LETTERA APERTA A MICHELE CINQUE ED ALLA REDAZIONE DI POSITANONEWS
LETTERA APERTA A MICHELE CINQUE ED ALLA REDAZIONE DI POSITANONEWS
Caro Michele, sono trascorsi tre giorni da quando ci siamo visti a Sorrento e mi scuso per non averti scritto prima i miei ringraziamenti per l’accoglienza che tu e la Redazione mi avete riservato. Purtroppo vari eventi mi hanno impedito di farlo prima.
La mia visita a Sorrento, i nostri colloqui, le diverse visite a presepi e alle antiche strade della Sorrento antica, (che ignoravo) sono state molto interessanti.
La colazione che abbiamo consumato al Ristorante Re food, nel centro di Sorrento in via dell’Accademia; la cortesia del proprietario Giuseppe Savarese che personalmente ha voluto portarci a tavola le pietanze ottime, hanno fatto di quella occasione (anche data l’ora), un piacevole “intermezzo”.
Non dimentico le diverse squisite persone alle quali mi hai introdotto e te ne sono grato.
Il cordiale incontro con Benito Ruggiero autore del libro dal quale è stato tratto lo spettacolo dei Murattori al teatro Tasso. La tua improvvisata nel chiamarmi in palcoscenico con la citazione al pubblico delle mie funzioni in seno a Positanonews ed il conferimento di quella inaspettata targa con toccanti parole, che restano incise nel mio cuore, mi hanno regalato momenti di grande emotività e gratitudine.
Lo spettacolo promosso da Positanonews, “teatro d’avanguardia,” al teatro Tasso, è stato premiato dal pubblico con quegli applausi che meritava. I quattro attori ed il presentatore, non potevano essere una migliore scelta del regista. L’incontro con Massimo Capodanno e con i collaboratori di Positanonews, che non vedevo da diverso tempo, sono state occasioni per scambiarci anche gli auguri per le prossime feste natalizie.
L’accoglienza alla pasticcera, (situata con due ingressi su due strade della antica Sorrento), di Antonio Cafiero, personaggio noto in campo internazionale per le sue specialità, come testimoniano le numerose foto di personaggi famosi che hanno visitato la pasticceria e che sono affisse sulle pareti del locale; il suo presepe movimentato, che virtualmente raffigura la visita di Papa Francesco alle Favelas di Rio de Janeiro, ricavato con 300 chili di cioccolato, i suoi dolci e le leccornie, che con la sua arte di anni di esperienze sa preparare, sono stati il pre-finale di una giornata indimenticabile .
“Dulcis in fundo” , la visita alla chiesa dove si rappresentava la cantata dei pastori, alla quale, per ragioni di orario non abbiamo potuto assistere.
Quando sono tornato a casa mia, ero stanco, ma felice di aver trascorso una giornata che mi ha tirato fuori da quel “tran tran” quotidiano che vivo tra studio ed eventi fuori.
Era’ il caso di ricordare la famosa canzone “Torna a Surriento!” Che faccio ritorno?
Grazie e arrivederci alla prossima.
Alberto Del Grosso
Giornalista Garante del Lettore