POSITANO OSPITA LA POESIA DI ALDA MERINI La poesia come valore di Patrizia Burley. FOTO VIDEO
Positano, Costiera amalfitana. E' stata una splendida serata di cultura e poesia quella offertaci, grazie all'associazione Posidonia, questa sera. Io che ho conosciuto personalmente Alda Merini in una chiesa a Scala , la Citta' piu' antica della costa d' Amalfi, la ho rivista in questa sala come quando la ho vista in Sacrestia con il suo sguardo trasognato, le braccia allargate, quella sigaretta che cercava sempre, le sue frasi che squarciavano la mente. Posso dire di averla conosciuta davvero, almeno in parte, grazie a questa intensa serata con Patrizia Burley e una straordinaria Laura Franco. Quando la cultura e' gestita da chi veramente ne ha una profonda padronanza coinvolge ed emoziona. Ripropongo le parole di Patrizia Burley con le quali annunciava la serata ringrandola, e con lei Laura Franco e le "donne" di Posidonia per la splendida serata. Michele Cinque
… e non vedo l’ora di parlarne con chi sarà presente il 29 agosto dalle ore 20:00 alle 21:30 nella Pinacoteca Civica di Positano per la presentazione del libro “Alda Merini: When Anguish” edizione bilingue a cura di Patrizia Burley.
Qualche anno fa mi chiesero di tradurre la poesia di Alda Merini. Era una sfida.
In quel momento avevo appena deciso di fare una vita tranquilla e senza troppi impegni, e ho esitato a lungo prima di intraprendere un nuovo progetto, e poi, non avendo mai saputo dire di no, anche quando sarebbe saggio… Che cos’ha a che fare la poesia con la saggezza? Tutto e niente.
La sfida l’ho accettata? Certo, non avrei saputo fare altrimenti!
A distanza di quattro anni sono felice di poter dire: sono l’autrice e curatrice di un libro bilingue di traduzioni di poesia con testo a fronte, che ha riscosso un discreto successo.
Ci sono voluti due anni di elaborazione e stimoli continui per produrre quest’opera e altri due per approdare a Positano.
Nel frattempo ho avuto l’opportunità per riflettere sul valore della poesia, non di un autore, ma in senso lato, e sono arrivata alla conclusione che, se tutti coloro che possono “tenere una penna in mano” (espressione ormai obsoleta) o che sanno usare un computer, Ipad o qualsiasi altra diavoleria necessaria alla scrittura, sentissero l’esigenza di esprimere le proprie rabbie, dolori, osservazioni, pensieri in forma scritta, cioè dialogando con sé stessi e guardandosi dentro, psicoanalisi e depressione, sebbene necessaria la prima e inevitabile la seconda, forse non sarebbero costantemente all’ordine del giorno.
Per esempio mi sono spesso chiesta che cosa induca tanti giovani al suicidio (vivo in un paese l’Australia che ha un alto tasso di suicidi fra gli adolescenti, soprattutto quelli che vivono nei centri rurali dove “si annoiano”).
Se oltre allo studio della letteratura la scuola offrisse lezioni e compiti di poesia ‘applicata’ cioè invitasse a produrre poesia seguendo l’esempio dei grandi poeti e poi creandosi uno stile personale, molto cattivo umore evaporerebbe.
Se un adolescente deluso o semplicemente arrabbiato potesse/volesse sfogare le sue reazioni in poesia, ebbene avrebbe trovato un vero amico affidabile e sempre a disposizione.
Tutto questo vale anche per gli adulti.
C’è però ancora un grosso mito da sfatare: “la poesia è difficile”.
Per me non lo è mai stata e forse in questo sono fortunata perché penso che se l’autore ha avuto la gentilezza e il coraggio di aprirsi intimamente, innanzitutto devo ascoltarlo e in secondo luogo devo capire la persona, entrando nell’anima dell’altro con cui condividerò un viaggio simbolico.
La poesia per me è anche questo e non vedo l’ora di parlarne con chi sarà presente il 29 agosto dalle ore 20:00 alle 21:30 nella Pinacoteca di Positano per la presentazione del libro “Alda Merini: When Anguish” edizione bilingue a cura di Patrizia Burley.
Patrizia Burley da 45 anni in Australia dove ha insegnato lingua e letteratura italiane in diverse università, nel 2000 ha insegnato, a Milano, tecniche dell’interpretariato presso l’ex ISIT (Istituto Superiore Interpreti e Traduttori – oggi assorbito dall’Università di Milano). Negli ultimi anni trascorre molto tempo in Italia dove trova ispirazione per le sue poesie e occasioni per riavvicinarsi alle le sue radici liguri/romane e toscane.