Regione sta attivando le procedure del protocollo
09 settembre, 15:38
C'è un sospetto caso Ebola nelle Marche. Lo ha confermato l'assessore alla Salute Almerino Mezzolani, spiegando che la Regione sta acquisendo tutte le informazioni e che attiverà le procedure del caso. La persona che presenta i sintomi sarebbe una donna straniera, ricoverata nell'ospedale di Civitanova Marche (Macerata).
La donna verrà trasferita nell'ospedale regionale di Torrette, nel Reparto malattie infettive. Si tratterebbe di una 40enne, regolarmente residente in Italia, a Civitanova Marche, che era stata di recente in Nigeria. I sintomi sono simili a quelli della febbre emorragica, ma la diagnosi non è stata ancora confermata.
"Anche se fosse confermato che si tratta di Ebola, è altamente improbabile che il virus si diffonda in Italia, grazie alle nostre condizioni igieniche sanitarie", ha detto Stefano Vella, direttore del dipartimento farmaco dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), a margine dell'audizione in Commissione Affari Sociali della Camera.
"I sintomi dell'Ebola – prosegue – sono comuni a molte altre malattie". Quindi per verificare che si tratti realmente del virus bisognerà verificare cosa abbia fatto la donna nel corso della sua permanenza in Africa; bisognerà "ricostruire il viaggio e le attività svolte, perché questa epidemia si diffonde venendo a contatto direttamente con i malati o con i cadaveri".
Questa mattina la donna è stata visitata al pronto soccorso dell'Ospedale di Civitanova Marche.
Tornata 6 giorni fa dalla Nigeria, suo suo paese di origine, manifestava febbre superiore a 38° C, dolori muscolari, nausea e vomito. Il caso ha le caratteristiche per l'attivazione del protocollo di allerta per la verifica di casi sospetti che la Regione Marche ha emanato recentemente a seguito delle direttive nazionali. In questo momento è in corso il trasferimento presso nella Divisione di Malattie Infettive emergenti e degli immunodepressi dell'Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona, identificata come punto unico di ricovero regionale in casi di questo genere. Il centro regionale si coordinerà, secondo le necessità, con il centro di riferimento nazionale Spallanzani di Roma.
ANSA
Inserito da Alberto Del Grosso
Garante dei Lettori