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L’arco di trionfo del presbiterio della chiesa di Casarlano è illuminato in rosso purpureo come il maphorion, i due Giuseppe, prudente e maresca, sono nella navata laterale della sagrestia, i banchi sono sistemati per accogliere molte persone, lei, la Madonna col bastone è in penombra, ma aleggia nella chiesa nelle tante cantate di fiorenza Calogero, oltre gli strumenti sull’altare un cavalletto con tela ove durante il concerto con una abilità ineguagliabile la giovane e bella artista Saulle tirerà fuori dalla tela una DONNA MADONNA straordinaria. Don Giovanni introduce e presenta questo e gli altri concerti che si svolgeanno nell’ambito del MI ILLUMINO D’INVERNO a Casarlano, avvezzo com’è alle grandi folle di APERTI PER FERIE , o le file interminabili per il presepe, qualche scanno vuoto , gli fa apparire come evento non giustamente pubblicizzato. senza sapere che in contemporanea avevamo il coro a Sant’antonino, il ceppone a Sant’Agnello e a san Michele. Ma poi Fiorenza inizia, accompagnata da pregiatissimi musici, produrrà sonorità mediterranee di grande emozione, intercalate dalla lettura di brani riflessione tratti da Filumena Marturano.L’estensione vocale di questa donna è, non solo enorme, ma anche ricca e corposa, cantava senza microfono diretto.Di tanto in Tanto qualche colpo di martello, erano la squadra dei volontari operai carpentieri muratori all’opera per approntare la scenografia niova del presepe che sara aperto a Natale. Struttura ancora al grezzo con il solo scheletro di pali e qualche muro, ma vi è una abbondanza di archi, quasi a rieccheggiare e fungere da leit motiv i tre grandi archi del pronao di ingresso della chiesa.
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