Quali argini sono possibili contro la deriva dello Stato?

10 gennaio 2014 | 20:43
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Quali argini sono possibili contro la deriva dello Stato?

Non sopporto i populisti e ancor più i demagoghi, nonostante ciò mi chiedo, come possiamo difenderci da uno Stato e dal suo apparato, incapaci di ascoltare le esigenze dei propri amministrati.

C’è una folta schiera di politici in entrambi gli schieramenti, così avulsa dalle problematiche che ci attanagliano, che meriterebbe di essere cacciata definitivamente dalla politica,  ma ancor più meriterebbe di vivere in misura maggiore alle nostre sofferenze, fino al giorno della resa della propria anima iniqua e oscura.

Questi lestofanti, nominati e non scelti dal voto popolare, sono capaci solo di rappresentare unicamente i propri interessi o tutt’al più  quelli  delle potenti lobby.

Sono così lontani dalle esigenze e dai bisogni dei comuni mortali che neanche li percepiscono.

Lo Stato e il suo famelico apparato divorano ottocento miliardi di euro l’anno. Quanto di questa immensa mole di denaro è effettivamente necessaria per cotanto apparato, e quanto ne finisce in mille rivoli, tanto da non essere più controllato?

Con una frequenza scandalosa leggiamo di arresti di politici ed imprenditori, coinvolti in corruzioni di varia natura, e se a questi aggiungiamo tutti quei reati, che purtroppo sfuggono alle maglie della giustizia, abbiamo un quadro ancora più nefasto del problema fin qui affrontato.

E’ diventato così difficile il vivere quotidiano da toglierci il fiato, e questa  politica, invece di lenire le sofferenze, promulgando misure adeguate alle difficoltà che giornalmente siamo costretti ad affrontare, continua a massacrarci con una burocrazia insostenibile  e una miriade di richieste di balzelli  per ogni pio respiro.

Se alla insensibilità del potere centrale aggiungiamo il disinteresse del potere locale, come spesso capita, ne viene fuori una situazione assolutamente devastante.

Per concludere, ancora una volta, l’augurio che finalmente politici non corrotti, adeguatamente sostenuti dalla gente, abbiano la forza, il coraggio di determinarsi attraverso politiche atte non solo ad ascoltare le esigenze vere del Paese, ma condannando opportunamente senza remore il marcio che da più parti ci ha trascinato nel baratro.

Felice Casalino