Napoli ha riavuto il Sancarluccio e non si è perso uno spazio storico per la Città e per gli amanti delle arti
SPECIALE di Positanonews Napoli ha riavuto il Sancarluccio e non si è perso uno spazio storico per la Città e per gli amanti delle arti
Il Sancarluccio è una sala storica di Napoli, attiva nel panorama teatrale napoletano ed italiano. Sorge nel quartiere di Chiaia, a ridosso di Via dei Mille, nel cuore del centro storico ottocentesco della città.
Nato nel 1972 come sede dei Cabarinieri, il popolare gruppo di cabaret dell’epoca ricava da una spazio espositivo di mobili antichi al piano terra del primo palazzo liberty di Napoli, una scena vitale per la nascita definitiva della compagnia.
E’ sede stabile della Compagnia del Sancarluccio, che dal 1978 produce e promuove il Teatro in Musica di Pina Cipriani e Franco Nico, artisti e fondatori dello spazio, e che ha dato inoltre impulso e supportato autori e attori napoletani e non nei loro progetti di messinscena, tra i quali il suo primo eccellente scritturato Roberto Benigni.
Nel corso degli anni ’70 il Sancarluccio fu tra i primi teatri “off” di Napoli e ben presto si connotò come una fondamentale fucina di giovani talenti, da Leopoldo Mastelloni ed i suoi corrosivi personaggi “en travestie” a Massimo Troisi, che qui debuttava nella Smorfia con Lello Arena ed Enzo De Caro.
A questa attività si affiancò l’ospitalità di compagnie, registi e attori napoletani emergenti o di tradizione, da Mico Galdieri e Gennaro Palumbo a Nello Mascia, da Ida Di Benedetto a Tato Russo, assolvendo così anche alla funzione di spazio di repertorio e di sperimentazione per la generazione teatrale napoletana di quel decennio.
Negli anni ’80 il Sancarluccio divenne laboratorio della nuova drammaturgia napoletana, ospitando Annibale Ruccello, che qui presentò la prima edizione di “Le cinque rose di Jennifer” in veste di autore e attore, insieme a Francesco Silvestri, e producendo il teatro di Enzo Moscato, che ha presentato al Sancarluccio in qualità di autore, attore e regista gli assoli “Scannasurice”, “Occhi gettati”, e gli spettacoli “Trianon”, “Festa al Celeste e Nubile Santuario” con Tata Barbalato e Gino Curcione, e “Tiempe Sciupate” con Pina Cipriani.
Altri artisti da ricordare sono Mario Martone e Tony Servillo con la loro sperimentazione in erba, Antonio Neiwiller e Renato Carpentieri, capostipiti dell’avanguardia napoletana, Silvio Orlando e Tonino Taiuti, Peppe Lanzetta con le sue graffianti performances, Vincenzo Salemme, Marina Confalone, Lucia Poli, Laura Morante e tanti altri nomi bisognerebbe aggiungere, altrettanto significativi nell’aver tessuto una lunga storia artistica e una forte presenza teatrale sul territorio.
Negli anni ’90, con l’ideazione di “UnderTeatro – Rassegna per un Teatro di Creazione e Formazione”, dedicata alle giovani compagnie di teatro italiano non inserite in circuiti ufficiali, il Sancarluccio si riconferma come luogo di sperimentazione e proposta di nuovi ed originali percorsi teatrali, perseguendo scelte di qualità artistica e di contenuto, e realizzando programmazioni alternative alle generali tendenze di commercializzazione e aziendalizzazione del teatro italiano.
Dal 2000 inaugura Convivio Armonico, la stagione di musica a cura dell’Associazione Area Arte, ed oggi con attività laboratoriali, cineforum, progetti di formazione professionale di respiro europeo e collaborazioni internazionali di prestigio, il Sancarluccio continua la sua azione culturale, con un ascolto attento e sensibile dei nuovi impulsi e degli sviluppi dei linguaggi artistici contemporanei.
Per quanto possa sembrare paradossale immaginare il Sancarluccio senza Franco Nico, la forza dell’amore che lui ha profuso per creare con Pina Cipriani questa casa d’arte e per farla resistere con tutti noi, la sua famiglia, nel corso degli anni, dimostra che Franco è vivo nella sua opera che continua.
Franco aveva il senso del tempo, e aveva persino presentito la sua dipartita nell’incidente con il motorino causato dalle pessime condizioni del manto stradale e dal generale degrado in cui versava lo scorso novembre la Galleria della Vittoria. Tra gli scritti recenti aveva infatti composto una poesia canzonatoria e amara sulle buche nelle strade di Napoli, ma a dispetto dei tempi miserabili non si era mai arreso a sperare, ad ipotizzare che un giorno le cose potessero migliorare. Ed il Sancarluccio faceva parte di questo sogno ostinatamente coltivato fin da quando, nel 1972, con Pina decise di farne un approdo di creatività e un porto di resistenza teatrale e culturale.
