PUNTERUOLO ROSSO DELLE PALME: RICONOSCIMENTO E LOTTA
PUNTERUOLO ROSSO DELLE PALME (Rhynchophorus ferrugineus) Riconoscimento e lotta COS’È Il Rhynchophorus ferrugineus è un coleottero curculionide molto dannoso alle piante di palma: Descrizione e provenienza geografica Si tratta di un insetto appartenente alla famiglia dei coleotteri curculionidi originario dell’Asia (India, Indonesia, Bangladesh) e ormai diffuso in buona parte dell’Asia, Oceania, Medio Oriente ed Egitto. La sua introduzione in Europa, dove è diffuso in Italia soprattutto nel litorale tirrenico (prima segnalazione del 2004 in Toscana), Spagna, Francia, Grecia, Cipro e Turchia, è avvenuta con l’importazione di piante adulte infestate dal parassita. Specie ospiti In bibliografia può attaccare buona parte delle palme utilizzate come ornamentali (fam. Arecaceae), comprese anche la palma da olio e quella da datteri. Comunemente in Italia viene riscontrato quasi esclusivamente sulla palma delle Canarie (Phoenix canariensis), con spiccata predilezione per gli esemplari maschio (quelli che non fanno datteri). Il problema a mio avviso è uno e grande, anzi grandissimo: quando il punteruolo rosso avrà finito e distrutto tutte le palme, oppure, i comuni avranno abbattuto tutte le palme e sostituite con altre specie, cosa farà??! Sarà disposto a morire di fame??! Io penso di no, ma anche lui per cui, molto probabilmente imparerà “a mangiare altre cose” ed allora??! Descrizione dell’insetto Le uova, biancastre, sono molto piccole e misurano in media 2,6×1,1 mm; schiudono in 3 giorni e danno alla luce una larva che può diventare lunga più di 5 cm, con il capo marrone scuro, robusto, sclerificato e il corpo molliccio bianco-giallastro. Terminato lo sviluppo larvale, in media di due mesi, la pupa si forma in un astuccio larvale formato dalle fibre della pianta stessa e situato in superficie sulle foglie o parzialmente all’interno dei piccioli fogliari, di notevoli dimensioni (5-10 cm x 2,5-4 cm); all’interno dopo 12-20 giorni si sviluppa l’adulto, che resta per 10 giorni all’interno dell’astuccio larvale. L’adulto è di un rosso aranciato più o meno acceso, con un lungo rostro, più peloso nei maschi che nelle femmine, lungo 3,5 x 1 cm: Biologia Il comportamento di questo insetto è ancora allo studio per quanto riguarda le nostre latitudini. Nell’ambiente di origine può compiere più generazioni all’anno (3 generazioni sono quelle riportate per l’Egitto). La femmina depone le uova o sui piccioli delle foglie o nelle ferite del tronco (si consiglia di non tagliere foglie giovani, le sostanze emesse dalla ferita si ritiene che possano attrarre gli insetti), una media di 200-300 uova deposte in 45 giorni, da cui nascono larve apode che si approfondiscono subito nel tronco, mirando al ‘cuore’ della palma e distruggono, se indisturbate, l’apice vegetativo. Le larve solitamente si localizzano, nelle palme adulte, nella parte apicale della pianta e nella parte basale dei piccioli fogliari, dove spesso formano un bozzolo fibroso per compiere la muta. Il periodo larvale è, in media, di due mesi. Il ciclo completo, da uovo ad adulto, dura in India 82 giorni; l’adulto può vivere 2-3 mesi. Gli adulti, pur non essendo buoni volatori, riescono a volare per lunghe distanze per trovare le loro piante ospiti. Per accoppiarsi viene emesso un feromone di aggregazione che riesce ad attrarre gli adulti sino a 900 m di distanza; questo feromone è stato sintetizzato chimicamente ed è disponibile nelle trappole per cattura massale o per monitoraggio. Sintomi Il sintomo più evidente che si manifesta in una palma infestata dal Punteruolo è l’afflosciamento delle foglie della palma per cui la chioma assume un riconoscibile portamento ad ombrello aperto. I danni sono