PROVA DI FORZA DELLA JUVE, SUPERATO IL PARMA PER 1-0 DECIDE POGBA
Una colpo dei suoi, il marchio di fabbrica di Fabio Quagliarella, appena entrato in campo, ha deciso il match: un tiro dal nulla, da posizione siderale, il tempo che si ferma insieme a Mirante e la palla che sbatte sulla traversa, con Pogba intelligente a seguire l’azione e ribadire in rete per una vittoria sofferta, arrivata dopo aver rischiato di cadere due volte. Ma al fischio finale tre sono anche le partite consecutive della Juve senza prendere gol, un altro mattone fondamentale sul quale si basa una squadra da titolo. 100 panchine in A per Conte che inserisce Ogbonna in difesa per Bonucci e cambia gli esterni: dentro Padoin e Asamoah, che raggiunge le 150 presenze in A. Davanti il grande ex Giovinco a fare coppia con Tevez. Parma con la freccia Biabiany, e il tandem Cassano-Amauri. Pronti-via e Ogbonna rischia l’autorete con un terrificante passaggio sulla linea a Buffon: i due si guardano straniti. I primi minuti di gara fanno infuriare Conte che subito effettua un aggiustamento tattico, Pogba non gira bene basso e allora Vidal a gestire la squadra per dare ordine e provare a trovare qualche spazio. Provare, perché il Parma non regala alcuno spiraglio anche perché né Asamoah né Padoin puntano mai l’uomo, e se il ghanese è giustificato perché la priorità è disinnescare Biabiany, non così sull’altra parte dove l’ex Atalanta non solo non crea pericoli ma lascia anche il campo libero all’11’ a Gobbi di chiudere una splendida azione di prima Cassano-Amauri-Parolo: il sinistro in diagonale dell’esterno sfila davanti a tutta la porta con Chiellini che lascia scorrere per non rischiare l’autogol. La risposta bianconera al quarto d’ora in una palla recuperata in pressing offensivo e in un doppio triangolo Giovinco-Tevez, concluso dall’Apache con un sinistro da pochi metri potente ma centrale, addosso a Mirante. Primi affondi. E saranno anche gli unici fino all’intervallo, la mezz’ora successiva produce solo un tentativo dalla lunga distanza di Vidal (e uno di Pogba sballato) e un paio di corner del Parma, oltre ai gialli per Mendes e Marchisio. Nello specifico: bene le difese, davanti Giovinco viene controllato da Lucarelli e Cassano viene disinnescato da Barzagli, per Amauri solo lavoro sporco mentre Tevez fa più la differenza. Ma alla Juve mancano gli inserimenti dei centrocampisti, per non parlare della corsia destra dove Padoin continua a sbagliare tutto lo sbagliabile. Giovinco e Amauri protagonisti nei primi 10′ della ripresa: l’attaccante della Juve si guadagna e manda sulla barriera una punizione dal limite e poi conclude di destro addosso a Mirante su assist di Tevez. Nella ripartenza successiva altra grandissima occasione per i padroni di casa: Biabiany mette la freccia, si beve Chiellini e mette al centro per il centravanti che va incontro al pallone, Buffon esce a vuoto e il tacco dell’attaccante scorre davanti a tutta la porta senza entrare. Ultima mezz’ora, Conte mette Pirlo per Marchisio. Cambia anche Donadoni: fuori Mendes, ammonito, dentro Felipe. L’ingresso del cervello bianconero aumenta la pressione attorno al Parma, è Tevez ad avere l’occasione buona sul destro ma invece di incrociare l’Apache spara sul primo palo l’assist di Padoin e trova Mirante già steso a ribattere. I minuti passano, Conte prova il tutto per tutto: Llorente e il rientrante Quagliarella rilevano Giovinco e Tevez. Sarà la mossa vincente. È il 31′ e alla prima palla toccata l’attaccante di Castellammare di Stabia si inventa una conclusione da 35 metri a spiovere che batte Mirante ma non la traversa, palla che resta in area e il più veloce ad avventarsi è Pogba che di destro non lascia scampo al portiere avversario. Dopo aver tremato, la Juve passa e riabbraccia l’uomo dai gol impossibili: l’invenzione del numero 27 bianconero è quella giocata che può cambiare le sorti di una partita blindata. Donadoni cerca di spostare l’inerzia dell’ultimo quarto d’ora: Sansone per Gargano, Parma a tre punte e Juve che chiude a cinque dietro. Qualche affanno su iniziative di Cassano e Gobbi e un’uscita lentissima di Buffon su Amauri che diventa una scivolata comunque provvidenziale: la retroguardia bianconera tiene contro gli assalti avversari ed esce da Parma con tre punti pesantissimi. Punti che riportano la Roma di nuovo a -2 e che lanciano al meglio verso la grande sfida col Real.