Inefficienza Sita: la protesta inviata da un cittadino di Tramonti ai vertici dell’azienda

8 febbraio 2015 | 00:00
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Inefficienza Sita: la protesta inviata da un cittadino di Tramonti  ai vertici dell’azienda

Antonio De Rosa, un cittadino residente a Tramonti in Costiera amalfitana ,  ma diretto a Maiori, nella mattinata di ieri è stato vittima dell'ennesimo disservizio, in materia di controlli, da parte della Sita Sud, addetta al traposto pubblico regionale. Lo sfortunato viaggiatore non ha tardato a far pervenire una lettera di denuncia ai vertici dell'azienda, allegando la copia del biglietto regolarmente obliterato, nella speranza che la segnalazione possa portare i suoi frutti, in futuro non molto lontano. E' bene rendere nota la missiva a scopo informativo.

"Stamattina 7 febbraio alle ore 08.30, essendo sabato e non essendoci più di sabato il pullman diretto, ho preso l'autobus che da Napoli porta a Salerno per poi prendere a Salerno l'autobus diretto ad Amalfi che mi avrebbe portato a Maiori.
A Napoli, alla fermata di Via Galileo Ferraris, una marea umana ha letteralmente assalito l'autobus. Erano tutti provvisti di fisarmoniche, di bustoni ingombranti e di bambini al seguito: una vera e propria invasione. Ho guardato attentamente nella direzione delle due obliteratrici e nessuno di loro ha timbrato il biglietto; voglio credere che tutti avevano l'abbonamento. Vi risparmio le mie lamentele da utente e da cittadino onesto riguardo l'aumento spropositato ed indiscriminato dei biglietti (dai 4.10 euro dell'Unico si è passati ai 5.00 euro del TIC) ma quello che più mi ha colpito e che mi colpisce ogni mattina che prendo l'autobus e che si consuma questo rituale è l'assenza totale dei controlli.
Penso che un'azienda come la vostra che effettua un servizio pubblico e che riceve finanziamenti regionali abbia il dovere civico di far rispettare le regole e di essere a tutela dei cittadini onesti garantendogli il migliore servizio a un prezzo ragionevole. Continuando in tal modo, tale prezzo ahimè crescerà a dismisura e inevitabilmente non tarderà il giorno in cui i cittadini onesti, non potendosi permettere il "lusso" del trasporto pubblico, diventeranno anch'essi disonesti. In quel giorno, non potrete dire di non essere stati avvisati."