Sorrento al palo? Immobile no

7 giugno 2014 | 00:00
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Sorrento al palo? Immobile no

Dal Campo Italia all’Olimpico di Torino. La squadra rossonera vuol risorgere

SORRENTO – Una scossa di vitalità la da Ciro Immobile che partendo dalle giovanili del Sorrento approda in maglia granata ed alla fine è il capocannoniere della Serie A sbaragliando tutti.

Il sogno che ogni ragazzo ha quando inizia a calcare i campi di calcio, specie quelli di ‘periferia’, è quello che un giorno di poter arrivare in una grande squadra della massima serie. Quel sogno, dopo anni di sacrifici, è diventato più che una realtà, dopo questa bella stagione con la maglia del Toro, con la quale ha incornato per ben ventidue volte le porte avversarie, è stato convocato nella nazionale di Prandelli. È da qualche ora insieme agli altri 23 azzurri, compresa la riserva, sono sbarcati in terra carioca per riportare in Italia un sogno che può dare una scossa ad una nazione che sembra, in questi anni, una nave che ondeggia pericolosamente in un mare di mezza tempesta.

CIRO IMMOBILE – Nato alle falde del Vesuvio, e specificatamente a Torre Annunziata, il 20 Febbraio del 1990, inizia a calcare, e per sua fortuna, non più la polverosa terra battuta del Campo Italia, ma quel manto artificiale, o come volete chiamarlo sintetico, che lo lancerà verso altri lidi in futuro.

Con agli allievi rossoneri, nella stagione 2007-2008 realizza trenta reti, tra cui una doppietta ai pari età del Torino che impressiona gli osservatori della Juventus.

Nel 2008, a 18 anni, viene quindi acquistato per ottanta mila euro, sotto consulenza di Ciro Ferrara, proprio dal club bianconero per giocare con la formazione Primavera; il 23 febbraio 2009 da un valido contributo alla vittoria del Torneo di Viareggio, mettendo a segno una doppietta nella finale vinta contro la Sampdoria.

Il suo esordio in Serie A avviene il 14 marzo 2009 in Juventus-Bologna (4-1), quando subentra nei minuti di recupero al posto di Alessandro Del Piero. Mentre il 25 novembre 2009 c’è il suo esordio anche nella coppe europee, quando prende il posto al 23' della ripresa di Del Piero in Bordeaux-Juventus (2-0), valevole per la fase a gironi della Champions League.

Il 15 febbraio 2010 partecipa e conquista nuovamente il Torneo di Viareggio e nella finale vinta contro l'Empoli (4-2) realizza una tripletta. Nella stessa manifestazione calcistica è stato nominato miglior giocatore ricevendo il "Golden Boy" ed ha anche ottenuto il titolo di capocannoniere con dieci reti. Nella partecipazione alle due edizioni ha eguagliato il record di 14 reti realizzato da Renzo Cappellaro ed inoltre, realizzando 10 gol, ha battuto il record di maggiori reti realizzate in una singola edizione del torneo.

Da quelle iniziali stagioni nelle giovanili rossonere il percorso è sempre più in discesa ed il 1 luglio 2010 passa in prestito al Siena insieme a Luca Marrone.

Con i bianconeri debutta il 13 agosto 2010 in Siena-Ternana (2-0), valevole per il secondo turno di Coppa Italia, e subentra al 31' del secondo tempo al posto di Emanuele Calaiò. Ed esordisce in campionato alla quarta giornata contro il Cittadella (3-1 per i toscani), subentrando al 10' della ripresa ancora al posto di Calaiò, prima si fa parare un calcio di rigore da Andrea Pierobon e poi si fa espellere a dieci minuti dal termine per proteste. Segna la sua prima rete tra i professionisti il 27 ottobre 2010 contro il Lecce (sconfitta per 3-2), gara valida per il terzo turno di Coppa Italia, superando l'estremo difensore avversario con un piatto destro. La prima rete in campionato arriva il 20 novembre contro il Portogruaro, ma tra i senesi non trova più  spazio è così il 25 gennaio 2011 passa in prestito al Grosseto e con loro esordisce quattro giorni dopo nella trasferta vinta contro il Vicenza (0-1 il finale), sostituendo Ferdinando Sforzini al 19', sempre della ripresa. Segna la sua prima ed unica rete con i maremmani il 18 febbraio nel derby contro l'Empoli.

