Nel sito internet http://www.italiavirtualtour.it/provincie_italiane.php?provincia=NA®ione=CAM , moderno strumento di consultazione non solo turistica, che cresce costantemente, si è arricchito ad oggi di immagini spettacolari a 360° interattive, con possibilità di soffermarsi e ingrandire i particolari e schede descrittive dei seguenti comuni della penisola sorrentina: Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Anacapri, Capri, Massa Lubrense, Meta. La chiesa di Mortora la troverete sotto il nome di Chiesa della Assunta.
La scheda dedicata a Meta di Sorrento , basilica Santa Maria del Lauro :
Meta di Sorrento è uno dei centri costieri della Penisola Sorrentina. Apprezzata per la sua costa, ora rocciosa e alta ora bassa e sabbiosa, che offre degli scorsi stupendi e spiagge nascoste. Considerata dagli antichi greci come uno dei cinque approdi della costiera sorrentinagrazie al porticciolo di Alimuri, dove fino al 1800 insistevano i cantieri navali avviati nel 1200.
La sua fondazione, come confermato da alcuni reperti archeologici, si fa risalire al VII secolo d.C., due secoli più tardi, invece, la cittadina era considerata uno degli approdi dei traffici commerciali marittimi che intratteneva sia con l’Oriente che con la Palestina.
Come per gli altri paesi della Penisola Sorrentina per tutto il Medioevo le sorti di Meta furono legate a quelle di Sorrento. Solo nel 1819, dopo aver respinto una invasione saracena nel 1656 ed aver sostenuto al Repubblica Napoletana del 1799, riuscirono ad ottenere l’autonomia da Sorrento, che però persero nel periodo a cavallo tra i due conflitti mondiali.
Oggi Meta è una località turistica balneare tra le più rinomate. Accanto alle attrattive naturalistiche annovera nel suo patrimonio storico architettonico la Basilica della Madonna del Lauro, che tra l’altro è anche la Patrona della cittadina e si celebra il 12 settembre.
La scheda dedicata alla Chiesa di San Paolo:
Situata nel pieno centro storico di Sorrento la Chiesa di San Paoloè annessa all’antico monastero delle monache benedettine. L’edificio di culto sorta già prima dell’anno 872, nel corso dei secoli è stata più volte oggetto di restauri, ampliamenti, trasformazioni e saccheggiato dai turchi nel 1558.
Quella che si presenta oggi agli occhi dei turisti è una chiesa con impianto settecentesco: la facciata è stata completamente rifatta nel 1725 utilizzando la colonna murale, unico esempio della zona.
L’interno, a navata unica, è ricco di decorazioni a partire dal delizioso pavimento maiolicato, opera di artisti napoletani del settecento, caratterizzato da disegni di animali, foglie e fiori. Anche tutte le tele presenti nella chiesa risalgono al settecento, da notare sull’altare centrale ai lati della tela che raffigura la conversione di San Paolo si trovano due statue raffiguranti San Benedetto e Santa Scolastica.