Il Sorrento giocherà al massimo a Messina
Contro i peloritani si giocherà alla pari
SORRENTO – È la terzultima di campionato ed il lungo viaggio che ha portato i costieri sullo stretto li vedrà impegnati su un campo ostico ma non insormontabile.
Si giocherà contro quel caricato Messina che all’andata, grazie all’avvento di Grassadonia, quasi passeggiò contro un Sorrento che anche lui aveva cambiato allenatore dopo cinque sconfitte casalinghe. Ed all’epoca entrambe erano nelle zone basse ed erano distaccate di due punti, mentre oggi la situazione vede i giallorossi che sono quasi ad un passo dalla certezza della promozione, o meglio per dire permanenza, nella Lega Pro Unica, ed i sorrentini che devono entrare in questa zona certezza, o per lo meno restare in quella dei play out. Al novantesimo vedremo quale sarà il verdetto del campo dapprima per il team rossonero e poi quello che verrà dagli altri campi, ma principalmente da quello di Poggibonsi, poiché è di scena la Vigor Lamezia. Non sarà una gara facile, arbitrata da un arbitro di Lamezia Terme che ha fatto discutere non poco questa sua designazione da parte della lega, contro i peloritani che ormai da un po’ di tempo sono in ascesa, iniziata proprio a Sorrento, macinando pareggi e vittorie, intervallati da poche sconfitte. Se sarà quel Sorrento sbarazzino che ha ottenuto quei cinque risultati utili consecutivi e quello visto sette giorni fa, esclusa la trasferta di Martina Franca, forse anche i messinesi avranno qualche difficoltà. Nonostante che mancheranno due pedine fondamentali come D’Anna e Pisani, squalificati, più Soudant che è in fase di ripresa. Giocatori che ovviamente mister Simonelli saprà come sostituire.
MISTER SIMONELLI – Raggiunto telefonicamente, la sua voce sembra provenire da una catacomba di un anfiteatro, invece sono gli spogliatori di quello del Campo Italia, prima della partenza per lo stretto. Dall’altro capo parla di una gara non facile: “È una partita difficile ed importante, contro una squadra i cui numeri dicono che è di buona fattura ed ha giocatori che vantano una buona esperienza”. Il suo battere è come al solito e sull’atteggiamento che “mi auguro che sia sempre quello. E giocheremo al massimo ed il meglio possibile”. La settimana come al solito dopo una vittoria ha sempre un pizzico di buon umore, tutti si sono allenati con una buona lena ed anche con uno spirito diverso, ma concentrati su una partita che è fondamentale. Anche se lui smorza dicendo che “la settimana è trascorsa come sempre e bene, ed abbiamo attuato sempre gli stessi allenamenti, calci da fermo e tutto quello che riguarda quello che si deve mettere in campo”. Sarà un Sorrento che non deve tirarsi indietro, perché nonostante le due pedine fuori gioco, ha i giocatori che possono dare un certo fastidio alla squadra di mister Grassadonia, e Simonelli sembra fiducioso perché “abbiamo battuto Foggia, Teramo ed altre buone squadre”. Parlavamo prima dei giocatori che non prenderanno parte alla partita e sulla formazione come al solito non si sbilancia perché la deciderà all’ultimo momento. Ma quello che sa è che in questa partita bisogna “dare il massimo”, per potere essere in corsa verso una meta che fino a qualche giornata fa sembrava una chimera, sperando che non resti tale.
LA SQUADRA PELORITANA – Dall’avvento di mister Grassadonia (3-5-2 o 3-4-3), proprio nell’incontro di andata a Sorrento, ha avuto una escalation che ha portato la squadra dello stretto verso la quasi Lega Pro Unica, e verso un cambiamento di ben dieci giocatori, sia in uscita che in entrata. All’uscita di Bolzan, Di Stefano, Guilana, Scoponi, Gherardi, Guadalupi, Parachì, Piovi, Siciliano e Chiaria, sono entrati due difensori: D’Aiello (’86), buona esperienza in Serie B e Pepe (’89), nativo di Vico Equense, Serie B, 1^ e 2^ Divisione e D. Poi tre centrocampisti: Franco (’92); Squillace (’89), 1^e 2^ Divisione; Zaine (nativo di Santa Lucia, ’93), ed infine ben cinque attaccanti: Bernardo (ex, ’86), Serie A e B, 1^ e 2^ Divisione; Bonanno (’95; Caturano (’90), Serie A e B, 1^ e 2^ Divisione), De Vena (’92) e Pagliaroli (’93). Una specie di rivoluzione che ha finito di essere benefica con il trascorrere della giornate e come si vede ha lasciato poco agli avversari. Certo di fronte ci saranno due squadre che stanno giocando delle buone partite e vedremo alla fine come andrà.
Giovanni Simonelli Gianluca Grassadonia
GIUSEPPE SPASIANO