Reggia della Quisisana. Stabia teatro festival direttore artistico Luca Nasuto. 11 serate tutte di un fiato, con Pietra Montecorvino e Fiorenza Calogero, ma anche Viviani e Santanelli, e tanti altri attori e registi.Un festival degno della tradizione stabiese, e anche il teatro nella reggia ,annunciato alla grande, non ha tradito le aspettative.
12 Messe di Luca Nasuto inaugura il Festival, con Cinzia Cordella dal Monologo forsennato ed esasperato, ben tenuto e presentato in tempi sincopati e ristretti. La trama è un sottile filo psicologico, che coinvolge più personaggi non presenti sulla scena , se non con le loro fisime. Tutto da seguire, tutto da vivere, soprattutto per la location di eccezione , la reggia in tutta la sua bellezza e unicità. Sarà sicuramente emozionante parlare con il grande Roberto de Simone in questi ambienti, o partecipare all la visita teatralizzata che rievocherà altri fasti di tempi andati.
IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE COME DA COMUNICATO
Anche Castellammare di Stabia ha finalmente un Festival dedicato al teatro!
Si alza il sipario sul Festival della città di Castellammare di Stabia che si svolgerà dal 4 al 27 ottobre nella storica location della Reggia di Quisisana.
Lo “Stabia Teatro Festival”, diretto da Luca Nasuto, rappresenta un evento unico perché è il Primo Festival teatrale che rappresenta la città di Castellammare di Stabia: una città ricca di storia e tradizioni dove hanno vissuto le più grandi personalità che hanno fatto la storia del teatro come Raffaele Viviani e Annibale Ruccello. La manifestazione è stata resa possibile grazie all’appoggio istituzionale, in particolare del sindaco di Castellammare, avvocato Nicola Cuomo, che ha subito aderito a questa iniziativa del regista Luca Nasuto.
Il Festival nasce con la convinzione che la creatività, l’arte e la cultura possano diventare le armi contro le logiche perverse della camorra, della droga e della violenza. A tal proposito si è cercato di legare il Festival ad un progetto più ambizioso come la realizzazione di laboratori teatrali per i giovani del territorio, prima risorsa per lo sviluppo sociale, economico e territoriale della città. Fondamentale è la collaborazione con la presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti”, Adriana Musella, insignita del titolo di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, che illustrerà i contenuti di un progetto per i minori a rischio il cui referente nazionale e territoriale sarà proprio Luca Nasuto. “L’educazione alla cultura – spiega il direttore artistico – deve diventare uno strumento di crescita territoriale e di forte impatto sociale. Bisogna abbattere le barriere, mostrando ai giovani che esiste un’alternativa.”
Nel cartellone dello “Stabile Teatro Festival” grandi nome della scena Pietra Montecorvino, da Nunzia Schiano a Lalla Esposito, e poi ancora Anna Spagnuolo, Fiorenza Calogero, Federica Aiello. Forte la presenza dei giovani come Cinzia Cordella, Gianluca Masone, Ilaria Paggio, la Cooperativa di Teatro CAT.
Sarà dato anche spazio alla nuova drammaturgia napoletana con Vittorio Adinolfi e Gianluca Masone.
E poi per il Teatro di Figura ci sarà il gradito ritorno a Castellammare di Stabia, di un burattinaio stabiese che porta con i suoi burattini l’antica tradizione di Pulcinella in tutto il mondo, Gaspare Nasuto.
Inoltre, ci sarà anche una sezione letteraria curata dall’associazione culturale “Achille Basile le ali della lettura” diretta dalla prof.ssa Maria Carmen Matarazzo.
L’obiettivo – afferma Luca Nasuto – è quello di creare un evento speciale attraverso il quale si possa respirare la vera cultura della città.