L’atto di creare una nuova stagione non è solo dunque un gesto dovuto alla sua memoria, ma soprattutto una celebrazione dell’ azione umana e artistica attraverso cui ha consegnato alla città un segno di civiltà profondo e duraturo – la trasmissione d’arte come elemento costitutivo indispensabile per un sano vivere sociale.
Affinchè la propria storia abbia un senso bisogna saperle dare valore e viverla con dignità: per cui rinfrescare le pareti, stampare il programma, accogliere gli artisti ed il pubblico con il calore di sempre, semplicemente questo bisogna fare, come Franco avrebbe voluto.
Pina Cipriani, Bianca ed Egidio Mastrominico
Ebbi il piacere di conoscere Franco Nico e Pina Cipriani negli anni 1973/1974, tra una sosta e l’altra a Napoli durante la mia attività con il Dipartimento di Stato Americano, quando sulle scale di via San Pasquale a Chiaia aveva sede l’Associazione fotografica napoletana dove nel 1974 allestii una mostra di mie fotografie.
Pina e Franco, spesso salivano all’Associazione perché con il presidente ed i soci si era stabilita una simpatica amicizia. A volte ero spettatore al Sancarluccio e diverse volte ripresi fotograficamente Franco e Pina. Una delle foto mi fu anche dedicata. La allego nelle foto correlate a piè di questo articolo. Li rividi insieme l’ultima volta ad un evento all’aperto in piazza dei Martiri. In platea tra altri ospiti DOC erano presenti Leopoldo Mastellone e la regista Lina Wertmuller. Poi la triste fine di Franco Nico e non potei andare ai funerali perché non ero In Italia.
E’ il 18 novembre 2008 quando il Corriere del mezzogiorno riporta:
– Il sospetto nel pomeriggio, poi la conferma drammatica in serata: è Franco Nico l’uomo che stamani è rimasto vittima di un grave incidente all’uscita del tunnel Vittoria. Nico era in motorino, pare abbia perso l’equilibrio, e sia andato a sbattere contro uno spigolo di ferro dell’arcata dell’uscita d’emergenza dell’ex garage Morelli.
Rividi Pina Cipriani lo scorso anno al teatro Sancarluccio in occasione di uno spettacolo a cui partecipava il maestro Antonio Landolfi con i gemelli Antonio e Domenico Frate. Poi seppi della chiusura, ma il Sancarluccio non poteva morire infatti, ha riaperto a Dicembre 2013 sotto una nuova gestione con uno spettacolo dei Virtuosi di San Martino.
Ecco cosa scrissero il 15 Dicembre 2013 Pina Cipriani e la famiglia Mastrominico
Cari amici, grazie degli affettuosi auguri per il 41 compleanno.
La storia del Sancarluccio, per noi che lo abbiamo fondato (assieme a tanti amici che ora ci leggono), animato e diretto per i suoi primi 40 anni +1, si è fermata il 6 novembre scorso. Altri hanno voluto così!!!
Da oggi questa pagina FB (e tutte le altre riconducibili al nome Teatro Sancarluccio, ed il Sito web www.teatrosancarluccio.com), saranno delle pagine della memoria, ma comunque pagine vive attraverso le quali contiamo di far conoscere sempre di più il lavoro di FRANCO NICO e PINA CIPRIANI, della famiglia Mastrominico e di chi ha abitato, creato, e fatto arte al Sancarluccio. Come sapete comunque il Sancarluccio riaprirà a breve, ma non con noi. Napoli riavrà il Sancarluccio e non si perderà comunque uno spazio storico per la città e per gli amanti delle arti. Auguriamo alla nuova gestione le migliori fortune e di continuare ad onorare il pensiero ed il teatro che ha da sempre espresso il Sancarluccio e di continuare a dar voce ad una scena locale ma anche nazionale molto vivace e di grande qualità! Ringraziamo in modo particolare tutti gli ANGELI DEL SANCARLUCCIO che ci hanno sostenuto in questi ultimi due anni di dura lotta! LA loro partecipazione è il segno che non siamo tutti narcotizzati! CON AFFETTO DAL SANCARLUCCIOTEATRO!!!
Da queste colonne la Redazione di Positanonews esprime complimenti per ciò che Franco Nico, Pina Cipriani ed i figli hanno fatto in oltre 40 anni di positiva attività teatrale- culturale e formula auguri di buon lavoro alla nuova gestione per la continuazione della esistenza di questo teatro, gioiello della Napoli teatro-cultura.
Alberto Del Grosso
Giornalista Garante del Lettore
di Positano News
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