NA 12/5/14 Il prof. Marcello Cesa Bianchi e il dr. Alberto Del Grosso ancora insieme al Suor Orsola Benincasa

14 maggio 2014 | 00:00
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NA 12/5/14 Il prof. Marcello Cesa Bianchi e il dr. Alberto Del Grosso ancora insieme al Suor Orsola Benincasa
NA 12/5/14 Il prof. Marcello Cesa Bianchi e il dr. Alberto Del Grosso ancora insieme al Suor Orsola Benincasa
NA 12/5/14 Il prof. Marcello Cesa Bianchi e il dr. Alberto Del Grosso ancora insieme al Suor Orsola Benincasa
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NA 12/5/14 Il prof. Marcello Cesa Bianchi e il dr. Alberto Del Grosso ancora insieme al Suor Orsola Benincasa
NA 12/5/14 Il prof. Marcello Cesa Bianchi e il dr. Alberto Del Grosso ancora insieme al Suor Orsola Benincasa

Si rinnova Il sodalizio tra il PROF. MARCELLO CESA-BIANCHI E IL DR. ALBERTO DEL GROSSO AL SUOR ORSOLA BENINCASA.

Dopo il successo dello scorso anno, il Prof. Marcello Cesa-Bianchi e il  Dr. Alberto Del Grosso, ancora una volta insieme al Suor Orsola Benincasa alla lezione conclusiva del corso di “Psicologia dell’invecchiamento”.

Anche quest’anno il Prof. Marcello Cesa-Bianchi, ha tenuto presso il Suor Orsola Benincasa di Napoli, il corso di “Psisologia dell’invecchiamento” una disciplina che ha visto la luce proprio nell’ateneo della città partenopea.

E’ proprio Cesa-Bianchi ad asserire che "la vecchiaia non è una malattiama una ulteriore opportunità" per coloro che si mantengono propositivamente attivi continuando ad esprimersi creativamente proprio nel periodo della vita che rappresenta il massimo accumulo in termini di esperienza.

Anche Pascal asseriva che ”…la natura è nel movimento”. Da tempo ormai è stato messo in evidenza come l’attività fisica migliora la perfusione cerebrale e l’efficienza cognitiva. Proprio in base a questi dati il Prof Cesa-Bianchi sostiene che non possiamo rimanere immobili ad osservare passivamente che la nostra vita scorra senza il nostro contributo attivo. Da anziani è indispensabile continuare a coltivare interessi, attività, relazioni, progetti e quant’altro possa contribuire a mantenere attiva anche l’attività cerebrale.

Ricordiamo che Cesa-Bianchi è stato allievo di Padre Agostino Gemelli e proprio con lui si è specializzato in Psicologia dopo essersi laureato in Medicina. Inoltre da circa una quarantina d’anni è impegnato nel sociale ricoprendo la carica di Presidente dell’Associazione Paolo Pini. E' autore di innumerevoli articoli su prestigiose riviste scientifiche e di oltre 50 libri, senza contare le tre lauree honoris causa che gli sono state assegnate: nel 1999 dall’Università Cattolica, nel 2002 proprio al Suor Orsola Benincasa in Scienze della Comunicazione e nel 2012 a Torino in Psicologia.

Da alcuni anni e con l’aiuto dei suoi assistenti, le lezioni del Prof. Marcello Cesa-Bianchi al Suor Orsola Benincasa si avvalgono di ospiti DOC che partecipando saltuariamente danno il loro prezioso contributo in esperienze che ben si affiancano alle lezioni teoriche trasferendo negli studenti forti emozioni, diventando una consuetudine molto apprezzata.

Dopo la documentarista Barbara Kornfeld che ha raccontato le sue esperienze vissute nella realizzazione di alcuni documentari sugli anziani e delle due esperte nel campo della riabilitazione la dott.ssa Giuliana De Rosa e la Psicologa-Musicoterapeuta D.ssa Elena De Rosa che hanno raccontato e portato le loro esperienze alla platea di studenti, è arrivato il momento del ritorno del poliedrico giornalista Dott. Alberto Del Grosso, che nell’ora avuta a disposizione dal Prof. Cesa-Bianchi, ha ripercorso le tappe più significative della sua vita, dalla adolescenza vissuta tra privazioni e paure della seconda guerra mondiale ai teneri ricordi di lontani amori; dagli studi e sacrifici in terra americana, ai forti reportage foto-giornalistici anche in zone di guerra.  Ricordiamo che Del Grosso oltre che giornalista-fotoreporter è stato nei servizi di sicurezza avendo tra i suoi incarichi con il governo americano, quello del coordinamento e sicurezza degli spostamenti al seguito di diversi presidenti degli Stati Uniti.

Il Dr. Del Grosso, come sempre si è posto ai presenti in forma più amichevole scavalcando il naturale ostacolo che rappresenta una cattedra dando un taglio molto informale e poco accademico al contatto con gli studenti.

In accordo alla famosa frase di Gabriel Garcia Marquez La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”, Del Grosso da navigato “anchor-man” ha iniziato il suo racconto catalizzando gli studenti fin dalle prime battute che in alcuni passi lo hanno applaudito all’unisono.  

Infine ha ricordato le sue esperienze nel mondo dello spettacolo e della televisione con particolare riferimento a quella con Eduardo De Filippo.

Del Grosso, giornalista fotoreporter divenuto di fama internazionale, ancora oggi ricopre cariche importanti come quella di Garante del Lettore di Positano News, di Capo Ufficio Stampa dell’Accademia Alta Cultura Europa 2000. Non c’è evento a Napoli che non registri la sua presenza di cronista e di fotoreporter.

Non si può non citare l’attività parallela che Alberto da qualche anno affianca a quella di giornalista che è quella di autore e regista di spettacoli teatrali di grosso successo, quasi tutti improntati sulle tradizioni più belle della cultura partenopea e del panorama musicale italiano.

Alberto, da buon padre di famiglia prima e nonno poi, ha concluso il suo intervento, consigliando agli studenti, data l’attuale situazione della società odierna, di cercare di non scendere mai a compromessi con la propria coscienza e dignità, di credere ancora in quei valori oggi considerati persi e di ritornare a vedere la famiglia come una grande squadra col motto “uno per tutti e tutti per uno”.

Il Prof. Cesa-Bianchi nel definire Alberto Del Grosso un esempio tangibile di notevole capacità e lucidità mentale, lo ha ringraziato per aver accettato il suo invito.

Alberto a sua volta, ha ringraziato il Prof. Marcello per averlo voluto ancora una volta accanto a lui e gli studenti che lo hanno seguito con interesse,  e con un rito quasi maniacale, ha estratto la copia del libro “Vecchio sarà lei!“, gelosamente custodita e donatogli da Cesa-Bianchi nel loro primo incontro, per farsi apporre la relativa dedica ormai arrivata alla quarta edizione quasi a testimonianza di stima tra i due grandi personaggi.

Ancora un successo per l’iniziativa di cui mi sono fatto promotore, per la cattedra ed i suoi protagonisti, ma soprattutto per gli insegnamenti e le esperienze che ho avuto modo di fare per aver conosciuto persone dallo spessore di Cesa-Bianchi e Del Grosso e che ritenevo giusto poter condividere con gli altri.

Umberto Santacroce