EVENTI IN PROGRAMMA
4 OTTOBRE 2013
Le 12 messe
di Luca Nasuto
conCinzia Cordella
regiadi Luca Nasuto
Ingresso 5 euro
Le 12 messe, è il racconto della vita di Arlena, una donna napoletana trasferitasi a Verona ormai da molti anni. Ma in seguito all’ordinazione sacerdotale del fratello Elvio è costretta, invitata da lui, a prendere parte alla cerimonia dei voti, che si tiene proprio nella città di Napoli. Arlena, giunge nella sua città, ma, essendo in urto con le sorelle a causa del suo trasferimento, è ospitata dall’anziana signorina Catini. In casa della donna, la giornata che precede l’ordinazione sacerdotale scorre veloce tra un regalo da prendere ad Elvio e il racconto della sua famiglia all’anziana donna. Tutto è sereno fino a quando il fratello entra in crisi vocazionale e la celebrazione viene rimandata. Da questo momento inizia il viaggio nella Fede e nel mondo degli ex voto. Infatti Celeste, una delle sorelle di Arlena con ritardo psicomotorio, predice il difficile sacerdozio del fratello, per cui dodici messe dovevano essere celebrate dai familiari per portare di nuovo Elvio alla luce e per farlo diventare prete. Dunque Arlena, contro la sua volontà, si trova a dover restare a Napoli, ma, non volendo tornare a casa con le sorelle, resterà ancora ospite della signorina Catini. Iniziano le dodici messe, Arlena troverà ancora modo d’imporre la sua giurisdizione, fin quando l’anziana donna che la ospita non la riporterà per effetto di una bambola gonfiabile nel mondo e nel corpo di una donna che da anni aveva occultato, seppellito, nel regno di una ninfomane.
5 OTTOBRE 2013
Concerto blu
omaggio a Domenico Modugno
conLalla Esposito
al piano conil Maestro A. Ottaviano
Ingresso 10 euro
Lo spettacolo sarà un viaggio fra la poetica e la musica innovativa del grande Domenico Modugno, l’artista a tutto tondo che ha cambiato la musica italiana. Modugno personaggio solare, tempestoso, irruento diede prova di eccellente capacità artistiche anche a teatro, fino alla malattia che lo penalizzò nella fisicità. Come tutti i personaggi famosi così propulsivi aveva dentro una nota malinconica che forse era anche la molla della sua grande capacità artistica e della sua esuberanza. Lo spettacolo alternerà musica teatro canzoni a pagine del suo diario. Dalla nascita nella bellissima ma provinciale e stretta Polignano a Mare dove nacque, il suo sogno, il suo “Volare” lo portò, anzi lo proiettò su palcoscenici di importanza nazionale ed internazionale fino negli Stati Uniti. La sua parabola ebbe la nota dolente con le sue disavventure in Fininvest che anticipò di poco l’eclissi della sua salute che in modo improvviso lo portò via, senza mai togliergli fino alla fine la capacità di avere un sogno libero e immenso.
6 OTTOBRE 2013
Compagnia de li Cunti e Libera scena ensemble
Sentimenti all’asta
conNunzia Schiano
e l’artistaSissi Farina
regia di Niko Mucci
Ingresso 10 euro
Lo spettacolo prende spunto da tematiche e personaggi del teatro inglese contemporaneo, per elaborare in circa un’ora di spettacolo, una riflessione su “possibili” storie femminili di madri e mogli abbandonate, che definire “a solo “ potrebbe esser riduttivo, in quanto la scrittura fruga nell’identità multipla della voce portante, ovvero nell’animo di una protagonista che si sdoppia orientando le battute verso zone oscure di se, dialogando con interlocutori di comodo (un lui assente, una sedia…etc.) che sembrano assomigliare ad un IO-diviso. La regia mira a sottolineare attraverso la prova d’attrice, il coraggio, la forza intuitiva, l’impensabile immaginazione delle donne. Viene anche scelta la via della commistione fra espressioni artistiche (la scena è in parte creata in tempo reale dalla estemporanea creatività di un ‘artista visiva, e proiettata sull’azione) sempre a guida femminile: alla ricerca di nuovi linguaggi espressivi nei teatri possibili. La trama illustra un percorso terapeutico, un viaggio nella notte dei diversivi, dopo aver incassato l’abbandono del partner, e culmina nella vendita all’asta dei ricordi, oggetti d’affezione e Merce ormai pregressa da cui ci si deve staccare per razionalizzare la fine di un rapporto.
