Il superyacht Moonraker a Marina di Cassano

29 giugno 2014 | 00:00
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Il superyacht Moonraker a Marina di Cassano

Ha messo in mostra tutto il suo splendore in poco tempo

PIANO DI SORRENTO – Sono bastate poche ore per mettere in luce nel porto di Marina di Cassano questo superyacht che nella giornata di sabato 28 giugno ha fatto sfoggio della sua maestosità specie di notte con le sue luci che lo bordavano nei lati.

Arrivato nel medio pomeriggio, alle ore 17,00 circa, il natante battente bandiera delle Isole Marshall è stato una ‘vista’ per tutti i bagnanti che non solo assiepavano gli stabilimenti limitrofi il molo di sottoflutto, ma anche di quelli che sostavano lungo l’arenile. Uno stile basato su quello del Mangusta 165 e ne ricalca quasi la fotografia, solo in varie parti è stato modificato, come ad esempio lateralmente ha la finestra del salone di nuova concezione e la sovrastruttura che è stata ridisegnata come volevano i proprietari. È stato messo in mare solo quest’anno dal cantiere Overmarine Srl di Viareggio, i suoi designer esterni sono opera di Stefano Righini design, un uomo che dato la sua impronta anche ad altri superyacht. Il suo stile aerodinamico, come si può vedere, è sfoderato tutto nella lunghezza dei suoi circa cinquanta metri con i dieci circa di larghezza. Lo scafo, sia la carena che le sovrastrutture, è in materiale GPR (glass-reinforced plastic), ossia è la cosiddetta vetroresina o VTR che è un tipo di plastica rinforzata con vetro, in forma di tessuti o TNT (tessuto non tessuto, feltro a fibre orientate casualmente) impregnate con resine termoindurenti, in genere liquide e a base di poliestere, vinilestere o epossidica, che induriscono dopo la lavorazione per intervento dicatalizzatori e acceleranti. La sua stazza lorda è di 488 tonnellate con tre motori diesel MTU modello 16V 4000 M93 e sviluppa una velocità che va dai 40 ai 36 nodi, la capacità del suo serbatoio carburante è di quarantamila litri, mentre quello d’acqua è di quattromila. Come si vede è un superyacht che può ottemperare alle lunghe distanze senza temere quasi nulla, solo in gravi condizioni avverse, deve per natura di cose, fare una sosta. Prima che approdasse nel piccolo scalo carottese, esso proveniva dal Principato di Monaco ed aveva fatto scalo a Saint Tropez ed a Viareggio, poi nella mattinata di domenica 29 giugno il natante di proprietà della Ajax Estates Holdings – North York, Canada (ndr), ha fatto rota verso l’isola verde di Ischia, dove tuttora è all’ormeggio. I suoi interni, prendendo come punto di riferimento il superyacht Mangusta 165: cabine, saloni, plancia e tutti gli arredi costruiti con dei legni particolari, sono da sogno vederli. Specie vedere gli esterni dove si ci può intrattenere o seduti o farsi una piccola rinfrescata nella piccola piscina. In poche parole un superyacht che si dovrebbe visitare, ma se ciò non lo si può fare, lo si può ammirare la prossima volta che ritornerà nel porticciolo carottese, la settimana prossima.

GIUSEPPE SPASIANO