A Piano di Sorrento Rosario Pipolo presenta il suo libro

24 aprile 2014 | 00:00
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A Piano di Sorrento Rosario Pipolo presenta il suo libro

Negli ‘Eventi in libreria in Mondadori’ narra la storia del ritorno di Pietro nella terra natia

PIANO DI SORRENTO – Una raccomandata richiama in patria Pietro che ritrova le proprie radici e le persone del suo passato nel romanzo di Rosario Pipolo che in esso immette un variegato dipinto che racconta l’ieri e l’oggi di un paese del sud.

Un sabato sera speciale alla Libreria in Mondadori nell’ambito degli ‘Eventi in libreria in Mondadori’e per l’apertura di ‘Maggio dei Libri’, con il giornalista e blogger napoletano che narrerà come è nato questo suo libro ‘L’ultima neve alla masseria’, nel quale parla, intrecciando ricordi, aneddoti, presente e passato delle vicende non solo del protagonista ma anche del suo paese natio.

Il giornalista napoletano, sul suo sito, si definisce ‘figlio “mascalzone” con le radici del Sud a cui appartengo, intorno al Vesuvio che mi ha partorito’, ha iniziato facendo la gavetta come chi la fa in questo mestiere: il suo primo articolo lo scrisse su una macchina da scrivere lo mandò via fax e la sua prima registrazione su un vecchio mangianastri fregato alla sorella. Si è laureato in Lingue Straniere all'Università Federico II di Napoli ed ha studiato teatro con Ruggero Cappuccio, ha collaborato con la stampa quotidiana (Il Golfo, Il Tempo, il Giornale), con le televisioni (Eutelsat, Tele+, Videomusic), la radio (Quintarete FM), la stampa straniera (Le Corse-Matin) ed ha sviluppato prodotti audiovisivi. Tra le sue interviste ci sono varie con personaggi di un certo calibro come Dustin Hoffman, Jack Nicholson, Robert Altman, Mel Gibson, Nicole Kidman, Emir Kusturica, Krzysztof Kieslowski, Denzel Washington, John Turturro e Whoopi Goldberg. Continuando nella sua carriera, negli anni ’90, sotto la direzione di Gillo Pontecorvo, è stato Presidente della giuria dei giovani di CinemAvvenire al Festival del Cinema di Venezia (Premio Anica-Flash). Sempre in quegli anni si cimenta in progetti di ricerca sulla comunicazione all'università e poi alla fine di essi ha pubblicato il volume ‘Harold Pinter sceneggiatore per Losey tra letteratura, cinema e multimedialità’ (Napoli, 1999). Ha collaborato con la Fondazione Fellini e Mediaset, ha ideato e presentato Fellini 2000, evento omaggio al regista di “La dolce vita”. Quando si è trasferito a Milano dodici anni fa, ha prodotto contenuti online e offline per progetti editoriali per Lavazza, Mediadigit, Sole 24 ore, De Agostini, Fininternet ed è stato direttore responsabile di Milanodabere.it. Dal 2009 il suo campo e nella comunicazione digitale e social media alla direzione Marketing di Europ Assistance Italia (Gruppo Generali) ed il suo archivio privato vanta oltre seimila tra album musicali, film, libri, riviste e cimeli dello spettacolo.

Durante il suo peregrinare per il mondo: Italia, Europa ed U.S.A., ha imparato che un traguardo bisogna trasformarlo in un punto di partenza e condividerlo con le persone giuste che la vita ti fa incrociare e che le opportunità non bussano alla tua porta, ma occorre mettersi alla loro ricerca, con sforzo, fatica, determinazione ed entusiasmo.

E tutta questa esperienza poi l’ha immessa non solo nel libro che ha pubblicato nel 2012, ma anche in questo che presenterà alle ore 19,00 con l’intervento di Marilù Ruggiero, insegnante, e Giovanni Pepe, direttore della libreria. Un romanzo nel quale “Rosario Pipolo infila ricordi, aneddoti, presente e passato, creando un dipinto ricco di particolari che raccontano l’ieri e l’oggi di un piccolo paese meridionale”, così scrive inizialmente nella prefazione la poetessa e scrittrice italo-argentina Patricia Monica Vena. Un uomo Pietro, che dopo quindici anni a Sarajevo, torna al suo paese d'origine, nel Sud Italia, chiamato da una raccomandata, per scoprire il segreto legato alla nascita del nonno, si riapproprierà invece delle radici e della sua memoria attraverso luoghi e persone che mettono a confronto più generazioni.

Un qualcosa che in qualche modo ci vede anche noi protagonisti nella nostra vita.

 GIUSEPPE SPASIANO