Napoli. Grenoble. Marcelle Padovani: Les napolitains.
LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015 > 19:00 >
I LUNEDÌ DELLA MEDIATECA: MARCELLE PADOVANI
Presentazione libro: Marcelle Padovani: Les napolitains, collana Lignes de vie d'un peuple, Ed. Atelier Henry Dougier 2014
Intervengono: Massimo Marrelli, Costanza Gialanella, Padre Antonio Loffredo
Con la loro coscienza acuta del mal di vivere. Con la loro passione contagiosa. Con la loro ironia devastatrice e la loro inclinazione innata ma così tanto ragionevole per i miracoli, i Napoletani offrono una sintesi emozionante della civiltà occidentale, un concentrato di saggezza e di disperazione.
Incontrare oggi questi uomini e queste donne che hanno affascinato i più grandi autori europei e che proseguono imperturbabili il loro mestiere d’attore della commedia umana, è come dialogare con sé stessi, con ciò che in ciascun di noi cerca d’avvicinarsi all’universale.
Marcelle Padovani sarà a Napoli il 12 gennaio per presentare all’Institut français alle ore 19 il suo ultimo libro nella collezione “lignes de vie d’un peuple” co-pubblicato con “Le Monde”: Les Napolitains.
Grande giornalista, «intervistatrice» accreditata di François Mitterand, Marcelle Padovani rappresenta in Italia il settimanale di riferimento «Le Nouvel Observateur».
La sua vicinanza all’Italia si è manifestata nei libri scritti congiuntamente con Giovanni Falcone ( “Le juge et les hommes d’honneur ) e Leonardo Sciascia (La Sicile comme métaphore).
Oltre agli otto libri sull’Italia, ha consacrato delle trasmissioni televisive al crimine organizzato.
Quest’ultimo libro comporta una serie di interviste che illuminano diversi aspetti della città, con personalità quali Padre Loffredo, Daniele Sepe, Gino Sorbillo, Gerardo Marotta, Lello Esposito … ed il Presidente Giorgio Napolitano. L’autrice non nasconde la propria simpatia per Napoli, e soprattutto per i suoi abitanti «prodotto di uno dei più formidabili incroci culturali», «perché non si sfugge a Napoli. Ed ancor meno ai Napoletani». La sua empatia le permette di vedere Napoli come è, ma con “gli occhi del cuore”, senza dissimulare le tare del sistema, e senza sottovalutare gli sforzi fatti per costruire un avvenire migliore. Un grande giornalismo da condividere al Grenoble.