PARI IN RIMONTA SUBITO DALLA JUVENTUS. AL BENTEGODI FINISCE 2-2

9 febbraio 2014 | 00:00
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PARI IN RIMONTA  SUBITO DALLA JUVENTUS. AL BENTEGODI FINISCE 2-2

Il Verona ferma la Juve, la Lazio ferma la Roma. Rimane tutto come prima testa alla classifica, mentre i bianconeri riflettono sul tremendo calo nella ripresa che ha permesso ai gialloblù di pareggiare dopo che la superiorità con la quale avevano chiuso il primo tempo sembrava non lasciare storia alla partita. Nei primi minuti, infatti, il Verona viene letteralmente travolto dalla furia agonistica bianconera, con un Tevez che lotta su ogni pallone e segna due gol in un quarto d'ora. Poi nella ripresa la Juventus ha avuto un calo mentale, più che fisico, e subisce ancora gol su palla inattiva. La prima rete arriva al 4': Asamoah da sinistra fa partire un violento tiro-cross che Rafael respinge e Tevez colpisce al volo, con un piattone spietato. Al 21', l'Apache si fa trovare pronto al limite dell'area sul filtrante perfetto di Pogba, entra in area e fulmina Rafael. La posizione dell'argentino, tuttavia, non è regolare: al momento del passaggio di Pogba la sua gamba è oltre la linea dei difensori. Una posizione molto difficile da rilevare. Va detto che la giornata no degli assistenti del Bentegodi continua, perchè anche il 2-1 del Verona, che segna Toni di testa, è in fuorigioco, perché sul cross di Romulo l'azzurro parte leggermente davanti alla linea bianconera. La rete del Verona arriva all'inizio della ripresa, quando la Juventus abbassa leggermente l'intensità e viene fuori la rabbia del Verona. E' la fase più critica per i bianconeri, che tuttavia danno l'impressione di controllare sempre con una certa sicurezza il match. Si registra soferenza vera solo sulle palle inattive, una vera maledizione per la Juventus di questi tempi, poi Buffon è chiamato a un miracolo su un tiro di Toni ravvicinato. Ma in compenso Osvaldo prende un palo alla prima azione in maglia bianconera. 

Restano nel finale le proteste del Verona per il mano di Lichsteiner che salta su Toni e colpisce con il dorso della mano molto larga. E' vero però che lo svizzero non può rendersi conto della cosa essendo di spalle e il pallone colpisce la sua mano senza che lui la muova. L'intepretazione della non volontarietà ci può stare. Le polemiche, tuttavia, non mancheranno. Sull'onda dell'entusiasmo però il Verona ci crede fino alla fine e all'ultimo minuto di recupero, Gomez perso da Ogbonna, entrato al posto dell'infortunato Chiellini, infila di testa agguanta il pareggio.