E’ vero che la mafia favori’ lo sbarco in Sicilia degli alleati?

20 giugno 2014 | 00:00
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E’ vero che la mafia favori’ lo sbarco in Sicilia degli alleati?
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E’ vero che la mafia favori’ lo sbarco in Sicilia degli alleati?
E’ vero che la mafia favori’ lo sbarco in Sicilia degli alleati?
E’ vero che la mafia favori’ lo sbarco in Sicilia degli alleati?

Si parla di una lettera di Lucky Luciano, nel 44 residente in America, indirizzata ai capetti delle cosche locali. Tale missiva fu recapitata in Italia dai servizi segreti e poi distrutta (almeno mai piu' ritrovata).

Lo sbarco in Sicilia o Operazione Husky, come venne chiamata dagli Alleati, fu un’operazione veloce che vide gli Alleati vincitori. A questa operazione presero parte 160.000 uomini tra americani e inglesi. L’attacco fu deciso da questi nella Conferenza di Casablanca che fu effettuata il 14 gennaio 1943 e mise a capo della spedizione Dwight Eisenhower. Prima che gli Alleati si preparassero allo sbarco numerosi elementi dell’esercito americano furono inviati nell’isola per prendere contatti con persone determinate e per suscitare nella popolazione sentimenti favorevoli agli alleati. Quando il 10 luglio 1943 gli americani sbarcarono sulla costa sud della Sicilia, il generale George S. Patton raggiunse Palermo in soli sette giorni. I primi segnali dell’invasione si ebbero già un mese prima, con la presa dell’isola di Pantelleria, primo lembo di terra italiana a cadere in mano alleata, seguita dalla caduta dell’isola di Lampedusa il 13 giugno. A Pantelleria, dopo un violentissimo bombardamento aereo, il comandante italiano chiese e ottenne da Mussolini il permesso di arrendersi facendo credere di non avere scorte idriche. In realtà le capaci caverne dell’isola, che già ospitavano degli hangar  per l’aviazione, erano in grado di offrire un riparo sicuro a tutta la popolazione civile e militare dell’isola, e le scorte idriche e alimentari erano tutt’altro che esaurite. Gli alleati fecero circa 11.000 prigionieri tra le forze italiane. Gli italiani  contavano su 220.000 uomini dei quali 170.000 erano combattenti. Molte unità costiere erano inoltre prive di armamento pesante. Le forza da sbarco erano protette e scortate da una formidabile flotta combinata e contava quattro navi da battaglia più altre due di riserva ad Algeri. La Sicilia fu occupata in soli 38 giorni esattamente il 17 agosto 1943.

Sul fiume Simeto fu combattuta una durissima battaglia che impegnò gli inglesi dell’VIII Armata, bloccando la loro avanzata verso Catania. Il 16 luglio gli americani arrivarono ad Agrigento. Nonostante la combattività e il valore di gran parte delle forze dell’Asse (non solo le efficienti unità tedesche), la Sicilia fu occupata in soli 38 giorni quando, il 17 agosto, le truppe Alleate entrarono a Messina,dopo aver conquistato Palermo il 22 luglio e Catania il 5 agosto. I tedeschi con un ponte di barche riuscirono a trasferire in Calabria la gran parte delle loro truppe e dei loro mezzi, a differenza degli italiani che abbandonarono molti dei loro. Quasi dopo un mese ci l’armistizio di Cassibile . In questo link si vede l’armistizio di Cassibile o armistizio corto, siglato segretamente il 3 settembre del 1943 ,  è l’atto con il quale il Regno d Italia cessò le ostilità contro le forze Alleate , nell’ambito della seconda guerra mondiale . In realtà non si trattava affatto di un armistizio, ma di una vera e propria resa senza condizione. Poiché tale atto stabiliva la sua entrata in vigore dal momento del suo annuncio pubblico, esso è comunemente citato come “8 settembre”, data in cui, alle 18:30, fu reso noto prima dai microfoni di Radio  Algeri da parte del generale Dwight Eisenhower e, poco più di un’ora dopo, alle 19:42, confermato dal proclama del  maresciallo Pietro Badoglio trasmesso dai microfoni dell’ EIAR.

Alberto Del Grosso

Garante del Lettore