo niente, neanche i palloni per fare allenamento”. Insomma viene dalla dura gavetta e dai  momenti oscuri che si passano nella vita. Si fa il punto sulla situazione sia fisica che mentale della squadra che vive un momento, scriviamo così, euforico: “ L’euforia è una bella cosa ma non deve diventare presunzione e rilassatezza”. Parole chiare che mantengono sulla corda sia i giovani, che forse sono i più euforici, che i ‘vecchi’. Questo non deve distrarre nessuno e si “deve continuare; se dovessimo interromperci e come se non avessimo realizzato nulla. Siamo in una fase di crescita e dobbiamo continuare sulla mentalità intrapresa. Stiamo cercando di creare un buon rapporto tra lo staff ed i giocatori e noi li ascoltiamo anche ”. Questa certa contentezza potrebbe portare i giovani anche a non essere continui e dall’alto della sua esperienza, che con loro ha avuto nella primavera del Genoa, mette in guardia: “La gioventù ha la caratteristica della non continuità ed è ora che i giovani devono iniziare ad essere più continui”. La non continuità può portare, e lo si è visto nelle due gare iniziali di questa stagione, ad avere anche meno attenzione sul rettangolo verde: “Si deve avare più attenzione. Noi non ci dobbiamo tirare indietro di dieci metri dopo che siamo andati in vantaggio”. Valutando i vari reparti alla fine lo si vede soddisfatto, anche se resta quel difensore in più che ci vuole. A centrocampo “abbiamo recuperato i sei centrocampisti e farò una valutazione a chi schierare”, mentre in attacco “siamo consapevoli che abbiamo dei giocatori di buona qualità”. In difesa manca, come detto sopra, quel difensore esperto e umano che sarebbe la ciliegina sulla torta: “I tempi non sono lunghi, ma non dobbiamo sbagliare giocatore e l’uomo, perché avremmo potuto già averlo qui. Noi ci siamo informati su tutti. Ora dobbiamo avere la capacità di scegliere sia il giocatore che l’uomo giusto, in grado si sostenere i giocatori giovani”. Un cenno anche al campionato che lui reputa “una lotta tra due o tre squadre, poi i valori usciranno con il tempo”. Come scrivevamo sopra domenica contro i normanni non ci saranno Esposito ed Imparato, oltre a Musetti che resterà ancora fuori per molto tempo. Il mister chiarisce che “Imparato a causa del problema tendigno valuteremo se rischiarlo, perché se giocherà potremmo perderlo per molto tempo. Esposito ha disputato tre gare spendendo tanto e poi la settimana scorsa è stato fermo. Pia piano si sta rimettendo in carreggiata. Lui è generoso e non sa gestirsi, gioca fin quando ne ha, perciò lo dobbiamo gestire noi”. Sulla formazione nessuna parola, ma la linea è quella forse di domenica scorsa, ci sarà qualche piccolo cambiamento, forse solo in difesa, vedremo.

I GRANATA NORMANNI – E tra le uniche squadre ad avere pochi precedenti, ce ne sono tre vittoriosi contro di loro, uno risale al 1957 ed uno al 2005, entrambi per 5-0 ed uno per 1-0 ad Aversa. Il team della vecchia ‘volpe’ Nello Di Costanzo è formato dai portieri: D’Agostino (1993) e Salese (1996); dai difensori: Di Girolamo (1984), Nocerino (1992), Balzano (1992), Esposito F (1995), Miraglia (1994), Pernasilio (1996), Porcaro (1988), Gifuni (1995), Djibo (1994); dai centrocampisti: Gatto (1992), Prevete (1987), Suarino (1990), De Rosa (1994), Crispino (1995), Romano (1996), Villanova (1993),  Esposito A (1990) e dagli attaccanti: Di Vicino (1980), Orlando (1990), Vicentin (1983), Varsi (1994), Sellitti (1995), D’Ursi (1995), Castaldi (1996), Tulimieri (1992), Pasquariello (1993) e dal veterano Galizia (1979).      

GIUSEPPE SPASIANO