11 OTTOBRE 2013
Malamusik
Concerto
di Pietra Montecorvino
Ingresso 10 euro
Lo spettacolo nasce dall’idea e dall’esigenza di Pietra Montecorvino di mettere in scena un percorso musicale che attraversa Napoli, da interpretare in maniera folle e originale. Una virtuale continuazione del bellissimo itinerario fatto con il film Passione di John Turturro che la vedeva tra i protagonisti di spicco. In scena una minimale scenografia intimista, un tavolino, una sedia e uno specchio accompagneranno l’artista in un viaggio attraverso la canzone napoletana classica, moderna, etnica: episodi di musica neomelodica scritta dai figli dei poeti di contrabbando. La musica sarà interrotta sporadicamente da brevi letture di pensieri scritti dalla stessa Pietra e suggestive immagini proiettate dietro di lei a dare forza enfatica alla musica e alle parole.
Pietra Montecorvino esordisce al cinema, prima come protagonista accanto a Renzo Arbore e Roberto Benigni nel film F.F.S.S., nel quale interpreta la famosa canzone Sud, inno dello spirito e del carattere meridionale (1983), poi, due anni dopo, nella pellicola La ciorta di Feliciello e di Mario Franco. Successivamente, dopo tante collaborazioni con importanti artisti della scena teatrale e musicale napoletana, arriva nel 2009 al lancio di Italiana, un volo musicale nel repertorio dei maggiori cantautori del recente passato. Con la sua partecipazione al film Passione di John Turturro riceve i premi del festival del Cinema di Salerno e di Capri-Hollywood. Altro riconoscimento, nello scorso mese di dicembre, il Premio Carosone alla carriera.
12 OTTOBRE 2013
Giovanna d’Arco
Spettacolo itinerante
diGianluca Masone e Ilaria Paggio
conG. Masone, I. Paggio, S. Fusco, A. De Vito
Ingresso 10 euro
Giovanna D’Arco è un personaggio di grande provocazione scenica, appare sospesa tra la concretezza del tempo storico e le ragioni altre, ma anche partigiane di un misterioso progetto/guida indicato dalle mistiche (o mistificanti?) voci.
Gli spettatori assisteranno ai momenti più drammatici della vita di Giovanna D’Arco, la Pulzella D’Orleans, che nel 1430 si battè contro gli inglesi ispirata dalla voce di Dio e poi accusata di eresia e stregoneria.
Giovanna è scissa tra la volontà di Dio e la paura di essere bruciata viva, ma si rivela una donna forte che risponde a tutte le domande degli inquisitori, finchè, ormai stanca, si convince a firmare l’abiura confessandosi bestemmiatrice eretica e consegnandosi al carnefice.
La costruzione scenica, itinerante, si avvale solo di elementi di scenotecnica si verticizza sul luogo del martirio, torre emblematica di una presenza/assenza che rimane riferimento costante della rappresentazione, perché sempre indicata dai movimenti degli attori che ad essa si rapportano con posizioni circolari di alternati ritmi.
