La Juventus sferra un duro colpo al campionato, spegne le velleità del Milan a San Siro e si porta a + 11 in classifica sulla Roma. La squadra di Antonio Conte resiste nel momento di difficoltà, poi stende i rossoneri nel finale di primo tempo con Llorente e nella ripresa il cazzotto definitivo è di Tevez, un golazo dalla distanza. Chiara la differenza tra avere o non avere l'Apache, vero Galliani? Il Milan, d'altronde, spreca l'inverosimile, mentre i campioni d'Italia sanno soffrire per poi affondare, cinici e ricchi di risorse, con quei due là davanti che sono davvero di un altro pianeta. Con il gol di oggi Carlos Tevez è capocannoniere del campionato con 15 gol. E neppure Bonucci, praticamente un bomber al contrario, con quel clamoroso salvataggio sulla linea. Poi, sbloccato il match, la banda tricolore prende saldamente il comando. Sì, il terzo scudetto consecutivo si avvicina ancora un po'. Seedorf, invece, dovrà regalare un po' di concretezza ai suoi. E un po' di fortuna: Poli – fin lì protagonista assoluto – finisce pure all'ospedale per una testata con Caceres. E' il match clou, nonostante il divario epocale. Scatta infatti dal +31 della Juve la sfida di San Siro. Tutto scontato? No. Perché la cura Seedorf qualcosa ha smosso tra i rossoneri. Ma è subito assalto dei bianconeri, come da programma. Aggredire, aggredire, aggredire, il verbo di Antonio Conte. Ci prova Lichtsteiner, non va. Il Milan registra le posizioni e tenta il pressing alto, allora. Marchisio prende una botta da Montolivo, ma si rialza. L'arbitro Guida sorvola. Pazzini e Kakà aprono le acque. Bella anche l'intesa Llorente-Tevez, con tiro centrale dell'argentino: senza problemi Abbiati. Da Pirlo a Pogba, gran botta, alta sulla traversa. La partita lievita, sale il ritmo. Al 18' Juve vicinissima al gol: sembra flipper, poi Abbiati respinge d'istinto su Lichtsteiner, un miracolo. Altro fronte, Taarabt semina il panico, Buffon c'è. Poli è a uomo su Pirlo, è anche una sfida a scacchi. Comunque, non c'è un attimo di tregua, con rapidi cambi di fronte. Anche Caceres va in avanti, la sua conclusione è a lato. Emanuelson prende l'iniziativa, Buffon è sicuro. Al 26' follie in area bianconera, con grandissimo salvataggio di Bonucci sulla riga. Al 32' clamorosa palla gol del Milan con Poli che spreca. Al 34' gran tiro di Montolivo, para a terra Buffon. C'è intensità, logici gli errori in serie. In tribuna, lo squalificato Arturo Vidal siede vicino al presidente Andrea Agnelli: il cileno si sarebbe esaltato nel clima da battaglia che impera a San Siro. Girata di Pazzini al 40', nessun problema per Superman, reattivo in porta. Al 43' tocca a Kakà impegnare Buffon. Grande Milan, ma sprecone. Al 44', difatti, la Juve, implacabile, punisce i rossoneri: gol di Llorente che la spinge dentro dopo azione di Marchisio e Lichtsteiner. Per lo spagnolo la rete numero 11 in campionato. Sì, exploit alla Scala del calcio per il Re Leone che spiega: «E' una partita tosta, fin qui siamo stati anche fortunati». Ok, si aspetta la ripresa.Rieccoli, i contendenti. Avranno lo stesso sprint del primo tempo? Sembrerebbe di sì. Con la Vecchia Signora di nuovo pericolosa grazie a Tevez. E' chiaro, il flipper concede il bis. Botta e risposta continuo. Pazzini sale in cielo, Poli va in terra sfiorando il palo. Nello scontro fronte-tempia con Caceres ha la peggio l'ex doriano che esce in barella, sostituito da Saponara. L'uruguaiano, invece, rientra in campo con il turbante. Cartellini gialli per Marchisio e Pirlo: il regista salta la Fiorentina. Al 23' il raddoppio della Juve: fa tutto Tevez con un missile terra aria che impietrisce Abbiati. E l'esultanza con il ciuccio (nascosto nel pantaloncino) è per il piccolo Lito, l'erede maschio che gli ha regalato Vanesa. Pazzesco, l'Apache bomber della serie A. Pogba prende il palo. Finisce così, con i bianconeri esultanti sotto la curva dei tifosi in festa.