DOMNICA CON SCHETTINO UNA RELAZIONE, AMANTE PAROLA GROSSA. MA IL COMANDANTE SMENTISCE

5 novembre 2013 | 17:55
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DOMNICA CON SCHETTINO UNA RELAZIONE, AMANTE PAROLA GROSSA. MA IL COMANDANTE SMENTISCE

“La storia, se così la vogliamo chiamare, è durata un paio di settimane. Amante mi sembra una parola grossa”. Così dice Domnica Cemortan, la hostess moldava della Costa Concordia, al settimanale Oggi, in un’intervista che sarà pubblicata nel numero in edicola da mercoledì e della quale è stata diffusa un’anticipazione. Ma arriva la smentita da parte del Comandante di Meta di Sorrento Francesco Schettino sul programma L’Arena di Rai Uno “Non è vero”. Domnica dice la sua  come è nata la sua relazione col comandante Francesco Schettino: “Mi sono imbarcata su Concordia il 9 dicembre 2012 e sono scesa il 28. La hostess dei passeggeri russi, che io avrei sostituito, durante un galà mi ha presentato a tutto il personale di bordo. Compreso Schettino. La storia quando è cominciata? Non ho segnato la data, ma era la mia seconda settimana a bordo”. “Quando a bordo è presente un certo numero di passeggeri, tutti della stessa nazionalità, il comandante li riunisce in una sala della nave e li accoglie con un messaggio di benvenuto. I russi erano parecchi. Ce n’erano almeno un centinaio ogni crociera. Schettino non parlava il russo – racconta Domnica – ed ero io a preparargli il testo da leggere in pubblico”. L’intimità si sarebbe creata proprio in occasione della preparazione del testo che, aggiunge Domnica Cemortan, “va trascritto dall’alfabeto cirillico a quello latino tenendo conto della fonetica… A guidarlo nella lettura ci deve essere una persona di madre lingua. Che per il russo ero io… Eravamo nello studio, annesso alla cabina del comandante”. Gli incontri quando avvenivano? “Il mio lavoro cominciava il mattino all’alba e finiva a notte fonda. Non sono in tanti a circolare per la nave in quegli orari. Quasi tutti dormono. E si può osare qualcosa di più”, dice Domnica che spiega: “Ho nascosto la relazione con Schettino per proteggere me, la mia vita privata e anche quella del comandante”. Alla domanda se sia stato il comandante a chiederle riservatezza, la Cermotan risponde: “Schettino da quella notte non l’ho più visto né sentito. Credo avesse altro a cui pensare. E mai, dico mai, si è fatto vivo per chiedere una cosa del genere”. Ora riuscire a capire la verità in questo bailamme è difficile, certo che la Cermotan rivelando una presunta relazione con Schettino ha tutto da guadagnarci in visibilità