18 OTTOBRE 2013
Fiorenza canta Viviani
Concerto
conFiorenza Calogero, Marcello Vitale e C. Terracciano
ingresso 10 euro
“…Cantava una lunga nenia, fatta tutta di note strascicate, lamentose, tremolanti; straziate e disperate più del suo viso, più del suo corpo che sembrava sfuggire dalla miseria dei suoi vestiti, come un’anima dall’inferno della terra”. Questa terra è Napoli, una città che voglio raccontare, avendone ripercorso la storia segreta, attraverso i suoi maggiori canti. Finalmente dopo un lungo percorso di musica e teatro, sono fatalmente approdata all’interpretazione dei canti di Raffaele Viviani, commediografo, poeta, compositore, nato nella mia stessa città. Ho pensato che “Stabia Teatro Festival” fosse la circostanza ideale per presentare in anteprima nazionale un concerto interamente dedicato al mio illustre concittadino.
20 OTTOBRE 2013
La Musica dei ciechi
di R. Viviani
con laCompagnia di Teatro C.A.T.
regia diSergio Celoro
Ingresso 10 euro
Questo testo teatrale fu rappresentato da Viviani per la prima volta a Roma nel 1928, con due opere di Salvatore Di Giacomo, Assunta Spina e ‘O vuto, ottenendo un grande successo. In questa edizione del ’28 accanto a Raffaele Viviani (Ferdinando) recitavano la sorella Luisella e gli altri attori della Compagnia Viviani: Pisano, Gigliati, Ragucci, Flocco. La musica dei ciechi è un vero capolavoro, rappresenta sicuramente una fase drammaturgica di grande maturazione e di piena creatività. Questo atto unico è un esempio di compiutezza e di equilibrio delle parti, dove sono mescolati, con grande armonia, forma e contenuto, prosa e musica, momenti di forte drammaticità e di pacato dolore a momenti di ironia sofferta e di chiara comicità. Questo contrasto rappresenta appunto l’originalità e l’ineffabilità del teatro di Viviani. Domina in questo atto unico uno dei temi che ricorre spesso nel teatro di Raffale Viviani: l’emarginazione. Infatti, da questa commedia emerge, in maniera evidente, una condizione di vita diversa, decisamente drammatica, in cui miseria ed emarginazione coincidono: i protagonisti vivono in uno stato di totale emarginazione e povertà. La commedia è ambientata in un angolo del borgo Marinari, nel rione di Santa Lucia, dove sono raccolti e si esibiscono i suonatori ciechi, un’orchestrina girovaga e mendicante che alterna a celebri canzoni napoletane, teneri valzer di operetta. I suonatori sono: Ferdinando, il contrabbassista; Don Antonio, il mandolinista; Don Lorenzo, il clarinista; Don Vincenzino, il violinista e Gennarino, il chitarrista. Questo concertino è accompagnato da Don Alfonso, cieco anche lui di un occhio, che va questuando l’obolo ai radi passanti. Il contrabbassista Don Ferdinando ha una moglie, Nannina, incontrata e sposata per caso.
25 OTTOBRE 2013
Stella di mare
Il nuovo della canzone d’autore napoletana
conAnna Spagnuolo
progetto diPino Finizio
arrangiamenti musicali diS. Torregrossa
Ingresso 10 euro
Stella di mare, è un concerto dedicato alle nuove “anime” che hanno in quest’ultimi anni scritto canzoni in dialetto napoletano; non solo autori “napoletani” ormai divenuti “la nuova tradizione napoletana”, (Pino Daniele, Enzo Gragnaniello, James Senese, Enzo Avitabile e altri); ma anche autori “non” napoletani, che comunque si sono cimentati (anche se una sola volta), a scrivere, canzoni non necessariamente rivolte a Napoli, ma più semplicemente dedicate al suo “linguaggio” che pur nelle sue implicite difficoltà, viene utilizzato sempre in modo del tutto naturale. Nomi quali Fabio Concato, Gianmaria Testa, Paolo Conte ed altri, si accomunano agli autori napoletani doc e sembra non esserci alcuna differenza tra loro se non la personale capacità di “produrre” differenti atmosfere ed emozioni. Ai brani del concerto, sono intervallati brevi testi tratti dalle commedie di Annibale Ruccello, il giovane drammaturgo di Castellammare di Stabia prematuramente scomparso qualche anno fa.
