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Minori, Costiera Amalfitana. Venerdì è già una settimana che don Pasquale Gentile, parroco di Minori, ha chiuso con questa vita terrena (anche se troppo presto) e si è presentato al giudizio dell'Onnipotente, dello Spirito Santo e di Cristo, cui aveva dedicato la sua esistenza. Minori è rimasta senza il suo pastore, cogliendone già gli effetti negativi domenica scorsa, senza qualcuno cui indirizzare le proprie proteste (Pasquale faceva da incassatore), le proprie quotidiane insoddisfazioni. Don Pasquale ha trascorso tredici anni della sua vita a Minori : le sue prediche, le sue omelie, i suoi sermoni, partendo da una base culturale di degno rispetto (studi da gesuita), se reperibili, dovrebbero essere raccolti perchè avevano tanto, perchè esprimevano anche la contemporaneità dei riferimenti. Don Pasquale era fortissimamente stimato per questo da una soddisfacente parte dei suoi parrocchiani, anche per la sua disponibilità, perchè rendeva semplici le cose che potevano sembrare complicate, per la sua reperibilità in qualsiasi momento della giornata.Ma purtroppo questo suo aspetto positivo non trapelava (a differenza del mio gemello don Giulio anche lui amato molto dai minoresi); anche il non raccogliere gli inviti alla tavola di tanti poteva non essere capito: lui non voleva dare fastidio, non voleva rompere l'armonia del desco familiare, particolarmente nei giorni di festa, preferendo sempre più spesso negli ultimi tempi rifugiarsi nella sua Agerola accudito dalla tanto premurosa mamma. E ad Agerola ha voluto che terminasse l'ultima tappa della sua vita, la tappa che metteva fine a tutto, specialmente alla sofferenza. Anche con questo atto viene dimostrata la sua discrezione, il non voler apparire, la sua semplicità d'animo. Chi lo ha frequentato e ben conosciuto ha compreso l'atteggiamento della sua famiglia di cui Pasquale era espressione . Ora si chiede il silenzio e tanta preghiera……….g.a.
(Utente dal Web)
