Andrea Pirlo risolve con una punizione magistrale la partita più dura affrontata dalla Juventus in questa stagione. Faticosa per intensità e ritmo, tatticamente giocata in modo esemplare da Gasperini che imbriglia la Juventus senza rinunciare ad attaccare. E la squadra di Conte, che non ha giocato male pur senza imporsi come fa di solito, ha saputo soffrire, combattendo ferocemente e non spaventandosi di fronte alla veemenza genoana. E' indubbio che la forma fisica e mentale dei bianconeri non è quella dell'inizio, ma il preoccupante calo subito nelle ultime partite questa volta non c'è stato e, anzi, proprio nel finale la Juventus ha trovato le forze per attaccare e cercare il gol arrivato con la punizione di Pirlo. Un calcio di sublime bellezza e precisione che a un minuto dalla fine punisce Perin. Fin dal primo minuto il Genoa asfissia la Juventus con un pressing altissimo e un ritmo frenetico. Pirlo viene controllato a uomo da Matuzalem che non lo abbandona praticamente mai. Marchese sta attaccato a Vidal. Bertolacci ha il compito di bloccare Bonucci e Caceres in fase di impostazione della ripartenza bianconera, mentre Antonelli va nella metà campo avversaria per schiacciare Lichtsteiner. E tutto con un'intensità fuori dal comune. La Juve viene travolta dall'aggressività del Genoa e non riesce a esprimersi, pur non subendo particolari pericoli. Si gioca molto a centrocampo e sulle rispette trequarti, dove le iniziative dell'una e dell'altra squadra si infrangono di fronte a organizzazioni difensive quasi perfette. E' una gara agonisticamente scintillante, ma il primo tempi finisce per avvitarsi intorno a due episodi. Al 37' Lichtsteiner tocca in area Bertolacci che sta per agganciare un cross da destra: il contatto pare del tutto involontario, ma l'arbitro potrebbe valutare il danno procurato e fischiare il rigore. Non lo fa e due minuti dopo, un contropiede bene orchestrato dalla Juventus vede Pogba mettere Osvaldo davanti a Perin con un delizioso colpo di tacco. La posizione di Osvaldo è regolare (tenuto in gioco da De Maio) e quindi il gol sarebbe regolare, ma Mazzoleni inspiegabilmente annulla. Nella ripresa il Genoa non cala il ritmo e continua con la stessa intensità del primo. E all'11' c'è l'occasione più netta: Gilardino al limite dell'area dribbla netto Chiellino, entra nei sedici metri e spara forte, ma centrale, permettendo a Buffon di respingere (Motta poi svirgola la ribattuta). La Juve fatica a fare gioco, Llorente è in serata no, Osvaldo è avulso (per quanto sa farsi trovare pronto dai lanci di Pirlo), Vidal è opaco. Sembrano in buona serata Pogba e Asamoah. Nel finale è protagonista ancora l'arbitro che sbaglia di nuovo. Sul cross di Llorente, al 24', c'è il tocco di mano di Antonelli che meriterebbe il rigore, ma Mazzoleni non lo fischia. Due minuti dopo, invece, fa esattamente il contrario: ovvero fischia il rigore contro la Juve per un fallo identico di Vidal sul cross di Motta. Ma a correggere l'errore ci pensa Buffon parando il penalty a Calaiò. Nel finale si rivede pure Quagliarella, che non giocava da due mesi, ma è il genio di Pirlo a regalare la vittoria alla Juventus che si avvicina ancora di più allo scudetto.