Bus si ferma a Pozzopiano a Piano di Sorrento

21 giugno 2014 | 00:00
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Bus si ferma a Pozzopiano a Piano di Sorrento

Al confine con Sant’Agnello si maciullano le cinghie di trasmissione

PIANO DI SORRENTO – Parafrasando il titolo di un famoso libro “CRISTO si è fermato ad Eboli”, esso è può calzare a pennello sull’ennesimo episodio capitato ai mezzi pubblici e che è ricaduto come un boomerang sui fruitori del trasporto pubblico locale. 

Infatti nel pomeriggio di venerdì 20 giugno, l’autobus in servizio sulla linea Massalubrense – Spiaggia Meta, partito alle ore 16.00, arrivato a Sant’Agnello di fronte alla Chiesa dedicata a San Biagio, al confine tra le due cittadine di Piano e Sant’Agnello, subito dopo aver effettuato la fermata posta lungo il Corso Italia, i passeggeri ed il conducente hanno avvertito un rumore sordo. Anche alcuni centauri, in sella ai loro motocicli, trovatisi a passare nel momento in cui avveniva il tutto cercavano col suono dei loro clacson, di richiamare l’attenzione dell’autista, che fatto pochi metri dopo la dismissione dalla fermata scendeva per cercare di capire cosa stava accadendo. Non rendendosi conto della gravità dell’accaduto, il conducente chiamava il soccorso presso il deposito EAV di Sorrento, dicendo di avere problemi. Purtroppo il problema era più grave del previsto, l’auto del soccorso per caso si trovava proprio dietro l’autobus in questione, perché nel frattempo alla spiaggia di Meta si trovava un suo simile era in avaria e di conseguenza impossibilitato a proseguire il proprio turno di servizio. Tornando all’autobus che si è fermato in località Pozzopiano, i meccanici che come dicevamo per puro caso si trovavano dietro l’autobus in avaria, aprendo il vano motore hanno avuto una brutta sorpresa, tutte e due le cinghie di trasmissione si erano rotte ma non un semplice spezzarsi ma addirittura si erano come maciullate a furia di girare su quelle pulegge. L’autobus col numero aziendale 2107, protagonista suo malgrado di questa spiacevole ed incresciosa vicenda, era stato come si dice in gergo ‘appena rimesso in linea’, subito dopo essere uscito dal garage aziendale per altre riparazioni. A questo punto come diceva il buon Antonio Lubrano: “… la domanda sorge spontanea…”, ma stiamo parlando di un’azienda che garantisce i mezzi pubblici o del famoso Cicciotto Cartofer che fa le autodemolizioni? Ultimamente pare proprio che siamo di fronte alla seconda ipotesi, in quanto il servizio manutenzione è carente ma non per colpa dei meccanici o dei manutentori, ma bensì perché mancano i pezzi di ricambio per gli autobus e per i treni dello stesso gruppo, basti pensare che addirittura  manca l’olio lubrificante per i motori degli autobus. A volte i poveri operai sono costretti a togliere qualche pezzo semi buono da qualche autobus dismesso che si trovano all’interno del deposito per poi adattarlo sui mezzi che sono quotidianamente sulle nostre strade. Andando avanti di questo passo, forse si rischia di mettere in serio pericolo l’incolumità del personale EAV e dei passeggeri che prendono il mezzo pubblico per recarsi al lavoro o semplicemente per spostarsi da un comune all’altro della nostra penisola sorrentina.

   Foto di Rosario Criscuolo

GIUSEPPE SPASIANO