Il 17 agosto 2011 viene ceduto in prestito al Pescara, in Serie B e realizza con loro la sua prima rete alla prima giornata di campionato contro il Verona (vittoria per 1-2), sbloccando l'incontro con un colpo di testa su assist di Zanon. Mentre nella la settimana seguente, nella gara Pescara-Empoli (3-2), mette a segno la sua prima doppietta in campionato.  Il 30 gennaio 2012 la Juventus cede metà del cartellino al Genoa per 4 milioni di euro, lasciandolo in prestito ai biancazzurri fino al termine della stagione.

Il 6 marzo 2012, con la rete segnata alla Juve Stabia (2-0), supera il record di reti segnate in campionato (che era di Stefano Rebonato nel campionato di Serie B 1986-1987 con 21 reti) diventando il giocatore nella storia del Pescara ad aver segnato più goal in una sola stagione. Poi supera il suo stesso record altre 7 volte, concludendo il campionato con 37 presenze e 28 reti, laureandosi capocannoniere e contribuendo al ritorno in Serie A dei biancoazzurri dopo venti anni di assenza. Dopo il campionato, il 18 giugno 2012, la compartecipazione tra Genoa e Juventus viene rinnovata con i diritti sportivi in favore dei rossoblù. Debutta con la squadra ligure il 18 agosto 2012, nella partita valida per il terzo turno di Coppa Italia persa ai rigori contro il Verona, subentrando al 31' della ripresa al posto di Davide Biondini. Con la maglia del grifone rossoblu esordisce in Serie A il 26 agosto 2012 contro il Cagliari (vittoria per 2-0), siglando, a cinque primi dal termine, la sua prima rete in massima serie.  Conclude la stagione con 34 presenze e 5 gol segnati in totale ed il 19 giugno 2013 viene rinnovata ancora la comproprietà tra i due club.

Ma il 12 luglio 2013 la Juventus risolve a proprio favore la comproprietà con il Genoa e nello stesso giorno cede la metà del suo cartellino al Torino. Con i colori che furono del ‘Grande Torino’  esordisce il 17 agosto, segnando una rete al Pescara (la sua ex squadra) in Coppa Italia: il toro viene eliminato perdendo 2-1. Il 22 dicembre segna la sua prima doppietta in A, nel successo per 4-1 sul Chievo, mentre il 22 marzo  2014 realizza invece la prima tripletta, contro il Livorno. Alla fine della stagione siglerà 22 reti in 33 presenze, è sarà il capocannoniere della Serie A 2013-2014: ed è il tredicesimo calciatore ad aver vinto la classifica marcatori in A e in B. Da qui il passo è breve, viene sia convocato in Nazionale e poi, notizia di qualche giorno fa (2 giugno 2014), viene formalizzato il passaggio al club tedesco del Borussia Dortmund; con il quale firma un contratto della durata di cinque anni, valido dal 1 luglio successivo.

IL SORRENTO – Ciro Immobile rappresenta una scossa da prendere esempio e specialmente in questo momento per i rossoneri che stanno attraversando, dopo anni lusinghieri con il ritorno tra i professionisti, uno dei periodi più bui della loro storia con due retrocessioni consecutive. E forse anche dal suo contributo, quello che in base alle normative FIFA spetta alla squadra in cui ha esordito nel settore giovanile, essa può arrivare. Ma intanto i rossoneri sembrano all’inferno, pensiamo che non si ci voglia restare per non finire di bruciarsi. “Il silenzio è d’oro, la parola d’argento”, parafrasiamo il proverbio all’incontrario, anche perché dopo il mutismo qualcosa si metterà nero su bianco. In molti si preoccupano che i rossoneri sono fermi al palo, ma dopo le varie riunioni avvenute freneticamente anche per emanare e mandare la domanda di ripescaggio, la lettera mandata dai vertici societari al sindaco, che dovrà rispondere, per vedere gli interventi da attuare, in primis l’impianto di illuminazione, il palo non resterà fermo. Incombono tante situazioni da regolare ed anche in pochissimo tempo di una società, ben sponsorizzata, che, noi saremo certi, ritroverà la rotta perduta per non far si che quei colori rossoneri sbiadiscano.

GIUSEPPE SPASIANO