NA 2/10/13 Sos salute dal comprensorio flegreo: «Un registro tumori anche per noi»

2 ottobre 2013 | 03:42
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NA 2/10/13 Sos salute dal comprensorio flegreo: «Un registro tumori anche per noi»

NA 2/10/13 Sos salute dal comprensorio flegreo: «Un registro tumori anche per noi»

di Patrizia Capuano

MONTE DI PROCIDA. Sos ambiente anche dall’area flegrea dove si reclamano un monitoraggio del territorio per individuare eventuali aree contaminate, studi epidemiologici e l’attivazione del Registro tumori: Monte di Procida, con i paesi contigui, rientra infatti nell’elenco diffuso dal Ministero della Salute dei Comuni a maggior rischio malattie, neoplastiche e non.

Nell’area a nord di Napoli si è evidenziato un trend di rischio per i tumori, anche tra i bambini, che potrebbe essere collegato ad inquinamento ambientale. Il binomio emergenza salute e rifiuti tossici non colpisce dunque solo la Terra dei Fuochi, ma sta investendo anche il territorio limitrofo.

E si chiede chiarezza. In campo il consigliere del partito Svolta Popolare e medico, Leonardo Coppola, che alla luce della sua esperienza di operatore sanitario chiede interventi e illustra proposte. «Non bisogna fare allarmismi ma non possiamo lasciare nel dubbio e nella paura i nostri concittadini e i nostri figli – afferma – bisogna immediatamente attivare il Registro tumori e avviare nel contempo studi epidemiologici. Ciò è possibile incrociando i dati in possesso dei medici di famiglia con quelli di altri Comuni campani, altre regioni e con i dati derivanti dalla media nazionale indicata dal ministero della Salute e dall’Organizzazione mondiale della Sanità».

Se questo tipo di ricerca dovesse confermare un significativo aumento delle patologie tumorali, di malformazioni o della sterilità di coppia – ad esempio tre fattori che possono indicare il legame con l’inquinamento ambientale – si suggerisce un monitoraggio capillare e a tappeto del territorio. E in caso di carenza di fondi «ci sono due possibilità – aggiunge – utilizzare tutti i soldi confiscati alle mafie e ai corrotti; dichiarare lo stato di calamità-emergenza ambientale da parte del governo che ha il dovere previsto dalla Costituzione di tutelare la salute dei propri cittadini e di provvedere a risolvere il problema». Infine un consiglio comunale urgente, da svolgersi di sera per consentire di partecipare a tutti, e la costituzione di una commissione intercomunale che coinvolga tutti i Comuni interessati dall’emergenza ambientale e salute pubblica.

«Quando è in gioco la salute, soprattutto quella dei bambini, comportiamoci come una grande famiglia e muoviamoci solo come cittadini, madri e padri», conclude il consigliere e medico Leonardo Coppola. Per la stessa causa si sono mobilitate anche le associazioni, che hanno scritto una lettera aperta alle amministrazioni di Bacoli e Monte di Procida reclamando screening e interventi.

Fonte: il mattino.itmartedì 1 ottobre 2013 – 17:32   Ultimo aggiornamento: 17:38

Inserito da Alberto Del Grosso il 2 ottobre 13 alle 03:50