BEFFA PER LA JUVENTUS, IL GALATASARAY VINCE 1-0 SU UN TERRENO IMPRATICABILE. ADDIO CHAMPIONS!.LE PAGELLE
Finisce 1-0 per il Galatasaray la sfida della Turk Arena e la squadra di Mancini passa agli ottavi di finale. Una partita stregata per i bianconeri che vengono beffati da Sneijder abile a trovare il diagonale giusto che punisce Buffon a 5 minuti dalla fine. Disperazione incredibile per la squadra di Conte che nonostante il campo infame era riuscita a tenere con le unghie e con i denti (ma anche con grande personalità) lo 0-0 che valeva la qualificazione. Tanti rimpianti, pensando al pareggio con il Copenaghen e soprattutto il meteo inclemente che ancora una volta ci si è messo di mezzo impedendo alla Juve di portare avanti il suo sogno Champions. In avvio le squadre si presentano con le stesse formazioni della sera precedente quando Proenca aveva fermato il gioco. L’arbitro portoghese scodella il pallone nella metà campo turca dando nuovamente avvio alle ostilità. La Juve riparte subito bene prendendo il possesso del gioco nonostante le pessime condizioni del campo.
E la prima azione pericolosa è proprio dei bianconeri che con Lichsteiner al 35′, servito perfettamente da Tevez, va vicino al vantaggio. La difesa del Galatasaray si salva in calcio d’angolo. Al 41′ nuova occasione colossale per Tevez: l’argentino si libera benissimo del suo marcatore su assist perfetto di Llorente, entra in area di rigore, ma al momento del tiro scivola spedendo sul fondo. Proenca però dice che il gioco era già fermo per un fallo di mano di Llorente in occasione dello stop prima del passaggio filtrante per l’argentino. Dopo un solo minuto di recupero l’arbitro manda tutti sotto la doccia. Conte però non si arrende e dopo il fischio finale si reca dal porotoghese Proenca protestando: «Questo non è calcio». Il tecnico della Juve chiede la sospensione del match e nello stesso momento arrivano anche Drogba e Yilmaz. L’arbitro rimanda poi tutti negli spogliatoi ma Conte prende sottobraccio l’ivoriano cercando di convincerlo a perorare la causa con l’arbitro che resta irremovibile. Alla ripresa delle operazioni è sempre la Juve ad impostare la manovra. Al 49′ ci prova Pogba dalla distanza ma il tiro è centrale e bloccato in due tempi da Muslera. Al 54′ arriva la risposta del Galatasaray. Barzagli, forse disturbato dagli attaccanti turchi, sbaglia un rinvio. Dalle retrovie arriva di corsa Sneijder che prova a sorprendere Buffon dai 25 metri ma la palla termina sul fondo. Al 58′ occasione colossale per il Galatasaray. Pogba sbaglia un disimpegno a centrocampo per l’infido terreno di gioco, Drogba viene servito perfettamente da Sneijder, l’ivoriano si porta al centro della lunetta e spara di destro a botta sicura ma Buffon si supera e respinge da fenomeno! AL 60′ ci prova Yilmaz su punizione ma il suo sinistro a giro finisce alta sopra la traversa. Al 62′ Galatasaray ancora pericoloso: ci pensa Eboue a provare la conclusione dai 25 metri ma la sfera va alta sul fondo. Conte si sbraccia e sbraita dalla panchina «Ci stiamo abbassando troppo» urla ma resta impresa impossibile fare gioco, caratteristica tipa della Juve di questi tempi, su un campo infame. Dall’altra parte invece Mancini applaude i suoi, soprattutto Drogba per la grande carica che mette sul campo in ogni singola azione. La Juve però non molla di un centimetro, si appoggia su Tevez che cerca di tenere su la squadra con la sua fisicità. Al 74′ corner per i bianconeri e girata al volo di Bonucci ma la palla termina sul fondo. La Juve continua però a guadagnare metri, a tenere alta la sua difesa mettendo in evidenza una grande personalità e un carattere da grande squadra. Il Galatasaray resta schiacciato e al 79′ la Juve costruisce una grande palla gol: Tevez viene servito in profondità da Vidal, il cileno appoggia al volo per Marchisio che prova la conclusione al volo ma Muslera è attento e blocca. L’impresa sembra in dirittua d’arrivo ma all’86’ arriva, inclemente, la beffa micidiale. Lancio dalle retrovie per Drogba che di testa fa una sponda perfetta per Sneijder che in area di rigore non sbaglia incrociando perfettamente sul secondo palo. Uno a zero per il Galatasaray e pubblico in visibilio sugli spalti. Conte prova il tutto per tutto: fuori Marchisio, dentro Quagliarella per gli ultimi quattro minuti di passione. All’88’ Tevez prova il jolly su punizione ma il tiro finisce sulla barriera vanificando la chance per i bianconeri. Al 90′ altro cambio per Conte che leva Bonucci ed inserisce Giovinco nel tentativo di risolvere la questione. Ma non c’è più tempo. Proenca fischia la fine e la Juve dice addio alla Champions.
