Re Leone ruggisce allo Stadium. La Juventus batte il Livorno 2 a 0, sempre +8 sulla Roma.

7 aprile 2014 | 00:00
Share0
Re Leone ruggisce allo Stadium. La Juventus batte il Livorno 2 a 0, sempre  +8 sulla Roma.

La Juventus abbatte il  Livorno e l'euforia giallorossa. Restano altre sei partite e altrettante potenziali trappole, ma la Juventus è una spietata macchina da guerra contro le piccole e dentro lo Stadium (16 vittorie su 16) non pare possibile batterla in nessun modo. Il distacco che torna a +8 è rassicurante per i tifosi juventini, ma la scioltezza con la quale la squadra di Conte ha battuto il Livorno è deprimente per l'ambiente romanista, che deve ricominciare tutto da capo. E Conte è riuscito anche dosare le fatiche, a recuperare uno smagliante Llorente, a fare riposare un pochino Tevez e avere conferme da Asamoah e Lichtsteiner, oltre che dalla difesa. La Juve c'è, magari non brillante come all'inizio, ma c'è. Come sempre  in testa alla classifica. In uno stadio che riesce a essere pieno anche di lunedì alle 19,  i bianconeri iniziano concentrati, dosando la foga e le energie, ma conservando una pressione costante sul Livorno che non riesce a mettere il naso al di là della metà campo per quasi mezzora. Tevez sfiora il gol in due occasioni al 7' e all'11', mentre gli amaranto balbettano a centrocampo, perdendo palloni vitali e lasciando alla difesa della Juventus di prendere sempre il sopravvento. In uno scenario a loro nettamente favorevole, i bianconeri mancano tuttavia di incisività e non concretizzano il predominio, come al 19' quando Chiellini sbaglia in modo grossolano un rigore in movimento. E' una situazione che finisce per affievolire la verve offensiva dei bianconeri, sicuri di avere la partita in pugno e quindi via via meno aggressivi, tolto lo spiritato Lichtsteiner, sempre in movimento e alla ricerca della penetrazione dalla fascia. Nonostante questo, è troppo fragile la difesa del Livorno perché alla lunga non ceda. Ci pensa Llorente, fin lì protagonista di un opaco galleggiamento sulla trequarti. In tre minuti da grande centravanti, prima si gira in area e con la velocità un cobra, prima lascia Valentini come una statura, poi fulmina Bardi. E' il 32': la rete stordisce il Livorno che ha una reazione al contrario e si lascia andare. Così tre minuti dopo, lo stesso Llorente spedisce in rete di testa un corner perfetto di Pirlo. Ad aiutarlo c'è Bardi che compie più di mezza papera nel controllare un'incornata insidiosa, ma non esattamente imprendibile. Sfiora di nuovo il gol anche Tevez, con un bel tiro a giro dal limite dell'area. Nulla di particolare nella ripresa, la Juventus controlla bene e và più volte vicina al gol, Livorno non pervenuto. Nel finale, l'arbitro Geravsoni, non se la sente di decretare un evidente rigore su Marchisio. Capitolo Livorono chiuso, ora teste e gambe pronte per l'assalto alla semifinale di Europa League.