Simonelli: “Stessa prestazione contro il Messina”
Anzi bisogna migliorarla
SORRENTO – È la prima volta che ritorna in una gara ufficiale al Campo Italia dopo la sua andata via e dal quale manca da circa due anni e mezzo e qualche emozione la proverà sempre.
Nella consueta conferenza stampa del pre partita, la sua prima dopo la presentazione, un poco infreddolito e con il capo che scuoteva di qua e di la, seduto sulla sedia dietro il tavolo, sembra non tradire nessuna emozione quando si parla di questa prima su un terreno sintetico che lo ha visto protagonista di una delle pagine più belle della storia del Sorrento. Oggi una squadra che deve risalire la china e con l’obiettivo da raggiungere, domenica dopo domenica, in un campionato ferreo, non è facile, specie quando si ha di fronte una squadra come il Messina che dopo la quaterna presa in casa ha dovuto per forza di cose cambiare tecnico come è avvenuto in casa costiera. Si augura che i suoi uomini migliorino la prestazione vista in terra toscana, ma quello su cui ha battuto per ben trevolte è stato l’atteggiamento mentale che devono avere durante la gara. Sono ormai passati undici giorni da quando ha rimesso piede a Sorrento è già sta cercando di dare un impronta come lo si vede durante gli allenamenti. Così è stato anche giovedì nella partitella test contro gli allievi a campo ridotto, con la sua consueta carta scritta con sopra i vari schemi e tattiche, ha dato le varie delucidazioni di come bisogna muoversi per far si che domenica si dia continuità a quello messo in pratica contro il Tuttocuoio.
MISTER SIMONELLI – Dicevamo sopra dell’emozione che potrebbe provare domenica al debutto sul terreno che lo ha visto protagonista per tre anni, la sua è una specie di smentita con sempre i ma: “Non ho emozione per esperienza, ma so che queste partite possono essere più difficili di quelle fuori casa sotto l’aspetto emotivo”. Ma quando ci sarà il fischio d’inizio si guarderà solo all’avversario, quel Messina che non sta attraversando un buon momento, non solo su manto verde ma anche dal punto di vista societario e che ha cambiato ad inizio settimana allenatore. Sui giallorossi dice : “I cambiamenti portano degli aspetti positivi. Ho rispetto e timore per chi si incontra, ma possono fare bene. Li temo come qualunque squadra. Ha cambiato tecnico ed ha uno staff di un buon livello”. Lui batte sui suoi giocatori per raggiungere l’obiettivo che vuole la società. L’auspicio che desidera è quello che si continui come si è giocato contro i toscani, in special modo si deve avere lo stesso atteggiamento mentale: “La squadra non solo deve averlo, ma oltre a ciò deve avere umiltà, partecipazione e ripeterlo, anzi lo deve migliorare”. Vedendo, quando gli furono spediti, i dvd della squadra l’ha trovata in una condizione atletica buona, ma non ci vuole solo questa, precisa che “incide molto la testa, prima di tutto. Puoi avere la condizione giusta ma se la testa non va, non puoi farci nulla”. Dalla sua venuta il modulo è cambiato, ma ormai sappiamo che egli è amante del 3-5-2, anche se domenica scorsa ha adottato il 4-4-2, è così in questa settimana lo ha provato e riprovato, mischiando le carte nella partitella del giovedì. Ma forse in linea di massima si giocherà con lo stesso modulo di una settimana fa contro il Messina del neotecnico Grassadonia.
I GIALLOROSSI DELLO STRETTO – Vengono da un momento difficile sia perché non hanno dove allenarsi stabilmente, sia perché il momento societario non è dei migliori e sia perché si trovano relegati nei bassi fondi della classifica. Il patron Lo Monaco ha detto nella conferenza stampa di presentazione del neotecnico Grassadonia, che già conosce i costieri per averli visionati poiché era stato contattato per venire a Sorrento, ha detto che bisognava dare una svolta. E si è scelto questo allenatore perché si è convinti che lui è la persona adatta per condurre i messinesi verso l’obiettivo della promozione nella Lega Pro Unica. Lo stesso mister nel test infrasettimanale contro una mista allievi-juniores del Città di Messina (Serie D) ha schierato il 3-5-2, vale a dire che ci sarà un confronto tra due allenatori che adottano lo stesso modulo. Ma andiamo a vedere chi sono questi baldi giocatori al di la dello stretto. Come ogni squadra ci sono veterani e giovani di belle speranze: in porta – Iuliano (’84), Lagomarsi (’93), Mangini (’95); in difesa – Bolzan (’84), Caldore Sebastian (’93), Cucinotta (’87), De Bode (91), Di Stefano (’93), Guilana (Spagna, ’94), Ignoffo (’77), Quintoni (’84), Scoponi (Arg, ’92), Silvestri (’93); a centrocampo – Bucolo (’88), Costa Ferreira (Portog, ‘91), Gherardi (’88), Guadalupi (’87), Guerriera (’92), Maiorano (ex, ‘86), Parachì (’92), Piovi (Arg, ’92), Privitera (’94), Siciliano (’93), Simonetti (’91); in attacco – Buongiorno (’94), Chiaria (’83), Corona (’74), Lasagna (’88).
GIUSEPPE SPASIANO