Paura a Praiano per l’incendio a Costantinopoli. Evacuate alcune case, gente per strada. Accuse ad Agerola

31 ottobre 2014 | 00:00
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Paura a Praiano per l’incendio a Costantinopoli. Evacuate alcune case, gente per strada. Accuse ad Agerola
Paura a Praiano per l’incendio a Costantinopoli. Evacuate alcune case, gente per strada. Accuse ad Agerola
Paura a Praiano per l’incendio a Costantinopoli. Evacuate alcune case, gente per strada. Accuse ad Agerola

ANTEPRIMA SOTTO AGGIORNAMENTI Praiano , Costiera amalfitana . Un violento incendio sta interessando sin dal primo pomeriggio la zona Trivio- Costantinopoli, in particolare i terrazzamenti ad ulivo che lambiscono le abitazioni di Via Pistiello. Contemporaneamente vi sono stati altri focolai di incendio a Furore e Conca dei Marini e sul versante della Penisola Sorrentina a Sant'Agata di Massa Lubrense 

Al momento sono presenti sul posto i Carabinieri di Positano e Amalfi , i Vigili del Fuoco di Maiori e Piano di Sorrento con quelli di Mercato San Severino, nonché il Corpo Forestale, che stanno monitorando la gravissima situazione venutasi a creare. Diversi abitanti del posto sono stati invitati a lasciare per precauzione le proprie abitazioni, molti sono già in strada.

Le fiamme alimentate dal forte vento si stanno espandendo velocemente, un denso fumo copre come una cappa l’intero paese.

AGGIORNAMENTI A CURA DELLA REDAZIONE*

IL SINDACO DI MARTINO "INCENDIO GRAVISSIMO"

"L'incendio si è sviluppato verso il primo pomeriggio quando c'erano pochi focolai, poi il vento lo ha alimentato . E' stato uno dei peggiori mai visti – ci dice il sindaco Giovanni Di Martino -, i soccorsi sono arrivati, ma la situazione era gravissima visto che le case erano minacciate alcune case sono state evacuate cosa che siamo riusciti a gestire grazie all'ausilio della Croce Rossa. Sull'origine dell'incendio  non credo sia naturale, vedremo dalle indagini che emerge… in mattinata dovrebbero arrivare canadair ed elicotteri per fronteggiare la situazione anche se, per fortuna, l'incendio sembra perdere quella vis che aveva prima…"

IL GIORNO DOPO 

La mattina del primo novembre alla luce del sole si riesce a domare subito l'incendio, quello che si vede è uno scenario apocalittico , almeno un chilometro di terreno bruciato, ulivi distrutti e boschi inceneriti. Dalla gente del posto partono accuse a pastori di Agerola che, secondo alcuni, potrebbero aver avuto interesse a bruciare per creare un pascolo verde per capre e pecore. 

Foto Scala 

*Gli aggiornamenti sono stati curati dalla redazione e dal direttore Michele Cinque