Praiano . Pasquale Scala, un artista innamorato del proprio mestiere: Liutaio.
Praiano, Costiera amalfitana “La lavorazione del legno per me non ha segreti, ho cominciato sin da bambino a modellarlo sotto la guida di mio padre, un esperto ebanista”.
Comincia così il mio incontro con uomo che da circa quaranta anni conferisce un’anima ai tanti strumenti musicali realizzati finora.
“Ho sempre dedicato tanto tempo”, mi dice Pasquale, “alla ricerca costante dei materiali, come le vernici e le colle, delle tecniche di realizzazione degli strumenti, allo studio della stagionatura dei legni, tutti elementi essenziali, che hanno contraddistinto questo nobile mestiere”.
Per esempio, nella realizzazione della chitarra battente con cassa bombata, che ha origini tra il 600 e il 700 e che trova la sua massima applicazione nella cultura dei canti popolari, in special modo nel Cilento, nella zona del Gargano, nonché in Calabria, si utilizza per l’80% legno di noce per la cassa e legno di abete per la tavola armonica.
La stessa cura dei materiali e dei dettagli viene dedicata alla creazione di chitarre classiche e mandolini. Le ore di meticoloso lavoro semplicemente non si contano.
Una cura particolare il Maestro l’ha riservata alla fabbricazione di strumenti medievali, i cui disegni e caratteristiche sono stati recuperati da vecchie iconografie, come la Ribeca, uno strumento ad arco, ricavato da un blocco unico di pero o ciliegio, o come la Sinfonia, uno strumento del 1200.
Entrare nell’atelier di Pasquale da emozione, l’odore del legno, delle colle, la cura maniacale con la quale il Maestro da vita a quelli, che a prima vista appaiono ai non addetti ai lavori dei semplici pezzi di legno, è un’esperienza impagabile, gli intarsi, poi, rappresentano la firma dell’autore.
Pasquale Scala è un artista a tutto tondo, la sua fama travalica i confini nazionali, sue opere sono esposte a Urbino e in Germania, le richieste arrivano oltre che dall’Italia, da tanti altri Paesi.
Ad una mia specifica domanda sulla possibilità di tramandare questo nobile mestiere, Pasquale mi rassicura che la tradizione familiare continuerà, difatti, suo figlio Leonardo lo collabora da oltre dieci anni, e a detta di tutti gli esperti, non solo ha assimilato le varie tecniche di realizzazione, ma ne sperimenta continuamente delle nuove, come intarsi, rosette ed altro.
Prima di accomiatarmi, ringrazio affettuosamente Pasquale per la bellissima esperienza vissuta in sua compagnia in un piacevole pomeriggio di novembre, nonché la moglie per la squisita ospitalità.
Felice Casalino