A Cava de’ Tirreni il 14 marzo La Rosa di Gerico presenta il libro di Gabriella Priulla per un 8 marzo non convenzionale
A Cava de’ Tirreni venerdì 14 marzo alle 17:30, presso il 1° Circolo "Don Bosco", si terrà il convegno "Ma quanto è maschilista la nostra educazione?".
La manifestazione è organizzata da "La Rosa di Gerico", associazione di donne che opera a Cava de’ Tirreni dal 2005, nell'ambito della VII edizione Donne Di Marzo, evento per ricordare la giornata internazionale dell'8 marzo fuori dagli schemi consumistici oramai dilaganti, dedicandolo interamente al tema dell'educazione sessista.
E’ ormai ampiamente documentato che molti dei problemi esistenti nel rapporto uomo donna, pur in presenza di un quadro normativo che elimina ogni forma di discriminazione, sono legati a schemi comportamentali ed educativi che continuano a relegare le donne in ruoli di marginalità e sudditanza.
La Rosa di Gerico, perciò, ha deciso di avviare un percorso con le scuole cittadine in cui affrontare l’argomento degli stereotipi educativi.
Il primo incontro con gli alunni del 1°Circolo vedrà la presentazione del libro di Graziella Priulla, "C'è differenza. Identità di genere e linguaggi: storie, corpi, immagini e parole", un libro che vuole favorire una riflessione sugli stereotipi presenti nella comunicazione, attraverso le storie raccontate di progressive conquiste di parità, di autonomia, di libertà delle donne italiane.
A presentare il libro, dialogando con l'autrice, la presidente dell'Associazione, Flora Calvanese, la dirigente del 1° Circolo, Don Bosco, Ester Cherri e la dirigente scolastica del Liceo Scientifico, A. Genoino, Maria Olmina D'Arienzo. Anche gli alunni parteciperanno attivamente tramite interventi a cura della docente Franca Memoli, referente per le pari opportunità e del maestro di teatro Peppe Basta.
Gabriella Priulla, docente di Sociologia all'Università di Catania, con questo volume ha voluto fornire un manuale di educazione di genere attraverso una riflessione sugli stereotipi presenti nella comunicazione per sviluppare nuove modalità che contribuiscano a creare nelle giovani generazioni identità positive e paritarie, che le aiutino a difendersi da modelli di femminilità e mascolinità limitativi delle potenzialità di ciascuna e di ciascuno. Le immagini e le parole sono quelle impiegate dai mass media e dai linguaggi quotidiani per parlare di uomini e di donne.
Quattro sono i punti in cui si articola il volume e che verranno trattati durante il convegno:
– i concetti e la loro storia: di che cosa ci occupiamo, da dove veniamo;
– la lingua italiana: come parliamo;
– i mass media: che cosa guardiamo;
– l'educazione di genere: che cosa impariamo.
L'incontro del 14 e tutti i successivi che verranno organizzati da La rosa di Gerico nelle scuole, sposano appieno con l'autrice la speranza che l'identità di genere entri a pieno titolo nei percorsi formativi: il piano educativo è essenziale per la formazione di linguaggi e orientamenti che, senza negare le differenze biologiche, le privino della carica di violenza, delle ambiguità e delle mistificazioni che storicamente hanno accompagnato le relazioni tra i sessi.
Il fenomeno del femminicidio che la cronaca quasi quotidianamente mette in primo piano con episodi di bullismo anche virtuale, stalking o aggressioni violente è figlio di questa cultura che ha scavato un divario che ora deve essere colmato insegnando alle nuove generazioni il corretto rapporto tra uomini e donne.
Magrina Di Mauro