Positano, riceviamo e pubblichiamo una lettera di Paolo Marrone, che ci circorda i Capodanno come si facevano una volta a Positano, la 'processione' che scendeva da Fornillo con Rino Fusaro cantando la Canzone del capodanno, con al seguito la mitica 'carriola' con una damigiana di vino, e tutti quelli che si incontravano per strada venivano invitati a bere con l'incalzante ritornello 'bevilo tutto, bevilo tutto'
L'arrivo di un nuovo anno è di solito l'occasione per immaginare quello che ci riserverà il futuro, oggi invece le note di una canzone ci hanno guidato lungo il dolce fluire del ricordo. Per i giovani sarà una novità, ma quelli che hanno vissuto quel periodo non hanno certo dimenticato come si celebrava il Capodanno a Positano negli anni '80. Non c'erano feste organizzate, palchi, services, DJ, fuochi pirotecnici, ma solo una carriola, una damigiana di vino e Rino. Già Rino Fusaro, un amico, il primo a riprendere in mano una Tammorra a Positano, ad imparare a suonarla dagli anziani di Montepertuso, a ricercare i canti antichi della nostra Terra e ad insegnarli a noi un pò più giovani. Era intorno a lui che la notte di San Silvestro si organizzava la discesa da Fornillo alla Spiaggia tra canti e balli. Era con lui che si aspettava la prima alba del nuovo anno intorno al fuoco. E' cantando insieme a lui che abbiamo imparato tutte le strofe del Capodanno e con lui abbiamo condiviso l'amore e il rispetto per la musica popolare, che continuiamo a portare avanti ancora adesso. Grazie a Rino costituimmo il nostro primo gruppo di musica popolare: Li Vottafuoco.
La nostra speranza è ora che le nuove generazioni si appassionino alle tradizioni della nostra terra e non interrompano il lungo cammino della nostra storia.
Grazie Rino, un abbraccio ed un augurio di un sereno 2015.
Paolo Marrone
Nella Foto anni '80: Giacomo Palladino, Franco Cava, Concetta Fusco, Paolo Marrone, Rino Fusaro, Rosario Mosca.