Il Sorrento domenica si gioca il tutto per tutto
Contro il Melfi non bisogna sbagliare
SORRENTO – È come il suono dell’ultima campana che chiama alla raccolta i fedeli per non vedere scomparire del tutto questa squadra dai campionati professionistici.
La gara contro il Melfi, dopo la debacle di Messina che poteva essere rimediata, anche con un pareggio, che forse non era molto ma dava un diverso morale a tutto l’ambiente, suona come l’ultima spiaggia a cui aggrapparsi per restare nel limbo dei play out. Che sono diventati in queste ultime giornate una vera bagarre in cui mettere piede per poi, se tutto va bene, restare in quella Lega Pro Unica che ritorna come negli anni ’70, una categoria formata da tre gironi di venti squadre. Ma ad essa pensiamo un domani che potrebbe esserci anche la squadra della costiera sorrentina, oggi si pensa solo a questa partita che, insieme all’ultima della stagione, contro il Castel Rigone, vale tantissimo. Certo che avere dei rammarichi (?), in questo fatidico momento è solo come mettere ulteriori pensieri in testa a dei giocatori, specie in quelli del mercato estivo che forse li danneggerebbero in vista di questo incontro nel quale, come suol dirsi, è vietato sbagliare. Ad inizio campionato in qualche modo si pensava che non sarebbe stato alquanto disastroso, anche se l’obiettivo era quello di salvarsi nella coda del campionato. Ma poi si è visti vicino il paradiso e tutti si erano illusi che era a portata di mano, anche pensando a tutti i problemi che c’erano e ci sono. I play out sono, ed erano, il vero obiettivo che mesi fa la società si era prefissa e cercherà di agguantarli a tutti i costi e poi, se tutto andrà per il verso giusto, li si giocherà tutto. E per poter arrivare in questo porto, per poi uscirne vincitori, bisogna ragionare con una certa positività, quella che si è vista da Arzano in poi, che ha portato ben cinque risultati utili consecutivi, più la vittoria contro il Tuttocuoio, inframezzati dalle sconfitte di Martina Franca e Messina. E proprio quella in terra pugliese è forse la più cocente per come è avvenuta, perché dopo aver pareggiato non si è saputi sfruttare l’uomo in più. Ma le somme le tireremo dopo la gara esterna contro il Castel Rigone, in queste ore è la squadra del Melfi nei pensieri di tutti.
MISTER SIMONELLI – I pensieri a questo punto del campionato si fanno più vivi e stressanti, e dall’alto della sua esperienza mister Simonelli lo sa che questa partita contro i gialloverdi lucani decide non solo un campionato, ma forse il futuro di una squadra che fino a pochi anni fa lottava per la Serie B.
Scuotendo la testa e con la barba lunga rimarca che “è una partita importante, anzi importantissima in questo momento”. E nonostante che dal versante lucano arrivino notizie che in qualche modo si continui a festeggiare il raggiungimento di questo importante traguardo, egli è convinto che “il Melfi viene a disputare la sua partita. È una squadra che ha carattere perché conosco bene il suo allenatore”. Perciò ci vuole il migliore Sorrento, come quello visto nei cinque risultati utili consecutivi, ma dall’umore “giusto, perché ci vogliono sia la mentalità che l’ambiente giusti”. Stuzzicato sul fatto che in molte gare non si è riusciti a ribaltare il risultato afferma che “certamente non è un dato positivo”, e poi sulle squadre che parteciperanno ai play out stoppa tutti fermamente: “ Siamo concentrati sulla gara di domani e fare discorsi sul futuro è folle”. In queste ultime partite non si ha più l’obbligo di tenere d’occhio l’età media, il suo pensiero a riguardo è che “questi ragionamenti non lo ho mai fatti, ho schierato in campo gli uomini che avevo”. Come farà anche in questa gara del tutto per tutto. Sulla formazione come al solito non parla, dice solo che non sono convocati Cavallaro, Canotto, Caldore e Vitale. Allora appuntamento alla gara di domani contro i gialloverdi e con il ritorno dei tifosi storici che con i loro due striscioni vogliono contestare la società, ma non daranno il loro sostegno.
Gianni Simonelli Una formazione del Melfi
GIUSEPPE SPASIANO