Sorrento, giocare una gara superiore contro l’Arzanese
Nonostante la squadra rabberciata, dimostrare di non essere inferiori
SORRENTO – I rossoneri anche se hanno preso la quaterna nella gara di andata della semifinale di Play Out che lascia poche speranze di ribaltarla, vogliono dimostrare di giocarsela alla pari e di non essere secondi a nessuno.
Le quattro reti hanno lasciato ad inizio settimana molto amaro in bocca e gli animi esterrefatti per sia come è avvenuta che per come, in qualche caso, l’arbitro e la sua terna ci ha messo lo zampino. Le cose si sono un poco calmate soltanto a metà della settimana quando si è ripresi a calcare il manto sintetico del Campo Italia ed a provare e riprovare i vari schemi per affrontare la gara di ritorno del play out contro i biancocelesti arzanesi che hanno quasi un piede nella finale. Ci vorrebbe un miracolo, che come a volte la storia ha insegnati, ma solo in pochi casi, esso è avvenuto, poi se ci mettiamo che ci sono tre squalificati: Villagatti, Pisani ed Imparato più l’infortunato Pantano ed i semi acciaccati Miranda, Terminiello e Licata, il traguardo sembra arduo da oltrepassare. Quello però che si vuol dimostrare in casa sorrentina e che, nonostante la squadra ridotta quasi all’osso, di non essere secondi ad un Arzanese che nella gara di andata ha avuto il vento in poppa dopo aver siglato la seconda rete. Quello che è accaduto otto giorni fa, anche se fa ancora male, è un ricordo, che sarà forse amaro, che deve restare tale e bisogna pensare di avere la giusta concentrazione in questa gara di ritorno del play out da disputare con un ritmo eccezionale.
MISTER SIMONELLI – Anche in questa settimana qualche urlo è volato durante gli allenamenti, ma ce ne sono stati anche di sprono per scendere in campo con una buona concentrazione e di non sciogliersi alle prime avvisaglie di non poter riuscire nell’intento di arrivare verso la rete avversaria. Mister Simonelli crede poco nell’impresa: “Crederci? Sgombriamo il campo da ogni equivoco, realisticamente è difficile”. Ma pensa che i suoi potrebbero giocare una partita con una buona concentrazione: “Se trovano lo spirito giusto si può giocare una buona gara”. Il dolore su cui il dente batte è quello della difesa che è rimasta orfana di ben tre giocatori di una certa importanza e tutto “è accaduto al momento ed al posto sbagliato”, in un incontro che rivisto “non è stato giocato male ed anche in fase offensiva fino alla mezzora, certo che siamo stati poco aggressivi”. Ma tutto il discorso ruota sempre attorno a questa sciagurata partita, che segna per qualche verso il destino dei rossoneri, ed anche a quello che ha messo in atto l’arbitro. Su di lui il mister parla poco, ma ribadisce che ci sono due tipi di essi: “Uno che lo fa apposta ed uno che non è bravo”. Ma rivedendo quello che è accaduto a Pisani quando è stato espulso, dice la sua che “egli ha sbagliato valutazione, per me era da ammonizione”. E rivedendo il tiro di Maiorino che al 27’ della ripresa, da buona posizione, termina fuori e che poteva essere di vitale importanza, ha qualche rammarico: “È chiaro che se lo avesse realizzato era diverso, li è arrivato stanco e defilato, e da come ho capito ha avuto difficoltà nel muoversi al momento del tiro”. Ora gli serve una gara con un lavoro completo in tutto, non solo a lui ma anche a tutta la ciurma per dimostrare che il Sorrento non è quella squadra che è stata in balia del mare arzanese all’andata e che la rimonta in campionato non è stata vana.
GIUSEPPE SPASIANO