causati esclusivamente dalle larve e sono purtroppo visibili solo quando il punteruolo ha danneggiato irrimediabilmente la palma. Una pianta così compromessa può anche crollare, incapace di sostenere il proprio peso perché le larve nutrendosi dei tessuti provocano la marcescenza dello stipi te delle palme che si svuotano internamente. Individuare precocemente una palma durante le prime fasi dell’infestazione è difficile per le abitudini rigorosamente endofite delle larve che evidenziano sintomi visibili solo ad infestazione avanzata. Ciò che rende maggiormente difficoltosa la diagnosi della presenza dell’insetto è che questa è manifesta quando l’infestazione all’interno della pianta è già massiccia. I primi sintomi visibili si hanno sulle foglie centrali, più tenere, che a volte presentano delle rosure o delle parti mancanti; uno stadio più avanzato, che prelude alla morte totale della pianta, si ha con la perdita completa delle foglie più giovani, staccate dalla base. In quest’ultimo caso le foglie più esterne, che sono le più vecchie, possono apparire ancora sane e verdi. Purtroppo le palme hanno solitamente un solo apice vegetativo, distrutto il quale solo in casi eccezionali queste riescono a rigermogliare. Strategie per la difesa Premesso che a mio avviso la lotta al punteruolo non vada proprio fatta, occorre eliminare le piante attaccate e sostituirle coan altre specie, inutile accanirsi contro una lotta persa in partenza: che senso ha cercare di difendere una palma, tagliando a vita tutte le foglie, incapsularla per sempre con un cappuccio di “tessuto non tessuto” per sempre, somministrare a vita prodotti cimici e rinunciare a vederla nel suo rigoglio e forma a lei consonsona… Le palme non vanno curate è inutile (per i motivi anzi detti), vanno sostituite e basta. Se qualcuno si volesse ostinare, la strategia di difesa (endoterapia) è questa (cosa suggerisce la bibliografia e gli studi in materia): 1. monitoraggio continuo delle piante, 2. uso di trappole a feromone per la cattura massale degli adulti 3. trattamento delle ferite provocate alle palme con insetticidi 4. riempimento dell’ascella delle foglie con insetticidi misti a sabbia 5. distruzione completa delle palme maggiormente infestate 6. uso di tecniche alternative di lotta con nematodi entomoparassiti 7. tecniche di endoterapia utilizzate per il risanamento di palme infestate (difficoltà sia per il fatto che il sistema linfatico della palme è particolare, appartenendo essa alle Monocotiledoni, sia perché la pianta non è in grado di cicatrizzare le ferite: i prodotti endoterapici vengono solitamente iniettati dopo aver realizzato un foro col trapano). A seconda della gravità di attacco le piante colpite dal Punteruolo rosso possono essere classificate in tre stadi: 1) Le piante mostrano lievi sofferenze e talvolta è visibile anche delle rosure a carico delle foglie; 2) le piante colpite manifestano una sofferenza più pronunciata con conseguente collassamento verso il tronco di qualche foglia che continua a mantenere una colorazione verde; 3) le piante collassano totalmente sparisce il colore verde e secca anche la parte centrale che precedentemente era rimasta verde. La tempestività di intervento unita alla diagnosi precoce è la strategia vincente per la lotta al punteruolo rosso. Oggi e possibile sconfiggere questo temibile insetto mediante l’applicazione di strategia di lotta a diversi livelli che combina: – la dendrochirurgia, – l’endoterapia, – trattamento localizzato con “sistema a doccia” La dendrochirurgia consiste nel rimuovere, usando attrezzi da taglio affilati e sterilizzati, le parti della pianta invasi dal parassita fino a mettere a nudo il meristema apicale profondo verificandone l’integrità.Operazione