SORRENTO: VISITIAMO LA CITTA. PROSSIMO APPUNTAMENTO GIO PONTI video
I tuoi passi sulle orme della storia edizione 2013-2014 prodotti dall’UNIVERSITA’ DELLE TRE ETA’ DELLA PENISOLA SORRENTINA- SEZIONE DI PIANO DI SORRENTO,coordinati da Lucio Esposito si propongono da anni di far conoscere storia e architettura di pregevoli angoli della penisola , a volte obliterati, o decaduti, sono aperti ai soci ma possono partecipare appassionati e amici. Il prossimo appuntamento è presso HOTEL PARCO DEI PRINCIPI, che celebra i cinquant’anni della sua costruzione nei progetti di JO PONTI, infatti alcuni angoli della Hall sono stati dedicati all’esposizione di schizzi, progetti, prototipi di mobili.
Ma il Parco dei Principi non è solo l’architetto Ponti , ma anche la Principessa Cortchacow , Emanuel Konaki Vugorides, il conte di Siracusa,Paolo Leopoldo di Borbone,cugino di Ferdinando I, re di Napoli e delle due Sicilie,il giardino dei Gesuiti, tanto interessante da essere definito l’orto botanico della penisola sorrentina . Tutte storie che domenica 2 febbraio di mattina alle 11.00 nel visitare , sentiremo raccontare.
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da wikipedia :
Gio (Giovanni) Ponti nacque a Milano nel 1891, e si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1921, dopo aver interrotto gli studi a seguito della sua partecipazione alla prima guerra mondiale. Nello stesso anno si sposò con la nobile Giulia Vimercati, di antica famiglia brianzola, ed ebbe quattro figli (Lisa, Giovanna, Letizia e Giulio) e otto nipoti.
Inizialmente aprì lo studio assieme all’architetto Emilio Lancia (1926–1933), per poi passare alla collaborazione con gli ingegneri Gioacchino Luigi Mellucci (1927), Antonio Fornaroli ed Eugenio Soncini (1933–1945).
Nel 1923 partecipò alla I Biennale delle arti decorative tenutasi all’ISIA di Monza e successivamente fu coinvolto nella organizzazione delle varie Triennali, sia a Monza che a Milano.
Negli anni venti comincia la sua attività di designer all’industria ceramica Richard Ginori, e rielabora complessivamente la strategia di disegno industriale della società; con le ceramiche vince il “Gran Prix” all’Esposizione di Parigi del 1925. In questi anni la sua produzione è improntata più ai temi classici ed è vicino al movimento Novecento, che si contrappone al razionalismo del Gruppo 7. Sempre negli stessi anni inizia anche la sua attività editoriale: nel 1928 fonda la rivista Domus, testata che non abbandonerà più, salvo che nel periodo 1941-1948 (in cui dirige la rivista Stile). Domus assieme a Casabella, rappresenterà il centro del dibatto culturale dell’architettura e del design italiani della seconda metà del Novecento.
L’attività di Ponti negli anni trenta si estende: organizza la V Triennale di Milano nel 1933, disegna le scene ed i costumi per il Teatro alla Scala, ed è partecipe dell’associazione del Disegno Industriale ADI, essendo tra i sostenitori del premio “compasso d’oro” promosso dai magazzini La Rinascente. Riceve tra l’altro numerosi premi sia nazionali che internazionali e così nel 1936, quando la sua professionalità è affermata, diventa professore di ruolo alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, cattedra che manterrà sino al 1961.
Nel 1951, si unirà allo studio insieme a Fornaroli, l’architetto Alberto Rosselli ed intanto sia il design che l’architettura di Ponti diventano in questi anni più innovative abbandonando i frequenti riallacci al passato neoclassico. È qui che inizia il periodo di più intensa e feconda attività sia nell’architettura che nel design, negli anni cinquanta, infatti, verranno realizzate alcune delle sue opere più importanti.
Appartiene a questo periodo la costruzione, a Forlì, su incarico di Aldo Garzanti, del complesso, progettato nel 1953 e terminato nel 1957, che comprende sia l’Hotel della Città et de la Ville sia il Centro Studi Fondazione Livio e Maria Garzanti. L’edificio si segnala per i suoi spioventi invertiti, le finestre esagonali, gli spazi aperti ed il respiro fra i corpi.
Gio Ponti morirà a Milano nel 1979.