Anna Spagnuolo, timbro “naturale”, vocalità popolare, forte senso teatrale, interprete sensibile e raffinata di quella parte della tradizione napoletana, legata al teatro musicale di Viviani e De Simone, e oggi impegnata ad una personale ricerca per tutto ciò che rappresenta il “nuovo” nel panorama della canzone napoletana.
27 OTTOBRE 2013
La solitudine si deve fuggire
di M. Santanelli
con Federica Aiello
regia di Fabio Cocifoglia
Ingresso 10 euro
Qual è la motivazione che induce Eufemia di Frattocchie, matura professoressa di Storia dell’Arte, ad una pubblica confessione, un non richiesto ‘auto da fè?’ La spiegazione ha un suo movente ‘preciso’, che ‘preciseremo’ a breve.
Intanto, ci preme ricordare che gli atti di ‘visigotismo’, ossia gli infierimenti sulle opere d’arte, il più delle volte sono compulsivi, dettati da una patologica insofferenza per la bellezza, quali che siano le forme da questa assunte. Colto da una vertigine iconoclasta, il ‘visigoto’ non resiste alla tentacolare tentazione di sfigurare l’opera, distruttore in competizione con il creatore, spinto da una parossistica visione dell’antinomia bello-brutto, in obbedienza della quale il bello deve pagare una sorta di ‘pizzo’ al brutto.
Ma, di converso, l’affronto al capo d’opera può essere del tutto casuale (quando, per assurdo, non è voluto dall’opera stessa, che sembra dire ‘sfregiami’). E’ questo il caso della professoressa Eufemia che, in visita ad un capolavoro della scultura etrusca, l’Apollo di Frattocchie, in un momento di estatica contemplazione si ritrova nella mano un pezzo niente affatto secondario del mirabile reperto archeologico.
E che lei, l’onorata insegnante, si voglia confessare non dipende soltanto da quell’inconveniente, per il quale non ha da imputarsi nessuna colpa, ma piuttosto dall’ospitalità che a quel frammento va ad offrire per il resto dei suoi giorni di irriducibile zitella.
Se poi il suo cognome corrisponde a quello dell’Apollo, la coincidenza non è casuale, ma proviene dallo sviluppo della vicenda messa in scena, sviluppo che in questa sede lasciamo sospeso. Ne consegue che il curioso di turno non potrà soddisfare la sua curiosità se non assistendo allo spettacolo.
Manlio Santanelli
20- 27 ottobre 2013
L’antica tradizione di Pulcinella
Spettacolo di burattini
di Gaspare Nasuto
Ingresso 5 euro
Gaspare Nasuto, burattinaio, scultore, registae formatore teatrale da oltre vent’anni gira il mondo con i suoi spettacoli e seminari sulla tradizione dei burattini napoletani, partendo da Castellammare di Stabia per ricevere premi e riconoscimenti nei festival di teatro mondiali. Le Guarattelle napoletane sono un antico tipo di burattini a guanto nati a Napoli nel 1500 circa. La particolarità dello spettacolo è la voce di Pulcinella che si ottiene grazie alla “pivetta”, uno strumento che il burattinaio tiene in fondo al palato durante le rappresentazioni. A ciò si unisce un’esclusiva e sorprendente tecnica di movimento dei burattini e una potenza recitativa che rendono gli spettacoli performance teatrali incredibilmente moderne.
26 OTTOBRE 2013
ORE 21
Laudario Marino
Serata con il Maestro Roberto De Simone
13-20-27 OTTOBRE 2013
Visita teatralizzata alla Reggia
Decamerone
con A.Cioffi, M. Cozzolino, A.R. D’Auria, E. Futia, C. Gragnaniello, V, Marotta, G. Masone, M. Cannavacciuolo, M. Pesacane, M. Serra
Musiche di M.Cozzolino
regia di V. Adinolfi
ingresso 10 euro