Ebola, si aggrava il bilancio dell’Oms. Nei tre Paesi più colpiti 2400 morti e quasi 5mila casi

12 settembre 2014 | 00:00
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Ebola, si aggrava il bilancio dell’Oms. Nei tre Paesi più colpiti 2400 morti e quasi 5mila casi

Manca tutto, ma soprattutto personale medico

12 settembre, 11:21

Nei tre paesi più colpiti dall'epidemia di Ebola, Guinea, Sierra Leone e Liberia, si è arrivati a 4784 casi con più di 2400 morti. Lo ha affermato il direttore generale dell'Oms Margaret Chan durante una conferenza stampa a Ginevra, secondo cui ci sarebbe bisogno di 1000 operatori sanitari in più per combattere l'epidemia.

''L'Oms ha già impiegato quasi 500 persone nei paesi colpiti – ha sottolineato Chan -. Tutti i paesi stanno dando un supporto, ma la scala dell'epidemia è enorme, e anche lo sforzo deve essere aumentato''. Il governo cubano invierà 165 persone in Sierra Leone.

''Questo è l'impegno maggiore in termini di personale che si è avuto finora – ha spiegato Chan -. Ogni 70-80 letti per il trattamento dei casi abbiamo bisogno di 200 operatori sanitari tra medici, infermieri e pulitori professionali. Abbiamo bisogno di almeno 1000 operatori da impiegare nei centri di trattamento presenti e futuri''.

Manca tutto, ma soprattutto personale medico

Per combattere l'epidemia di Ebola nei paesi dell'Africa occidentale ''c'è bisogno di tutto, ma soprattutto di personale medico''. Lo ha sottolineato il direttore generale dell'Oms Margaret Chan durante una conferenza in cui è stato annunciato l'impegno da parte del governo cubano di inviare 165 operatori in Sierra Leone.

''Nei tre paesi principali interessati dall'epidemia il numero di nuovi casi cresce più velocemente della possibilità di affrontarli – ha spiegato Chan – in Liberia ad esempio un ospedale installato dall'Oms e dal ministero della Salute per 30 pazienti al momento dell'apertura ne aveva 70, e non c'è più un letto libero in ospedale in tutto il paese. Abbiamo bisogno di tutto, attrezzature, dispositivi di sicurezza, ma più di tutto di personale medico. Le persone giuste, ben addestrate, e che sappiano come operare, e che siano anche compassionevoli, sappiano come sostenere i pazienti e confortarli''.

ANSA

Inserito da Alberto Del Grosso

Garante dei Lettori