A Cava de´ Tirreni al Marte bagno di folla per la serata conclusiva del Festival dell´Artigianato 2013
Alla Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni dinanzi a una folta platea si è concluso domenica 1° dicembre, il Festival dell’Artigianato, III edizione, che ha visto durante il 2013 diversi momenti di valorizzazione delle botteghe cavesi e del territorio Salernitano.
Il Festival, infatti, dopo la chiusura del Bando per partecipare ai 12 focus group ha visto un mese di ottobre in cui gli artigiani hanno aperto le porte lasciando che i corsisti curiosassero, toccassero e realizzassero prodotti sotto la loro abile guida, per valorizzare ancor più i prodotti che rappresentano il made in Italy, quello desiderato ed ambito in tutto il mondo.
Ad aprire la bottega gli acconciatori Tony Sorrentino, Tonino Fontanella, Pina Cirillo e Carmine Coppola, le estetiste Maria Santoriello e Mariaelisa Oliva, la designer di gioielli Adalgisa De Angelis, il ceramista Lucio Ronca, il pasticciere Pierpaolo Vietri, il pellettiere Salvatore Sorrentino, il fotografo Giuseppe Corsini, la merlettaia Nunzia Sica, il restauratore Ferdinando Parlato, la sarta Rosa Ferrara, il cuoco Michele Esposito, il pellicciaio Elpidio Loffredo ed il calzolaio Catello Landi.
“L’artigianato è sempre stato un aspetto importante dell’economia italiana,- ha affermato Tony Sorrentino, il presidente CNA Cava, co-founder della manifestazione – il modo più immediato per farlo conoscere ed apprezzare è vedere un artigiano che lavora, vedere le mani sapienti che si muovono creando un oggetto unico, è capire che dietro ogni movimento c’è cultura, formazione, approfondimento e voglia di mettersi in gioco. Un messaggio che cerchiamo di trasmettere soprattutto alle nuove generazioni, in ogni azione messa a punto nel Festival dell’Artigianato” Festival dell’artigianato, dunque, è anche cultura, benessere, riscoperta delle tradizioni e, dicotomicamente, tendenza all’innovazione. Dunque se la mission resta quello di avvicinare sempre di più i giovani al lavoro di maestro artigiano, forte come negli anni passati è stato il radicamento alle tradizioni, fra cui spicca il lavoro fatto in collaborazione con la manifestazione storica di Florinella, ma anche il legame che si sta stabilendo con la scuola e con le istituzioni, fra cui quest’anno il liceo artistico Sabatini Menna e la Nuova scuola medica salernitana.
Durante la serata finale, infatti, insieme alle autorità in rappresentanza degli enti che hanno creduto nella manifestazione, il sindaco di Cava, Marco Galdi, il presidente della Camera di Commercio, Guido Arzano ed il presidente provinciale della CNA Salerno, Sergio Casola, sono stati presenti anche la preside del liceo Ester Andreola e il dottor Pio Vicinanza della Nuova Scuola Medica Salernitana, per presentare le molteplici sfaccettature che possiede l’artigianato, in particolare quello artistico e quello legato all’alimentazione.
Una serata, dunque che ha visto l’artigianato protagonista in tutti i momenti, dal video di proiezione delle attività svolte in bottega, ai momenti relativi al sociale alla terapia della salute mentale ed ai benefici legati alle attività laboratoriali, al momento di discussione fino alla mostra fotografica che si è inaugurata la sera stessa e sarà visitabile fino al 5 dicembre, dove i sei fotografi in esposizione, Domenico Aliberti, Giuseppe Corsini, Antonio Di Martino, Enzo Figliolia, Anna Pianura e Raffaele Tedesco, hanno messo a disposizione le loro opere per una vendita di beneficenza nei confronti dei ragazzi dell’associazione La Fenice e di quelli che frequentano i laboratori della UOSM, Unità operativa della Salute Mentale di Cava.
Già durante la serata sono state consegnate 205€ a ciascuna realtà, derivanti dalla vendita di due foto da parte di un banditore d’asta di eccellenza, il giornalista Gabriele Bojano. Ad aver aperto l’asta il sindaco Marco Galdi, che ha acquistato la prima opera, rompendo il ghiaccio di una vendita che proseguirà, chiusa la mostra, su Internet tramite il sito www.festivaldellartigianato.com e sulla pagina Facebook, per tutto il periodo di Natale.
Un modo per comperare un regalo prezioso e pensare contemporaneamente alle nostre realtà che per la crisi economica non hanno più tanti fondi per poter svolgere serenamente le proprie attività di reinserimento e di cura.
Magrina Di Mauro