Sorrento: “Tutti lo vogliono … ma nessuno lo prende”

17 giugno 2014 | 00:00
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Sorrento: “Tutti lo vogliono … ma nessuno lo prende”

Come canta Figaro nella famosa opera di Rossini

SORRENTO – Parafrasando i versi della celebre aria dall’opera ‘Il Barbiere di Siviglia’ che fu scritta da Gioacchino  Rossini e nella quale Figaro canta …” tutti mi vogliono, tutti mi prendono”, non si può dire lo stesso del Sorrento Calcio.

Dopo la tribolata scorsa annata in Prima Divisione e quella recentemente passata in Seconda, sono molte le voci che dalla fine dei play out per restare nella Lega Pro Unica nella prossima stagione, persi a vantaggio dell’ Arzanese che poi nelle due gare di finale si è arresa al Tuttocuoio retrocedendo anch’essa, si sono rincorse giorno dopo giorno.

Dal probabile fallimento societario che porta alla relativa consegna dei libri al Sindaco ad una fantomatica cordata di imprenditori interessati, in seguito è venuta fuori la voce che a rilevare il 97% delle quote societarie del Sorrento in possesso ed amministrate dall’avvocato D’Angelo, che è stato uomo di fiducia di Mario Gambardella, si era fatto avanti l’ex coopresidente Franco Giglio, alla guida di un'altra cordata pronta a subentrare alla gestione delle ultime due stagioni. Quest’ultima voce, ha generato un entusiasmo crescente nello sfiduciato popolo rossonero tanto da generare un tam tam mediatico sui social network su internet. Infatti si sono letti svariati post inneggianti all’ex  patron di Sorrento e Juve Stabia, al fine di farlo ritornare al timone della società sorrentina, ma la tanto agognata fumata bianca a tutt’oggi non c’è stata, anzi sembra essere svanita. A monte di tutte queste chiacchiere da bar, se così le possiamo definire, vi è da dire un’altra cosa, quella della spinosa questione che attanaglia il sodalizio di via Califano: il problema … Campo Italia.

Un’atavica questione che ha riguardato anche il main sponsor della società costiera ed a stretto giro non solo lui, i ben informati riferiscono che il gruppo di navigazione MSC, guidato dall’armatore sorrentino Gianluigi Aponte, sia stato informato che è stato redatto un progetto per il rifacimento ex novo dello stadio e delle strutture annesse. Ma per ora anche di questa situazione non se ne sa nulla, l’unica cosa certa però e che il progetto esiste realmente e pare che sia stato redatto da un architetto che è esperto nelle strutture sportive.

Arrivando ad oggi le certezze sono ridotte al lumicino mentre i dubbi e le perplessità aumentano in maniera esponenziale giorno dopo  giorno. Si parla di un eventuale ripescaggio nella Lega Pro Unica, quindi si prospetta il rientro del Sorrento fra i professionisti usando l’ingresso secondario, ma perché questo si realizzi c’è bisogno di alcune condizioni “sine qua non”.  Come il pagamento dell’ultima tranche degli stipendi ai calciatori ed ai dipendenti della società, rimettere in ordine il bilancio societario (quindi eliminando per quanto possibile le voci debitorie verso fornitori, fisco e quant’altro) e non da ultima, apportare la famosa messa a norma del Campo Italia. Che a più riprese è stata invocata sia dai tifosi che dagli organi di stampa e richiesta in maniera veemente dalla Lega, alla quale però il sodalizio costiero ha sempre chiesto una deroga adducendo delle motivazioni, che puntualmente sono state accolte. Ora ci sono da risolvere le questioni bilancio, ripescaggio, stipendi, fiejussioni federali ed eventuale tassa per il ripescaggio, si sa che a tutt’oggi un fantomatico Mr. X, come viene definito ormai su tutta la stampa, ha già avuto degli incontri con i responsabili della società. Secondo voci di corridoio, questa persona di cui non si conosce il nome pare, che insieme altre, abbiano abbozzato un progetto per ricostruire un grande Sorrento come quello che per due anni ha sfiorato la promozione nella serie cadetta. Staremo nelle prossime ore cosa accadrà e se son rose fioriranno. Per l’altra questione, quella delicata dello stadio, pare che stavolta ci siano delle buone notizie dal palazzo di città, dove il Sindaco Cuomo sembra abbia deliberato una cifra pari a € 70.000, utile a mettere finalmente a norma il Campo Italia.  

GIUSEPPE SPASIANO