L’ex presidente Durante a 360°

10 luglio 2014 | 00:00
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L’ex presidente Durante a 360°

Parla di quel che è stato e che il Sorrento sarà iscritto

SORRENTO – Con la calma serafica l’ex presidente Paolo Durante parla rivelando come più o meno sono andati i fatti in queste ultime giornate per quel che riguarda il Sorrento Calcio e le vicende della cordata.

Naturalmente si parte da quello accaduto nelle ultime ore: prima la telefonata di Diodato Scala al sindaco, il comunicato emesso da primo cittadino che il Sorrento si sarebbe iscritto alla Serie D e poi la smentita dell’amministratore unico Francesco D’Angelo. Un vorticoso giro di notizie di conferma e smentite che fino a qualche ora fa, hanno fatto temere che il calcio a Sorrento stesse per scomparire, ma non sarà così. Il tutto inizia quando “il sindaco Cuomo mi telefona e mi dice che tutto è risolto perché la squadra sarebbe stata iscritta, allora telefono a Franco Giglio e lo fermo (si riferisce alla trattativa per la Puteolana). Ma dopo mi arriva un’altra telefonata dal primo cittadino che mi riferisce che l’avvocato D’Angelo ha smentito l’iscrizione al campionato”. A quel punto la cordata cerca di rimettersi in moto ma proprio nelle ultime ore arriva la conferma che “Franco il segretario è andato dal sindaco a chiedergli il campo”. Questo significa che il Sorrento Calcio sta procedendo alla stesura dei documenti da presentare in lega entro il termine previsto per l’iscrizione. Il campo! Che da sempre è stato il nodo che chissà quando sarà sciolto e che “il sindaco ha dato sulla parola al segretario Franco”, perché se si sottoscrive il contratto deve calcolare il canone, l’onere e gli accessori per la stagione odierna più il debito pregresso di 160mila euro (ndr) che il comune ha anticipato (acqua, luce e gas) della stagione passata. E proprio sul Campo Italia rivela che, come già detto in altre occasioni anche da altre testate, che se la squadra fosse stata ripescata in Lega Pro, esso doveva essere messo a norma per quel che riguarda i fari ed i cento posti da aumentare, dell’aumento della tribuna stampa non sa nulla. Il tutto secondo le prescrizioni federali riportate in penisola dall’ex arbitro internazionale Carlo Longhi, attuale responsabile della sicurezza degli stadi per la lega. Perciò ora questo adeguamento non si attuerà perché non c’è ne bisogno per la serie D. Con gli sviluppi di queste ultime ore è saltato tutto quello che la cordata aveva messo in programma. Ma in tanto sempre come ha saputo l’ex presidente Durante che nella società del Sorrento Calcio “sono entrati altri soci”, che dovrebbero avere a disposizione i giocatori che ancora sono rimasti nella rosa. Questo dei calciatori è un altro punto su cui ha tenuto a ribadire che se la cordata rilevava il titolo “loro rientravano ed erano anche propensi a tagliarsi lo stipendio”. Ora chi sa cosa accadrà perché,forse, sempre come lui ci riferisce, che “quando si retrocede da un campionato professionista ad uno dilettante i contratti si annullano”. Ma quello che ora ha anche un’altra importanza sono i soldi che spettano ai rossoneri dalla cessione di Immobile al Borussia Dortumnd, il quale sembra, secondo come lui ci conferma, che “abbia già chiesto la fattura” di 320mila euro (ndr). Ossia la quota del 5% spettante alla squadra nel quale è cresciuto nelle giovanili. Ma appunto i soldi sono la questione bollente, perché anche come già detto in precedenti interviste ad altre testate, dalla documentazione che ha “il debito certificato è di 2.300milioni di euro, ma secondo loro (si riferisce alla parte avversa, diciamo così), che esso si aggirerebbe sui meno di questa cifra”. Un debito che potrebbe essere diminuito anche grazie non solo ai soldi della cessione di Immobile ma anche da quelli provenienti dal minutaggio dei giovani calciatori della stagione precedente, dovrebbero essere circa 350mila euro.

Ora la cordata che farà, aspetterà cosa accadrà?

GIUSEPPE SPASIANO