Praiano: lettera aperta ai “rivoluzionari” locali.
Praiano. Talvolta, parlando con alcuni concittadini circa la soluzione ai tanti problemi che attanagliano l’Italia, ricevo una risposta quasi univoca: ci vuole una rivoluzione. Sembrerebbero pronti a passare alle maniere forti.
Non auspico alcuna rivoluzione. L’Italia non è un Paese nazione, manca l’orgoglio nazionale e il senso dell’appartenenza che contraddistinguono altri Paesi. Mi auguro, invece, che la Politica, quella vera, autentica, scevra da compromessi indicibili, se ancora esiste, sia capace di dare risposte concrete.
Detto ciò, analizzo quanto si verifica a livello di Ente locale (capisco che è molto più semplice sdegnarsi astrattamente, piuttosto che su problemi reali), e più in particolare allo sperpero di denaro pubblico, alle elevate spese per il personale dipendente, alla gestione in generale dell’Ente, e cosa noto? Niente, all’infuori dei soliti capannelli che si perdono in inutili discussioni, se non pettegolezzi.
Mi aspetterei, al contrario, una presa di posizione forte senza se e senza ma, in relazione alla situazione oramai non più sopportabile nella nostra piccola comunità.
Colgo l’impressione che qui prevalga un egoismo e individualismo esasperato, a discapito di una presa di coscienza collettiva.
Sento sempre le stesse cose, ma come si fa, hanno loro il coltello dalla parte del manico, e così via.
A questi signori voglio dire: abbiate coraggio, non lasciatevi condizionare, altrimenti perderete anche il diritto di esprimere una vostra personale opinione.
Premesso ciò, convinto della necessità di una sempre maggiore trasparenza degli atti amministrativi, continuo, così come ho fatto alcuni giorni fa, sempre attraverso questo giornale, dove ho sottoposto alla vostra attenzione le insostenibili spese legali del nostro Comune, a rendicontarvi circa la determina n° 4 del 27/01/2014 relativa alla liquidazione di indennità di risultato per l’anno 2011, a favore del Dott. Galano, della Dott.ssa Lauretano e della Sig.ra D’Urso per un importo complessivo di € 13.395,93.
Con ciò non voglio assolutamente mettere in discussione la legalità e correttezza dell’atto, ciononostante, la Maggioranza avrebbe potuto accettare la mia richiesta, avanzata in Consiglio Comunale, per un taglio molto più incisivo sulle indennità.
Ma come si sa, la Maggioranza coccola i dipendenti, perché necessita di un apparato che non gli navighi contro.
A questo punto, spero vogliano invece accettare la mia richiesta, sempre avanzata in Consiglio Comunale, di esentare i pensionati ed i ceti meno abbienti, insieme a chi momentaneamente ha perso il lavoro, dal pagamento dell’addizionale comunale IRPEF. Capisco che non cambierebbe loro la vita, ma quantomeno non dovrebbero soccombere a questa ulteriore gabella.
Concludendo, ai “rivoluzionari” dico semplicemente: se ci siete battete un colpo, fate sentire in modo democratico e civile la vostra indignazione contro questa Maggioranza dedita allo spreco di danaro pubblico, tranne che non lo condividiate. La costituzione di un comitato civico potrebbe essere un primo passo. Confermo la mia disponibilità e il mio impegno al servizio della collettività.
Felice Casalino
Consigliere indipendente di Opposizione