molto delicata che se fatta con la massima professionalità riesce a dare degli ottimi risultati nella lotta al parassita! L’endoterapia consiste nell’iniezione del fitosanitario all’interno della pianta. La traslocazione del prodotto iniettato avviene grazie al naturale flusso dell’acqua ascendente richiamato alla chioma dal fenomeno della traspirazione.Vero cardine indispensabile per l’eliminazione del punteruolopoichè riesce a colpire le larve essendo proprio loro la causa maggiore per il danneggiamento e la morte delle palme.L’aggiunta di un biostimolante agevola la traslocazione in tutte le parti della pianta e ne stimola la ripresa vegetativa. Il trattamento localizzato con “sistema a doccia”. L’operazione si completa con un’abbondante irrorazione principalmente del “ cuore della palma” Per questo sistema è stata messa a punto una attrezzatura che permette di raggiungerei 10 mt di altezza evitando cosi l’uso di costose piattaforme ottimizzando quindi anche i costi di intervento. Oltre all’utilizzo di prodotti fitosanitari autorizzati dal Ministero della Salute oggi sono anche disponibili antagonisti naturali (nematodi entomoparassiti) che spruzzati sul cuore della palma raggiungono le larve del punteruolo le parassitizzano e le uccidono. Tutte le fasi di intervento descritte devono essere eseguite da personale esperto e qualificato. La strategia di lotta e le attrezzatura utilizzate per l’endoterapia ed il trattamento a doccia sono state messe a punto grazie al lavoro di studio e sperimentazione eseguiti in questi anni specificamente per la lotta al punteruolo ABBATTIMENTO Le operazioni di abbattimento delle piante morte o compromesse per la presenza di R. ferrugineus devono avvenire secondo modalità atte a ridurre i rischi di diffusione del punteruolo. In particolare: 1) l’abbattimento deve essere effettuato in assenza di pioggia e di vento; 2) le dimensioni del cantiere devono essere tali da permettere che le operazioni di abbattimento siano effettuate in sicurezza tenendo conto degli spazi occorrenti alle macchine operatrici e delle dimensioni della pianta da abbattere; 3) deve essere predisposta la copertura dell’area sottostante la proiezione della pianta da abbattere con un telone di plastica dello spessore di almeno 0,20 millimetri; 4) in caso di piante di notevoli dimensioni si procederà con il taglio a sezioni, avvalendosi anche di carro gru, asportando per prima le foglie e l’apice vegetativo, evitando la caduta libera a terra; 5) se in occasione del taglio si rilevano cavità con presenza di larve o adulti le parti tagliate devono essere tempestivamente chiuse in buste di plastica; 6) in caso di abbattimento di piante di ridotte dimensioni può essere previsto direttamente il taglio del tronco al di sotto del colletto della pianta con o senza la rimozione della ceppaia, tenuto conto che di solito il R. ferrugineus non attacca tale organo della pianta; 7) raccolta e imbustamento di tutti i residui caduti sul telone di plastica a fine operazione di abbattimento della singola pianta. COME PROCEDERE PRATICAMENTE SECONDO RAFFAELE STARACE © 2012RS Premesso e non concesso che ci si voglia accanire per salvare una palma, le cose da fare sono: 1. coprire con una rete tutta la parte apicale: Meglio se si eliminano completamente le foglie (con il movimento delle foglie causato dal vento, si potrebbero “strappare” alcune parti della rete) => in tal ed unico modo si evita l’ovodeposizione del punteruolo. Cosa dicevo??! Vi piacerebbe vedere la Vostra palma sempre incappucciata??! Vabbè, lasciamo perdere e continuiamo… 2. Comprare dei dispositivi per l’endoterapia (SOLO PER LE PERSONE RICCHE): In pratica il concetto (endoterapia), è questo: bisogna assicurare, per sempre (ma siete pazzi, cosa Vi dicevo??!), con cadenza di almeno 3-4 volte l’anno, che il principio attivo/prodotto scelto per la lotta (di solito Vertimec EC), entri in circolo nella pianta: Per fare ciò, occorre per prima cosa scegliere quale prodotto utilizzare. A tal proposito ci si può avvalere dei consigli forniti dallo STAPA Cepica di Napoli. Fra i vari prodotti, io consiglio il VERTIMEC EC della Sygenta: Costo??! 