Le pagelle
Buffon 6,5 – Maglia a maniche corte e via: il freddo non gli fa paura. Gli attacchi di Drogba e soci li fronteggia, respinge da campione un’insidia dell’ivoriano. Ma si arrende dinanzi al pallone (quasi) impossibile di Sneijder.
Barzagli 6 – Sta al suo posto, con la dedizione e la cattiveria giuste. Le minacce della squadra di Mancini arrivano, preferibilmente, dalla sua zona con Drogba e l’appoggio di Sneijder e talvolta di Melo: c’è da lavorare duro.
Bonucci 5 – L’idea di una indecisione, sul finire del (breve) primo tempo. Momenti di apprensione nella prima parte della ripresa. E l’indecisione fatale, a cinque minuti dalla qualificazione, su Sneijder.
Chiellini 5,5 – Siamo alla prova di maturità e di un terreno-pantano sul quale esaltare le doti fisico-atletiche. Drogba più di Yilmaz lo fa soffrire nei rari testa a testa. E Sneijder lo ipnotizza, su quell’1-0 che è la condanna.
Lichsteiner 5,5 – Prova a mettere in ordine i conti della corsia di destra, spronando tutto il gruppo. Poi quando la squadra di Mancini accelera, soprattutto sulla linea di sinistra, è costretto ad arrancare.
Vidal 6 – Succede che si defili dalla zona-gol, che così abilmente frequenta in campionato; succede che si veda costretto a lavorare attorno a Sneijder e Melo, lui in coppia con Pogba: non gli si può chiedere la luna.
Pogba 5,5 – Gara di sofferenza, non di pregio stilistico. Partita nella quale far valere, lui così giovane, la stoffa del combattente. Ed è una prova un po’ così.
Marchisio 6 – C’è sempre, quando serve e dove serve. Avrebbe anche l’occasione per far secco il Galatasaray, a un quarto d’ora dalla fine. Muslera blocca.
Asamoah 5,5 – Non scappa dallo spazio di competenza, le direttive di Conte sono molto severe. Si aggiunge spesso alla linea di difesa, ma non sempre nelle dovute maniere.
Tevez 6 – Mezz’ora di lavoro al largo dell’area avversaria, con una conclusione ravvicinata e imprecisa. Negli ultimi venti minuti tenta di fare sfoggio della sua cattiveria-abilità nell’aprire varchi nella difesa turca.
Llorente 5,5 – Grande volontà, ma il terreno perfido e un mezzogiorno-no gli tolgono lo spazio per emergere.
Muslera 6 – Ordinaria amministrazione per un’ora, poi Marchisio e Tevez provocano qualche tensione. Lui c’è.
Felipe Melo 6,5 – La voglia dell’ex, quella che conta. Il difficile però è di farla emergere, in questa battaglia che vale tutto, dentro o fuori la Champions. Dalla difesa in poi, a tutto campo: come si deve in certe occasioni.
Sneijder 8 – Lo scatto breve, quella scossa che sa dare al suo gioco, alla partita, alla zona-gol: è il suo modo di fare calcio e per il quale fino a due anni fa recitava da protagonista assoluto. Ed è tornato quello che era, all’Inter del Triplete: un formidabile trascinatore.
Yilmaz5 – Un po’ la delusione di questo Gala, da lui ci si attendono fuochi e invece sono sparse fiammelle. Nella quasi indifferenza.
Drogba 6,5 – E’ sempre lui, un leone. E’ lui a fare da sponda per le incursioni dei compagni, E’ lui a concludere verso Buffon la prima palla avvelenata del match: se non ci fosse il portierone…