Rivive l’organo a canne della Chiesa del Rosario a Sorrento

1 maggio 2014 | 00:00
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Rivive l’organo a canne della Chiesa del Rosario a Sorrento

Per trent’anni abbandonato ed oggi risuona

SORRENTO – Era stato abbandonato all’incuria del tempo per trent’anni ma dopo un accurato e sapiente restauro è ritornato a suonare l’organo a canne della Chiesa del Santo Rosario di Sorrento.

Dopo il restauro e la riconsegna alle rispettive chiese di Priora, San Giuseppe (Sant’Agnello), Massaquano (Vico Equense) e Scanzano (Castellammare di Stabia), ha rivisto la luce e ricominciato a ritornare ad emettere i suoi soavi suoni anch’esso, grazie alla sapienza, alla passione ed alla laboriosità di un organaro della penisola sorrentina, Giuseppe Aiello. Tutto questo è dovuto grazie all’iniziativa ed all’intraprendenza del priore dell’Arciconfraternita del SS.mo Rosario, Carlo Incoronato, che spronato a più riprese dal direttore dell’ufficio musica sacra della curia, Mons. Angelo Castellano, e dai confratelli e consorelle dello stesso Pio Sodalizio, ha avviato l’importante opera di recupero e restauro di quest’organo, che era ormai troppo tempo che attendeva di poter far risuonare ancora una volta tutta la brillantezza dei suoi timbri.

Ora la grande attesa, insieme alla grande ansia, sono terminate e si sono tramutate in un mix di gioia e felicità, quando nella sera del 30 aprile, alle 19.30 finalmente l’organo della Chiesa del Santo  Rosario è tornato a far risentire la sua ‘voce’ con un concerto inaugurale, tenuto dal Duo Darclee, con il soprano Antonia Emanuela Maria e l'organista Paolo Scibilia e la partecipazione del violinista Paolo Di Lorenzo. In programma musiche di J. da Todi (1233 – 1306), Canto della Maddalena (Laudario di Cortona); A. Vivaldi (1678 – 1741), Domine Deus (Gloria RV 589); Quia respexit (Magnificat RV 611), G. F. Haendel (1685 – 1759); Oh mio Signor (Serse), W.A. Mozart (1756 – 1791); Laudate Dominum (Vesperae Solemnes de Confessore, KV 339); J. S. Bach (1685 – 1750), Interludio strumentale violino e organo; L. Cherubini (1760 – 1842), Ave Maria; S. Mercadante (1795 – 1870), Salve Regina; G. Verdi (1813 – 1901), Ave Maria (Otello); P. Mascagni (1863 – 1945), Ave Maria (su Intermezzo di Cavalleria Rusticana); G. Bizet (1838 – 1875) Agnus Dei.

GIUSEPPE SPASIANO