55 €litro e Vi passa la paura (che Vi dicevo, ma siete pazzi??!) Scelto il prodotto, solo le persone ricche dovranno acquistare “ARBOCAP” , ovvero la scatoletta che si riempie di liquido e che ne assicura la sua somministrazione lenta… Costo??! Su di una palma, almeno 2 giri di arbocap ove per ogni giro almeno 3 applicatori disposti a 120° (qualcuno suggerisce 6 applicatori) costo minimo 3 applicatori a giro x 2 giri x 120€ = 240€ pianta (ma siete sempre pazzi, cosa Vi dicevo??) 2.a. Metodo a costo zero creato da raf starace Il concetto qual è??! Bisogna trovare il modo di assicurare la lenta cessione di un liquido, benissimo, sono andato da Lello il Meccanico che è Governatore e Gestore del Poliambulatorio di Moiano e gli ho detto, quando hai dei “lavaggi” di soluzione fisiologica scaduti e/o vuoti, conservali che li prendo io Procedimento by raf: • prendere il barattolo di vetro (il lavaggio vuoto) • riempirlo di vertimec • inserire il laccio • togliere solo l’ago dal laccio • appenderlo con un chiodino al tronco • fare un buchetto con un trapano a batterie e punta Ø 6mm • inserire la parte terminale del laccio (quella dove si è tolto l’ago), nel buchetto • il gioco è fatto per capire meglio basta guardare ciò che faccio io basta guardare le foto allegate o aprile il file originale visibile nei commenti Stessi risultati dell’arbocap a costo zero invece che 240€ a pianta… Aspetti normativi Il Rhynchophorus ferrugineus è un parassita da quarantena inserito nella lista A2 dell’EPPO (Organizzazione europea per la protezione delle piante) e per il quale esiste in Italia il decreto di lotta obbligatoria (Decr. 9.11.2007, GU n. 37 del 13.2.2008). Ciò significa che è obbligatorio per tutti i cittadini contrastare l’insediamento e la diffusione di tale parassita. I cittadini devono comunicare alle autorità regionali il suo rinvenimento, o anche solo i casi sospetti. I territori ricompresi nel raggio di un chilometro dal punto dove vengono rinvenute palme colpite dal punteruolo rosso sono dichiarati “zone focolaio Punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus Olivier) DM. 07.02.11 Misure di emergenza per il controllo del Punteruolo rosso della palma. Recepimento decisione della Commissione 2007/365/CE e sue modifiche. Attenzione: Consiglio spassionato (contro i miei interessi)??! Tutto inutile! Rinunciate all’idea di avere una palma e sostituitela con qualcos’altro. I comuni di Capaccio Scalo ed Eboli (Salerno), sono stati tra i primi a capirlo: Riflettere: Come detto, il problema a mio avviso è uno e grande, anzi grandissimo: quando il punteruolo rosso avrà finito e distrutto tutte le palme, oppure, i comuni avranno abbattuto tutte le palme e sostituite con altre specie, cosa farà??! Sarà disposto a morire di fame??! Io penso di no, ma anche lui per cui, molto probabilmente imparerà “a mangiare altre cose” ed allora??! Purtroppo le palme hanno solitamente un solo apice vegetativo, distrutto il quale solo in casi eccezionali queste riescono a rigermogliare. I’m only responsable for what i say not for what you understand..! www.raffaelestarace.perito.it Per consultare l’articolo originale: http://admin.cylex.it/video-image/ORAEU/cylex/rev_images/uploadedfiles/12947200_635166720278310243_difesa_punteruolo_rosso_delle_palme_rs.pdf F.to Il Professionista Raffaele Starace, dottore agronomo