A Massaquano di Vico Equense festeggiata la ‘Madonna delle Rose’

10 giugno 2014 | 00:00
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A Massaquano di Vico Equense festeggiata la ‘Madonna delle Rose’

Al rientro della processione migliaia di petali di rose scendono dal campanile

VICO EQUENSE Nella amena collina dove sorge la frazione vicana di Massaquano si celebra una festività che è sentita non solo fra i cittadini equani ma anche tra quelli dei paesi limitrofi.

Essa cade ogni anno il martedì  dopo la Pentecoste e si tratta delle celebrazioni per Santa Maria a Chieia, meglio conosciuta come ‘La Madonna delle Rose’ . La festività viene celebrata  ogni anno sempre con un'intensità che non ha paragoni, dove il sentimento religioso s'intreccia con il sapore della tradizione e della cultura che non ha eguali nell'area della costiera sorrentina. Il momento sentito di più delle celebrazioni è la lunghissima processione che dal villaggio di Massaquano arriva fino al Convento di San Francesco, percorrendo l'antica strada pedonale che collega i due borghi. Poi, dopo la celebrazione eucaristica che ha luogo proprio nell’antico convento della Famiglia Francescana, la statua ritorna nel luogo di partenza, e secondo un’antica tradizione deve far rientro nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in Massaquano entro le ore 14.00, se no deve restare presso il convento Francescano. La processione termina con la tradizionale pioggia di petali di rose, in una piazza gremita all'inverosimile. La storia narra che Padre Nunzio Infante, parroco, ha iniziato la tradizionale usanza del pellegrinaggio da Massaquano al convento di San Francesco, nella vigilia della festa che avviene ogni anno durante il martedì di Pentecoste. Egli ricorda tutto quello che gli è stato tramandato dai vecchi Padri che insegnavano presso il convento durante gli anni del collegio. Fu rinvenuta dopo l'anno mille nell'uliveto, dove oggi c'è il cimitero, vicino al convento che è situato nella frazione di San Salvatore, l'icona della Madonna dai confratelli della benemerita Confraternita di Massaquano (una tra le più antiche d'Italia), così istituirono il culto di andare a visitare ogni giorno quel luogo. La Madonna che fu rinvenuta era scolpita nel tufo, in seguito fu dipinta ed oggi è murata nella chiesa del convento intitolata a Santa Maria a Chieia, proprio come il nome della confraternita di Massaquano e durante la processione viene utilizzata proprio l'icona della Madonna di questa chiesa. Nonostante che il pellegrinaggio e questa tradizione appartengono ad un piccolo paesino, non si deve sottovalutare la sua importanza, perché questa Madonna è venerata anche a New York insieme a San Gennaro. Questo forse perché nella città della ‘Mela’ c’è la presenza di molti cittadini di Vico Equense, che sono emigrati in America nei secoli scorsi. Dopo un lungo tragitto, una celebrazione religiosa, il ritorno e la fatica degli uomini che immettono nel sorreggere la statua per farla risalire le scale della chiesa, tra migliaia di persone entusiaste nella piazza, dal campanile cadono una quantità inimmaginabile di petali di rose. Un cerimoniale così forte al quale non si può restare indifferenti, infatti oltre alle centinaia di mani che battono freneticamente come un cuore innamorato della madre celeste, si possono notare anche volti di anziani e giovani rigati dalle lacrime dovute o alla richiesta di qualche favore prontamente esaudito dalla ‘Madonna delle Rose’ o il semplice fatto di emozionarsi per essere stati testimoni di una celebrazione tanto pregnante di significato. Un’ulteriore curiosità, questa volta culinaria, raccolta fra gli abitanti del borgo è quella che nel giorno della festa della Madonna, sulle loro tavole ci devono essere cento polpette, non una in più e non una in meno, secondo un antica tradizione tramandata dai padri equani fino ai nostri giorni.

                                                     Le foto di Rosario Criscuolo

GIUSEPPE SPASIANO